«Malgrado faccia freddo»
Moderatore: Cruscanti
«Malgrado faccia freddo»
Secondo l'edizione in linea del noto Si dice o non si dice?, «malgrado faccia freddo» sarebbe forma errata (mentre la stessa frase, con le congiunzioni "sebbene", "benché" e "nonostante", è corretta).
D'altra parte, i principali vocabolari in linea: Treccani, Gabrielli, De Mauro e Sabatini-Coletti riportano tutti degli esempi che fanno ritenere corretta la frase concessiva «malgrado faccia freddo».
Cosa ne dite?
D'altra parte, i principali vocabolari in linea: Treccani, Gabrielli, De Mauro e Sabatini-Coletti riportano tutti degli esempi che fanno ritenere corretta la frase concessiva «malgrado faccia freddo».
Cosa ne dite?
Ultima modifica di Zabob in data sab, 22 giu 2019 22:41, modificato 1 volta in totale.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Re: «Malgrado faccia freddo»
Se si considera che è corretto tutto quel che è consolidato dall’uso, allora ‘malgrado + congiuntivo’ è corretto. Se invece si considera che esiste un «miglior uso» dato da una continuità storica plurisecolare e motivato da ragioni semantiche, allora, in una lingua che aspiri a inappuntabilità formale, sarà meglio evitare malgrado (che).
Perché? Perché malgrado implica l’idea di opposizione alla volontà di qualcuno (le cose non possono avere volontà). Quindi, mio/tuo/suo malgrado va bene, ma malgrado il freddo o malgrado (che) faccia freddo no.
Tuttora, in francese, si raccomanda di evitarlo.
In italiano, la prima attestazione data dal Battaglia è di Filangieri (1752-1788), poi viene citato l’Arlia (che naturalmente lo condanna), e Gualdo e Pea. Attestazioni ristrette e non di autori la cui lingua possa prendersi a modello.
Perché? Perché malgrado implica l’idea di opposizione alla volontà di qualcuno (le cose non possono avere volontà). Quindi, mio/tuo/suo malgrado va bene, ma malgrado il freddo o malgrado (che) faccia freddo no.
Tuttora, in francese, si raccomanda di evitarlo.
In italiano, la prima attestazione data dal Battaglia è di Filangieri (1752-1788), poi viene citato l’Arlia (che naturalmente lo condanna), e Gualdo e Pea. Attestazioni ristrette e non di autori la cui lingua possa prendersi a modello.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Malgrado faccia freddo»
Aggiungo, a precisazione, che l’uso preposizionale (malgrado il freddo, malgrado la pioggia, ecc.), è attestato presso Leopardi e Manzoni, e questo basta (per me) a consacrarlo definitivamente. Non cosí invece per l’uso come congiunzione, sebbene accettato da tutti i dizionari non normativi (gli unici ormai inesistenti).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Malgrado faccia freddo»
Gentile Marco, mi aiuterebbe a capire perché, sempre che non abbia inteso male:
- "siamo partiti malgrado la pioggia" prep. -> sì
- "siamo partiti malgrado la pioggia cadesse a catinelle" cong. -> no?
Grazie e buona domenica.
- "siamo partiti malgrado la pioggia" prep. -> sì
- "siamo partiti malgrado la pioggia cadesse a catinelle" cong. -> no?
Grazie e buona domenica.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
Re: «Malgrado faccia freddo»
Ha ragione, è solo un’estensione, sul modello di altre preposizioni. Mi ero limitato alle attestazioni riportate dal Battaglia, ma ho trovato occorrenze di malgrado che anche in Foscolo e Leopardi.
Devo confessare che mi sono lasciato trarre in inganno da uno di quegli automatismi derivanti dai precetti puristici di molte mie letture giovanili.
Detto questo, nel mio uso personale, ne faccio a meno senza avere l’impressione di porre alcun limite alle mie possibilità espressive.
