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«Smartabile», «in smart»
Inviato: dom, 21 giu 2020 13:04
di G.B.
Negli ultimi tempi l'aggettivo
smart ha assunto in italiano le accezioni «da casa», «da remoto», «che avviene per via telematica». Ecco allora pseudoanglicismi come
smart working (ingl.
working from home,
remote working,
telecommuting),
smart laureing (da non credersi),
smart dressing ecc.
Ora abbiamo anche
smartabile, cioè «eseguibile da casa», un ibrido istituzionale di conio recente. La risposta della ministra è stata allarmante, come, d'altronde, la contestazione del giornalista, basata solo sull'aspetto estetico del neologismo e non sull'utilità del medesimo. Interessante che per costui «orrendo» lo sia solo
smartabile e non l'espressione
in smart usata in una delle domande poste.
Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: dom, 21 giu 2020 15:42
di Ferdinand Bardamu
«Un’ultima cosa. Adesso si dice ‹smartabili›…»: «adesso»? e chi lo direbbe? Non parliamo poi del coinvolgimento della
Crusca: sicuramente dirà che
smartabile va benissimo perché è ben formato, ecc.
Se qualcuno è tanto affezionato a
smart da credere, sbagliando, che non ci siano equivalenti italiani, allora adattiamolo. Cosí potremmo legittimamente dire
smartofono, e pure
smartare, visto che si vuol per forza introdurre un aggettivo deverbale come
smartabile.
Scherzi a parte, io quest’urgenza di sintesi a tutt’i costi non la capisco. In italiano io direi spontaneamente, come ha detto lei,
eseguibile in telelavoro (o
da casa).
P.S. Smart dressing è l’ennesimo pseudoanglicismo: prima di leggere l’articolo a cui lei rimanda, pensavo al vestirsi in maniera elegante, invece a quanto pare è il contrario… Taccio di *laureing: spero che sia scherzoso.
Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: dom, 21 giu 2020 17:01
di G.B.
Ferdinand Bardamu ha scritto: dom, 21 giu 2020 15:42
«Un’ultima cosa. Adesso si dice ‹smartabili›…»: «adesso»? e chi lo direbbe?
Ahinoi, l'
INAIL (
vd. immagine).
Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: lun, 22 giu 2020 16:42
di G. M.
La
risposta della Crusca. La chiusura lascia sperare almeno in una proposta...
Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: lun, 22 giu 2020 16:54
di Ferdinand Bardamu
Ho pensato anch’io a qualcosa come *
lavorabile agilmente, cioè *
telelavorabile: il problema non è che simili coniazioni sono «macchinose», ma che sono errate. Non si può dire che una certa attività *
si può lavorare da casa.
Il fatto è che se giochiamo sul campo dell’inglese o dell’itanglese, perderemo sempre. Tutti i parlanti dovrebbero impegnarsi in un cambiamento di prospettiva che va molto al di là della ricerca di un traducente.
In un’altra epoca, o in un altro mondo, si sarebbe detto
eseguibile in telelavoro o
in lavoro agile o
da casa, e nessuno avrebbe avuto l’esigenza di esprimerlo in dieci battute di
Word…

Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: lun, 22 giu 2020 16:59
di G. M.
Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 22 giu 2020 16:54
Ho pensato anch’io a qualcosa come *
lavorabile agilmente, cioè *
telelavorabile: il problema non è che simili coniazioni sono «macchinose», ma che sono errate. Non si può dire che una certa attività *
si può lavorare da casa.
Telefattibile!
PS. [
ops, preceduto da Ferdinand] O, più "burocraticamente",
telesvolgibile,
teleffettuabile, e altri sinonimi...
Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: lun, 22 giu 2020 17:02
di Ferdinand Bardamu
Ecco, per i fanatici della brevità a ogni costo e della coniazione di neologismi, abbiamo trovato la soluzione; ci sarebbe anche
telesvolgibile.

Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: lun, 22 giu 2020 18:39
di Tecumseh
Se quelli partono da
smart, e, non si sa bene baciati da quali dèi, « arrivano » a
smartabile, perché allora non provare
laicamente a muovere da
agile?
Agilizzabile, deverbale di
agilizzare: sarà pur un ircocervo un po' meno bruttino‽
Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: lun, 22 giu 2020 19:36
di Millermann
Voto per
agilizzabile: mi sembra perfetto per esprimere l'esatto significato di *
smartabile (che poi, se
smart ora vuol dire «a distanza, telematico», che ne sarà dei vari
smart tivvú/foni e affini?

).
Inoltre, segnalo che ci sarebbe anche
agilitare, con lo stesso significato o quasi (deriva da
agilità), dal quale si potrebbe fare, in modo analogo, «lavoro
agilitato/agilitabile», e di cui apprezzo in particolare l'assonanza con «facilitare».

Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: lun, 22 giu 2020 20:05
di Ferdinand Bardamu
Nell’ottica di esprimere il concetto sinteticamente, le soluzioni di Tecumseh e Millermann, mi sembrano valide.
Agilitare è registrato nello stesso
Battaglia, e pure nel
Tommaseo-Bellini. Tra i due sceglierei
agilizzare, ma solo perché i verbi col suffisso -
izzare sono molto produttivi e suonano «piú tecnici». (Il
Dizionario Olivetti, non me ne voglia, Millermann, mi pare «poco rigoroso», mettiamola cosí).
Millermann ha scritto: lun, 22 giu 2020 19:36… che poi, se
smart ora vuol dire «a distanza, telematico», che ne sarà dei vari
smart tivvú/foni e affini?
Con tanti saluti alla presunta univocità e maggior precisione degli anglicismi.

Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: lun, 22 giu 2020 20:27
di G.B.
Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 22 giu 2020 20:05
Millermann ha scritto: lun, 22 giu 2020 19:36… che poi, se
smart ora vuol dire «a distanza, telematico», che ne sarà dei vari
smart tivvú/foni e affini?
Con tanti saluti alla presunta univocità e maggior precisione degli anglicismi.
Concordo, caro Ferdinand.
Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: mar, 23 giu 2020 1:53
di marcocurreli
Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 22 giu 2020 17:02
... per i fanatici della brevità a ogni costo ..
Spesso i fanatici della brevità a ogni costo scrivono articoli pieni di frasi contorte, con concetti espressi in dieci righe quando ne basterebbe mezza.
Che senso ha risparmiare una parola in un testo di quattro pagine riscrivibile in due?
Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: mar, 23 giu 2020 11:02
di G. M.
Mi suggeriscono e vi segnalo anche remotizzabile, che forse ha il pregio di essere un po' più trasparente di altri...
Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: mar, 23 giu 2020 17:51
di Tecumseh
Remotizzabile risulta tuttavia gravato del medesimo « peccato originale » di
smartabile: non è un deverbale — ancorché
remotizzare e
remotare abbiano invero già preso a sobbollire nelle sulfuree camere magmatiche della lingua.
Re: «Smartabile», «in smart»
Inviato: mar, 23 giu 2020 20:38
di G.B.
G. M. ha scritto: mar, 23 giu 2020 11:02
Mi suggeriscono e vi segnalo anche
remotizzabile, che forse ha il pregio di essere un po' più trasparente di altri...
Non ritiene
agilizzabile abbastanza trasparente?