«Non c’è dubbio» + congiuntivo
Moderatore: Cruscanti
«Non c’è dubbio» + congiuntivo
Cari colleghi, non volevo essere rompiscatole però mi tormenta una domanda a proposito dell'espressione "non c'è dubbio che". Un esempio che ho letto nel Devoto-Oli minore (p.505): dubbio| Con la negazione, esprime assoluta certezza: non c'è alcun d. che il migliore sia lui. Sono rimasto confuso... Se "esprime assoluta certezza" non dovrebbe essere dopo "che" l'indicativo?
Re: «Non c’è dubbio» + congiuntivo
Il criterio certezza/incertezza non è sempre discriminante nella scelta tra indicativo e congiuntivo e non bisogna prenderlo come una regola assoluta (le regole assolute, nelle lingue storico-naturali, si contano sulle dita di una mano, e forse non esistono affatto). La presenza della negazione («non») fa sí che (
) si usi piú spesso il congiuntivo che l’indicativo:
(1) Sono certo che hai ragione MA Non sono certo che tu abbia ragione (in un registro meno sorvegliato – o marcato – si può avere anche Non sono certo che hai ragione)
(2) Dico che hai ragione MA Non dico che tu abbia ragione, ecc.
Accanto alla presenza della negazione, favoriscono l’uso del congiuntivo anche la forma interrogativa e la presenza di un tempo passato (specie se il fatto è poi smentito):
(3) Sei sicuro che sia cosí?
(4) Ero sicuro che fosse cosí (ma non era).
In questi casi (negazione, frase interrogativa e tempo passato), la scelta dell’indicativo rappresenta una possibilità generalmente marcata, in senso stilistico o di registro (meno sorvegliato).

(1) Sono certo che hai ragione MA Non sono certo che tu abbia ragione (in un registro meno sorvegliato – o marcato – si può avere anche Non sono certo che hai ragione)
(2) Dico che hai ragione MA Non dico che tu abbia ragione, ecc.
Accanto alla presenza della negazione, favoriscono l’uso del congiuntivo anche la forma interrogativa e la presenza di un tempo passato (specie se il fatto è poi smentito):
(3) Sei sicuro che sia cosí?
(4) Ero sicuro che fosse cosí (ma non era).
In questi casi (negazione, frase interrogativa e tempo passato), la scelta dell’indicativo rappresenta una possibilità generalmente marcata, in senso stilistico o di registro (meno sorvegliato).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Non c’è dubbio» + congiuntivo
Egregio Moderatore, La ringrazio per la Sua esauriente risposta.
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