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«Yogurt»

Inviato: ven, 08 nov 2019 20:33
di G.B.
Esplorando la nostra lista, mi sono imbattuto nel forestierismo yogurt di cui riporto la breve voce:
yogurt: mezzorado, iogurt
che dire, è ormai risaputo (e, stando al semi-adattamento, forse accettato) che tale forestierismo è uno dei più ostici da combattere. Tuttavia mi sento in dovere di criticarne l'adattamento parziale (benché sia ben attestato).

Appurato che mezzorado è un potenziale traducente (è stato proposto nel Ventennio) e trova anche (eludibili*) riscontri letterarî (cito il celebre passo del romanzo autobiografico Lessico Familiare:
Natalia Ginzburg ha scritto:
[…] «Mio padre s’alzava sempre alle quattro del mattino. La sua prima preoccupazione, al risveglio, era andare a guardare se il "mezzorado" era venuto bene. Il mezzorado era latte acido, che lui aveva imparato a fare, in Sardegna, da certi pastori. Era semplicemente yoghurt. […] Il mezzorado era in cucina, dentro una zuppiera, coperto da un piatto e ravvolto in un vecchio scialle color salmone, che apparteneva un tempo a mia madre. A volte non era "venuto affatto" e si doveva buttar via: non era che un’acquerugiola verde, con qualche blocco solido di un bianco marmoreo. Il mezzorado era delicatissimo, e bastava niente a far sí che non riuscisse: bastava che lo scialle che lo ravviluppava fosse un po’ scostato, e lasciasse filtrare un po’ d’aria»
), c'è comunque da notarne la desuetudine e l'improduttività; infatti tra i derivati di yogurt (per ora) s'hanno yogurtiera e yogurteria, di cui ragionevolmente si possono fare iogurtiera e iogurteria (quest'ultimo misteriosamente assente da tutti i dizionarî), ma meno ragionevolmente mezzoradiera e mezzoraderia.

Quindi la cosa più sensata sarebbe l'adattarlo, ma totalmente. Perciò proporrei di sostituire il parziale iogurt con iogùrte, tra l'altro già contenuto in iogurte-ria.

*eludibili perché:
  • il romanzo usa indistintamente yoghurt e mezzorado (tra l'altro prediligendo la scrittura più forestiera che ci sia; il che fa pensare che la scrittrice, in piena ironia, volesse proprio il maggior contrasto: vedi terzo punto);
  • yoghurt non è tra virgolette, né in corsivo, mentre mezzorado è ben virgolettato nella sua introduzione.

Quindi più che traducente, direi 'para-traducente' nel caso della Ginzburg.

Re: «Yogurt»

Inviato: sab, 27 ago 2022 22:45
di Carnby
Sull’elenco dei prodotti agroalimentari tipici della Sardegna (PAT) ho trovato come denominazione principale gioddu (con [-ɖɖ-]?) e solo come sinonimo mezzoraddu; tra l’altro, esistendo la variante miciuratu, mi domando se non sia un derivato del latino mācerātus, «macerato».

Re: «Yogurt»

Inviato: dom, 28 ago 2022 11:38
di Millermann
Dovendo dire la mia, eviterei il banale adattamento iogúrte (pur riconoscendo che corrisponde alla voce portoghese): in Italia suonerebbe inaccettabile per una parola d'uso cosí comune, quanto e piú di filme o sporte, visto che sposterebbe pure l'accento. :?

Andrei, invece, su una parola nuova, ispirandomi al greco (‹το γιαούρτι›) al francese (‹yaourt›) e al romeno (‹iaurt›); dunque: «iaúrte» o «iaúrti». L'aria di "novità" giustificherebbe l'adattamento (che da una lingua che non sia l'inglese è tuttora bene accetto), e potrebbe dar luogo facilmente ai derivati *iaurtiera e *iaurteria.

A margine, iaurtiera è parola romena già in uso, e la sua pronuncia in italiano mi sembra perfino piú facile e scorrevole di iogurtiera. :)

Re: «Yogurt»

Inviato: dom, 28 ago 2022 18:52
di Carnby
Millermann ha scritto: dom, 28 ago 2022 11:38 eviterei il banale adattamento iogúrte (pur riconoscendo che corrisponde alla voce portoghese)
Semmai iògurte, seguendo la normale accentazione toscana.
Millermann ha scritto: dom, 28 ago 2022 11:38 Andrei, invece, su una parola nuova, ispirandomi al greco (‹το γιαούρτι›) al francese (‹yaourt›) e al romeno (‹iaurt›); dunque: «iaúrte» o «iaúrti».
Mi scuso per la franchezza, ma avendo a disposizione:
  1. una parola «italiana» (seppur non fonotatticamente tale) in giro dal secondo dopoguerra, yogurt (scritta anche iogurt), e
  2. una parola indigena con importanti riferimenti letterari, mezzorado,
perché mai dovremmo andare a creare una nuova parola basandosi sul francese (che poi, a ben guardare, yaourt concorre con yogourt e yoghourt) o sul greco moderno? Semmai si dica che le parole che cominciano con /jV-/ (e quindi anche iogurte) sono marginalmente italiane, dato che le uniche parole toscane di tradizione ininterrotta sono quelle che iniziano con /jɛ-/ (anche Jacopo è latinismo, dato che l’esito normale è Giacomo).

