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«Che vi è stato impresso» = «impresso-vi»?

Inviato: mer, 11 dic 2019 18:52
di G.B.
Mi chiedo se esistono attestazioni (letterarie e non) del costrutto: "participio passato + particella enclitica -vi", di cui è fornito un esempio in oggetto. In caso negativo, mi chiedo in che misura potrebbe essere ritenuto morfologicamente scorretto farne comunque uso.

Re: «Che vi è stato impresso» = «impresso-vi»?

Inviato: mer, 11 dic 2019 19:53
di Millermann
Per me non v'è niente che non vada in «impressovi» (senza trattino, ovviamente, che credo abbia inserito unicamente per far notare l'aggiunta del clitico ;)). Che cosa le fa pensare che sia scorretto?

Re: «Che vi è stato impresso» = «impresso-vi»?

Inviato: mer, 11 dic 2019 20:28
di G.B.
Millermann ha scritto: mer, 11 dic 2019 19:53 (senza trattino, ovviamente, che credo abbia inserito unicamente per far notare l'aggiunta del clitico ;))
Indubbiamente.
Millermann ha scritto: mer, 11 dic 2019 19:53 Che cosa le fa pensare che sia scorretto?
Un margine di stonatura.

Re: «Che vi è stato impresso» = «impresso-vi»?

Inviato: mer, 11 dic 2019 21:38
di Millermann
Di attestazioni se ne trovano diverse, a cercare su Google libri: si tratta di una forma letteraria, maggiormente usata in testi ottocenteschi.

Osservi questo grafico di Ngram Viewer: mostra la presenza di attestazioni perfino per le forme declinate al femminile e al plurale! ;)

P.S.: A lei, che è sempre cosí attento alle forme piú corrette, vorrei suggerire di leggere ciò che alcuni linguisti consigliano riguardo all'uso di «e non», ad esempio qui. :)

Re: «Che vi è stato impresso» = «impresso-vi»?

Inviato: mer, 11 dic 2019 22:07
di Freelancer
Millermann ha scritto: mer, 11 dic 2019 21:38 [...] vorrei suggerire di leggere ciò che alcuni linguisti consigliano riguardo all'uso di «e non», ad esempio qui. :)
Via Millerman, è una forma ellittica in uso, ne parla anche Luca Serianni nella sua Grammatica Italiana senza condannarla, subito dopo aver parlato della locuzione brachilogica e no (e passa poi a sottolineare che invece è da evitare, almeno nello scritto, la molto diffusa locuzione o meno).

FT: «E non»

Inviato: mer, 11 dic 2019 22:32
di Millermann
Suvvia, caro Roberto, non se la prenda! :P
Non per niente ho parlato di alcuni linguisti... Il fatto è che, da quando frequento questa piazza, certe espressioni, diciamo cosí, «meno consigliate» mi saltano subito all'occhio, e ho pensato di condividere questa sensazione con un utente che, appunto, sembra dar peso anche alle piú piccole «stonature». :)

Re: «Che vi è stato impresso» = «impresso-vi»?

Inviato: mer, 11 dic 2019 22:38
di Freelancer
Eh sì, ma bisogna stare attenti a non lasciarsi influenzare, altrimenti uno dovrebbe cominciare a dire sporte, filme e amenità del genere. :)

Re: «Che vi è stato impresso» = «impresso-vi»?

Inviato: mer, 11 dic 2019 23:02
di Ferdinand Bardamu
Per rispondere alla prima domanda di Giorgio, interrogando l’archivio della Biblioteca Italiana ho trovato un’attestazione letteraria proprio di impressovi nella Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis:

Il poeta ha scossa la polvere dalle antiche forme pagane, e le ha rifatte e rinnovate. Come a costruire il suo inferno toglie alla terra le sue forme, e strappandole dal circolo loro assegnato, le compone diversamente e ti crea una nuova natura; così ad esprimere lo spirito toglie dalla mitologia tutte le forme demoniache, Minos, Caronte, Cerbero, Pluto, Gerione, le arpie, le furie, e le trasporta nel suo inferno: le trova vuote e libere, spogliate di concetto, di vita e di religione, e le ricrea, le battezza; impressovi sopra il suo pensiero e la sua religione.

P.S.: Sarò «ameno», ma non ce la faccio proprio a dire e scrivere e non, o peggio, o non. Per me è come il piuttosto che disgiuntivo. :mrgreen:

Re: «Che vi è stato impresso» = «impresso-vi»?

Inviato: mer, 11 dic 2019 23:25
di G.B.
Ringrazio i cordialissimi Millermann e Ferdinand per le Loro risposte più che complete.
Millermann ha scritto: mer, 11 dic 2019 21:38 P.S.: A lei, che è sempre cosí attento alle forme piú corrette, vorrei suggerire di leggere ciò che alcuni linguisti consigliano riguardo all'uso di «e non», ad esempio qui. :)
Grazie pure per questo prezioso spunto che terrò d'ora in poi in considerazione. Chiudo dicendo che è un onore per me essermi guadagnato questa nobile 'fama'. :lol: