Due "autobomba"
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Due "autobomba"
Da vari telegiornali: "Due autobomba...". A mio avviso questo sostantivo non è indeclinabile, il suo plurale, quindi, è autobombe. Per analogia con il plurale di autobotte: autobotti. I vocabolari che ho consultato, inoltre, non riportano la sua invariabilità.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Re: Due "autobomba"
L'analogia sembra logica. E Google dà 12.500 occorrenze di "due autobombe" vs. solo 758 di "due autobomba". Ci si potrebbe chiedere perché il Devoto-Oli lo indichi invar.Fausto Raso ha scritto:Da vari telegiornali: "Due autobomba...". A mio avviso questo sostantivo non è indeclinabile, il suo plurale, quindi, è autobombe. Per analogia con il plurale di autobotte: autobotti. I vocabolari che ho consultato, inoltre, non riportano la sua invariabilità.
Invariabile anche per il DISC, come autocivetta. La spiegazione è semplice: autobomba (scritta anche col trattino auto-bomba) farebbe parte di quelle parole composte del tipo busta paga, in cui il secondo elemento è invariabile.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Questa "regola" non dovrebbe valere anche per autobotte?Marco1971 ha scritto:Invariabile anche per il DISC, come autocivetta. La spiegazione è semplice: autobomba (scritta anche col trattino auto-bomba) farebbe parte di quelle parole composte del tipo busta paga, in cui il secondo elemento è invariabile.
A prescindere da questa considerazione, comunque, ciò è un'ulteriore conferma di quanto sostengo: ogni vocabolario fa la lingua a proprio uso e consumo. Il De Mauro in linea e il Treccani in linea non specificano l'invariabilità del termine (quindi si "pluralizza"). Il DISC e il Devoto-Oli, invece, indicano tassativamente l'invariabilità. Altri vocabolari, addirittura, non registrano il vocabolo in questione.


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Ma non si capisce perché dovrebbe rientrare in questa classe, dato che gli altri nomi composti con auto fanno il plurale del determinante: autopompa ("autoveicolo che ha una pompa") --> autopompe, autocarro ("autoveicolo destinato al trasporto di merci) --> autocarri, quindi autobomba ("autoveicolo che è carico di esplosivo") --> autobombe.Marco1971 ha scritto:Invariabile anche per il DISC, come autocivetta. La spiegazione è semplice: autobomba (scritta anche col trattino auto-bomba) farebbe parte di quelle parole composte del tipo busta paga, in cui il secondo elemento è invariabile.
I vocabolari non sono delle bibbie. Ne esistono di diversa affidabilità e tutti, comunque, vanno interpretati e riflettono le diverse sensibilità dei rispettivi autori.Fausto Raso ha scritto: ...ciò è un'ulteriore conferma di quanto sostengo: ogni vocabolario fa la lingua a proprio uso e consumo.
Il problema non è la diversa indicazione, spesso meditata, dei vocabolari bensì il voler costringere la lingua entro una camicia di forza.
Nel caso particolare si tratta del solito discorso di avvertire la parola nei suoi elementi costitutivi e quindi farne un plurale logico/etimologico, oppure avvertirla come un tutt’uno, un termine che individua un concetto non ulteriormente analizzabile, e quindi se ne fa il plurale normale.
Questo processo di perdita della coscienza etimologica, quando è in atto, può portare all’ambiguità nelle indicazioni dei vocabolari.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Come vado sostenendo, quindi, per non perdere la "coscienza" (e conoscenza) linguistica non è meglio rifarsi SEMPRE all'etimologia?bubu7 ha scritto:Questo processo di perdita della coscienza etimologica, quando è in atto, può portare all’ambiguità nelle indicazioni dei vocabolari.
Seguendo l'etimologia ("scienza" che mi sembra lei non ami abbastanza) molto spesso si possono evitare delle "castronerie linguistiche" cosí da non "portare all'ambiguità nelle indicazioni dei vocabolari".

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Non avevo intenzione di urtare la sua sensibilità: le chiedo scusa.bubu7 ha scritto:Non si sbilanci troppo, caro Fausto, con affermazioni così impegnative...Fausto Raso ha scritto: l'etimologia ("scienza" che mi sembra lei non ami abbastanza)

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