Devo confessare che mi sono lasciato trarre in inganno da uno di quegli automatismi derivanti dai precetti puristici di molte mie letture giovanili.
Detto questo, nel mio uso personale, ne faccio a meno senza avere l’impressione di porre alcun limite alle mie possibilità espressive.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Malgrado faccia freddo»
Che dire? Grazie!
(ed io che già mi dolevo per la nuova tirata d'orecchi...
)
(ed io che già mi dolevo per la nuova tirata d'orecchi...

Penso che farò così anch'io, grazie ancora.Marco1971 ha scritto: dom, 23 giu 2019 16:56nel mio uso personale, ne faccio a meno senza avere l’impressione di porre alcun limite alle mie possibilità espressive.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
Re: «Malgrado faccia freddo»
E per tentare d’esorcizzare il maleficio, riporto alcune citazioni degli autori a me cari.
E se ciascheduno esaminerà bene la sua vita, vedrà quante volte la lingua gli abbia nociuto, o nelle piccole o nelle grandi cose, e bene spesso, malgrado ch’egli prevedesse il danno. (Leopardi, Zibaldone)
Ma si userebbe somma moderazione, malgrado che quel libro sia non solamente erroneo, ma grandemente inurbano fino alla stravaganza. (Leopardi, Epistolario)
…e non l’ho voluta mai più vedere malgrado che nella mia pericolosa malattia cercasse le mie nuove tutti i giorni e dicesse bene di me… (Foscolo, Epistolario)
La contessa Armandi abitava un bellissimo appartamento a Porta San Gallo e siccome ci aveva un giardino annesso, riceveva ancora, malgrado che la stagione fosse inoltrata di molto. (Verga, Eros)
Vabbè, ci vorrà il tempo dell’incubazione…
E se ciascheduno esaminerà bene la sua vita, vedrà quante volte la lingua gli abbia nociuto, o nelle piccole o nelle grandi cose, e bene spesso, malgrado ch’egli prevedesse il danno. (Leopardi, Zibaldone)
Ma si userebbe somma moderazione, malgrado che quel libro sia non solamente erroneo, ma grandemente inurbano fino alla stravaganza. (Leopardi, Epistolario)
…e non l’ho voluta mai più vedere malgrado che nella mia pericolosa malattia cercasse le mie nuove tutti i giorni e dicesse bene di me… (Foscolo, Epistolario)
La contessa Armandi abitava un bellissimo appartamento a Porta San Gallo e siccome ci aveva un giardino annesso, riceveva ancora, malgrado che la stagione fosse inoltrata di molto. (Verga, Eros)
Vabbè, ci vorrà il tempo dell’incubazione…

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Malgrado faccia freddo»
Ho rinvenuto l’edizione cartacea di Si dice o non si dice? (Mondadori 1969).
Riporto dalla voce “Malgrado” (p. 358):
Riporto dalla voce “Malgrado” (p. 358):
Aldo Gabrielli ha scritto: Malgrado vuol dir propriamente «contro il gradimento di», «contro la volontà di», ed è perciò riferibile soltanto a persona, la quale ha la facoltà di gradire e di volere; questa persona è generalmente espressa da un aggettivo possessivo: mio, tuo, suo, ecc. Si dice quindi bene: «Accetterò, mio malgrado, l’invito»; «Dovranno, loro malgrado, chiederci scusa» e simili. Ma quante volte malgrado è riferito a cosa invece che a persona? Un numero infinito di volte. E questo è un uso nettamente scorretto: «Gira senza cappello malgrado il freddo», «Uscì di casa malgrado avesse la febbre». In questi casi invece di malgrado bisognerà usare nonostante, sebbene, benché, quantunque, ancorché.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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- Iscritto in data: dom, 27 dic 2020 2:50
Re: «Malgrado faccia freddo»
È differenza o preferenza fra malgrado e malgrado che con valore di congiunzione?
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