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«Shunt» (medicina)

Inviato: lun, 19 ott 2020 20:05
di Infarinato
Per chi pensasse (magari proprio qualche medico) che shunt e shuntare siano intraducibili, ricordiamo che in italiano si rendono con «cortocircuito» e «cortocircuitare», rispettivamente (…l’articolo è del ’74, quando evidentemente si nutriva ancora un po’ di rispetto per la lingua di Dante :roll:).

Re: «Shunt» (medicina)

Inviato: lun, 19 ott 2020 23:04
di Freelancer
Ma nel campo medico shunt significa [sistema di] derivazione, non cortocircuito. L'inglese di quest'ultimo è short [circuit].

Re: «Shunt» (medicina)

Inviato: mar, 20 ott 2020 8:22
di Infarinato
Magari in elettrotecnica… :roll: Fonti? :P

Si veda anche il Treccani.

Re: «Shunt» (medicina)

Inviato: mar, 20 ott 2020 17:54
di Freelancer
Ho scritto "nel campo medico". Basta fare qualche ricerca mirata in rete per rendersene conto. Del resto anche il Treccani di cui sopra dice che shunt significa derivazione, ossia percorso alternativo in parallelo. Un cortocircuito, o short se si vuole parlare inglese, è qualcosa di ben differente e ha uno specifico significato tecnico - ossia la riduzione parziale o totale della resistenza di un tratto di circuito elettrico.

Re: «Shunt» (medicina)

Inviato: mar, 20 ott 2020 18:11
di Marco1971
Eppure, nella letteratura scientifica del campo medico è in uso il termine cortocircuito, amplissimamente adoperato in spagnolo.

Re: «Shunt» (medicina)

Inviato: mer, 26 gen 2022 12:38
di Utente cancellato 676
Freelancer ha scritto: lun, 19 ott 2020 23:04 Ma nel campo medico shunt significa [sistema di] derivazione, non cortocircuito. L'inglese di quest'ultimo è short [circuit].
Freelancer ha scritto: mar, 20 ott 2020 17:54 Ho scritto "nel campo medico". Basta fare qualche ricerca mirata in rete per rendersene conto. Del resto anche il Treccani di cui sopra dice che shunt significa derivazione, ossia percorso alternativo in parallelo. Un cortocircuito, o short se si vuole parlare inglese, è qualcosa di ben differente e ha uno specifico significato tecnico - ossia la riduzione parziale o totale della resistenza di un tratto di circuito elettrico.
Per la patologia di un mio parente, che ha applicato uno shunt, confermo che nel suo caso si parla comunemente di «[sistema di] derivazione liquorale», quando si usa la terminologia italiana.

Si legga ad esempio qui: http://cne.unipv.eu/site/home/conoscere ... 01637.html

Visto anche il fine del dispositivo applicato nell’articolo degli anni ’70 proposto da Infarinato, il concetto di «[sistema di] derivazione» è certamente preferibile a quello di cortocircuito, essendo la derivazione, in medicina, «sottrazione di sangue o altro liquido corporeo finalizzata ad attenuare una congestione» (De Mauro), sebbene «cortocircuito» venga usato proprio a lasciar intendere una minor resistenza da congestione del fluido stesso, che si intende far defluire artificialmente.