«Brick»
Moderatore: Cruscanti
«Brick»
Oggi ho appreso con grande sorpresa che le uova si possono comprare al supermercato in brick di cartone; con meno sorpresa (poiché esiste il tetra-brick) ho letto di brick di succhi di frutta et similia: in entrambi i casi però m'è venuto un crampo allo stomaco, anche perché tale parola sembrerebbe essere usata col significato genericissimo di confezione, forse limitato dalla condizione della rigidità e del materiale (prevalentemente) cellulosico (ma bisognerebbe indagare).
I vocabolari dicono qualcosa?
I vocabolari dicono qualcosa?
Sembra proprio che sia usato col significato di confezione, vedasi qui, per esempio.
Nulla ho trovato nei dizionari in mio possesso, ma vorrei capire cosa c'entra brick con confezione?
Nulla ho trovato nei dizionari in mio possesso, ma vorrei capire cosa c'entra brick con confezione?

Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
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Arianna
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- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Brick, letteralmente mattonella e quindi con significato figurato confezione rettangolare rigida di dimensioni limitate. Esempio tipico: i pacchetti sotto vuoto di caffè macinato da 250 grammi, me ne porto sempre in grande quantità da Palermo quanto torno negli Stati Uniti, dove per l'appunto si chiamano bricks. Probabilmente ai produttori piace usare il termine inglese, per motivi sociolinguistici ben noti.arianna ha scritto:Sembra proprio che sia usato col significato di confezione, vedasi qui, per esempio.
Nulla ho trovato nei dizionari in mio possesso, ma vorrei capire cosa c'entra brick con confezione?

Non penso che semplifichi troppo: pare anche a me che sia cosí.fabbe ha scritto:Forse semplifico troppo, per me "brick" (nell'uso italiano) è semplicemente scatola o cartone.
Conoscevo solo il bricco contenitore per liquidi: da quanto esiste quest'accezione?Marco1971 ha scritto:Si potrebbe adattare in bricco, che già esiste nel senso di «mattone, quadrello» (GRADIT).
Il GRADIT dice che è di basso uso e apparso nel XX secolo, dal francese brique (sec. XII), dal medio olandese bricke (cfr. tedesco moderno brechen «spezzare»).Federico ha scritto:Conoscevo solo il bricco contenitore per liquidi: da quanto esiste quest'accezione?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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