In diverse definizioni presenti in alcuni vocabolari si trova usata la locuzione “forma varia”.
Riporto un esempio tratto dalla Quinta Crusca:
Annasare. Att. Attrarre col naso l'odore o gli effluvj odoriferi delle cose: Fiutare. Forma varia, ma meno comune, di Annusare.
Il significato della locuzione non mi è ovvio, né ne trovo una definizione nei principali dizionari. In base agli usi che ho riscontrato, potrebbe trattarsi di un sinonimo di “variante”.
La mia ipotesi è corretta?
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto.
Significato della locuzione «forma varia»
Moderatore: Cruscanti
- Millermann
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Re: Significato della locuzione «forma varia»
I vocabolari cui lei si riferisce saranno sicuramente antichi come quello di cui riporta l'esempio.
Dal Treccani, voce vario:
Ritengo quindi che la sua ipotesi sia corretta, nel senso che forma varia stia per forma diversa, quindi «variante».
P.S.: Benvenuto!
Dal Treccani, voce vario:
Nell’uso ant., con sign. e uso più vicino a diverso (anche nella reggenza): una oppinione strana e v. da tutte quelle degli altri filosofi (Boccaccio).
Ritengo quindi che la sua ipotesi sia corretta, nel senso che forma varia stia per forma diversa, quindi «variante».
P.S.: Benvenuto!

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