Re: «Yogurt»

Inviato: mar, 06 giu 2023 7:32
di SamueleBozzato
Io lo ho tradotto in iogurto (pronuncia iògurto), basandomi sul latino iogurtum, adattamento che vuol dir yogurt. Infine iogurtiera ci starebbe bene.


Salve a tutti

Re: «Yogurt»

Inviato: mar, 06 giu 2023 9:34
di G. M.
SamueleBozzato ha scritto: mar, 06 giu 2023 7:32 Io lo ho tradotto in iogurto (pronuncia iògurto), basandomi sul latino iogurtum [...]
Da una latinizzazione del genere avremmo però un'accentazione piana, iogùrto, perché la sillaba -gur- è chiusa e quindi lunga, e in latino l'accento cade sulla penultima sillaba se questa è lunga.

Re: «Yogurt»

Inviato: mar, 06 giu 2023 12:17
di Carnby
SamueleBozzato ha scritto: mar, 06 giu 2023 7:32 Io lo ho tradotto in iogurto
Anche qui non importa inventarsi nulla, dato che ci viene in aiuto il portoghese iogurte (pronunciato piano; incidentalmente concorda col toscano).
G. M. ha scritto: mar, 06 giu 2023 9:34 Da una latinizzazione del genere avremmo però un'accentazione piana, iogùrto, perché la sillaba -gur- è chiusa e quindi lunga, e in latino l'accento cade sulla penultima sillaba se questa è lunga.
Se si trattasse di una parola latina sì; però nel mio vernacolo toscano i forestierismi terminanti in consonante non spostano l'accento anzi, semmai lo ritraggono: iògurte, cògnacche.

Re: «Yogurt»

Inviato: mar, 06 giu 2023 12:50
di G. M.
Carnby ha scritto: mar, 06 giu 2023 12:17
G. M. ha scritto: mar, 06 giu 2023 9:34 Da una latinizzazione del genere avremmo però un'accentazione piana, iogùrto, perché la sillaba -gur- è chiusa e quindi lunga, e in latino l'accento cade sulla penultima sillaba se questa è lunga.
Se si trattasse di una parola latina sì; però nel mio vernacolo toscano i forestierismi terminanti in consonante non spostano l'accento anzi, semmai lo ritraggono: iògurte, cògnacche.
Non era una critica al risultato finale, solo al procedimento. :wink:

Re: «Yogurt»

Inviato: mar, 06 giu 2023 13:33
di SamueleBozzato
Lo so, ma il traduttore latino me lo pronuncia iògurtum.

Re: «Yogurt»

Inviato: mar, 06 giu 2023 13:39
di SamueleBozzato
Poi comunque non sempre la pronuncia latina vien mantenuta; ad esempio gratuito, l'accento cade sulla u, ma in realtà dovrebbe cadere sulla i e una volta si diceva proprio gratuìto, mentre ora non più.

Re: «Yogurt»

Inviato: mar, 06 giu 2023 14:35
di Infarinato
Quale «traduttore», di grazia? E poi, gratuito fa storia a sé. Quanto alle voci di tradizione ininterrotta, i loro esiti italiani non possono essere paragonati a quelli di voci dotte ripescate [piú o meno artificialmente] dalla lingua madre.

Re: «Yogurt»

Inviato: mar, 06 giu 2023 20:19
di SamueleBozzato
Ma l'educazione per lei è opzionale? Io ho solo e semplicemente proposto una parola, non mi sembra di aver insultato nessuno. E poi comunque, sia Reverso che Google Traduttore mi pronunciano iògurtum.

Re: «Yogurt»

Inviato: mar, 06 giu 2023 20:33
di Infarinato
SamueleBozzato ha scritto: mar, 06 giu 2023 20:19 Ma l'educazione per lei è opzionale? Io ho solo e semplicemente proposto una parola, non mi sembra di aver insultato nessuno. E poi comunque, sia Reverso che Google Traduttore mi pronunciano iògurtum.
E dove starebbe la mancanza di educazione? :shock: In ogni caso i traduttori automatici non sono affidabili, sopratutto per le lingue morte.
Fuori tema
Educazione sarebbe anche prendersi la briga di leggere e di osservare le regole di un luogo in cui si entra per la prima volta. ;)