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				«Esperantido»
				Inviato: sab, 24 apr 2021 11:59
				di G. M.
				Esperantido è una parola esperanta* che indica una lingua artificiale derivata dall'esperanto. Il termine si compone di 
Esperant(
o) e 
ido, che significa 'discendente, figlio, cucciolo'.
Evidentemente si potrebbe accogliere in italiano già in questa forma, perfettamente adeguata alla nostra fonotassi; tuttavia, visto che l'
ido dell'esperanto deriva dal greco, l'
-ide dei patronimici, mi sembra bello mostrare questo elemento, e farne quindi, in italiano, un calco: 
esperantide. Non saremmo i primi a fare una qualche modifica: in francese il termine è 
espérantide, in tedesco 
Esperantid (se possiamo fidarci della Vichipedia).
Domanda: 
esperantide dovrebbe essere sdrucciolo o piano? C'è una regola in proposito? Una delle due accentazioni è preferibile per un conio moderno come questo?
[*Non me ne voglia il nostro Infarinato   , ma potendosi adattare senza difficoltà alle nostre strutture flessionali preferisco usare la parola come totalmente variabile (come poi è banalmente variabile in esperanto: Esperantaj vortoj 'parole esperante', ecc.). Come "autorità" a mia sostegno cito il Canepari, che usa esperanto sempre come regolarmente variabile nel suo Manuale di pronuncia (3ª ed.), Lincom, Monaco di Baviera 2007.]
, ma potendosi adattare senza difficoltà alle nostre strutture flessionali preferisco usare la parola come totalmente variabile (come poi è banalmente variabile in esperanto: Esperantaj vortoj 'parole esperante', ecc.). Come "autorità" a mia sostegno cito il Canepari, che usa esperanto sempre come regolarmente variabile nel suo Manuale di pronuncia (3ª ed.), Lincom, Monaco di Baviera 2007.] 
			 
			
					
				Re: «Esperantido»
				Inviato: sab, 24 apr 2021 12:50
				di Millermann
				Le regole (orientative) sull'accentazione sono desumibili da 
qui. Direi che ricadiamo nel terzo caso («discendenza»), e quindi la pronuncia corretta dovrebbe essere quella sdrucciola (quindi 
esperàntide). 

Per quanto riguarda, invece, 
esperantido, mi viene naturale quella piana. 

 
			
					
				Re: «Esperantido»
				Inviato: dom, 25 apr 2021 18:55
				di G.B.
				Non siamo in chimica, né in antropologia fisica, né, tantomeno, nell'ambito d'una dinastia o d'una malattia. Quindi *
esperàntide, come *
esperantíde, non va bene. 
Abbiamo 
esperantico (ultima colonna in basso), quindi perché non 
lingue [
neo-]
esperantiche?
 
			
					
				Re: «Esperantido»
				Inviato: dom, 25 apr 2021 18:57
				di Carnby
				Millermann ha scritto: sab, 24 apr 2021 12:50
Per quanto riguarda, invece, 
esperantido, mi viene naturale quella piana.
 
Se è esperanto, la pronuncia piana è obbligatoria.  

 
			
					
				Re: «Esperantido»
				Inviato: dom, 25 apr 2021 19:24
				di Freelancer
				Nella voce di wikipedia c'è scritto che "Ethnologue afferma inoltre che tra 200 e 2000 persone parlano l'esperanto come madrelingua". Mi chiedo, nel caso sia vero, cosa possa significare esattamente. Chi, in quale paese, in quali condizioni imparerebbe l'esperanto come madre lingua?
			 
			
					
				Re: «Esperantido»
				Inviato: dom, 25 apr 2021 20:12
				di Carnby
				Freelancer ha scritto: dom, 25 apr 2021 19:24
Chi, in quale paese, in quali condizioni imparerebbe l'esperanto come madre lingua?
 
Ci sono alcuni genitori che, per ragioni ideali, istruiscono i bambini a parlare subito l’esperanto, cosicché risulta equivalente a una lingua materna naturale.
 
			
					
				Re: «Esperantido»
				Inviato: dom, 25 apr 2021 20:18
				di G. M.
				G.B. ha scritto: dom, 25 apr 2021 18:55
Non siamo in chimica, né in antropologia fisica, né, tantomeno, nell'ambito d'una dinastia o d'una malattia. Quindi *
esperàntide, come *
esperantíde, non va bene. 
Abbiamo 
esperantico (ultima colonna in basso), quindi perché non 
lingue [
neo-]
esperantiche?
 
Sì può fare, naturalmente. Mi sembra però che la metafora del "ceppo" o della "dinastia" sia alquanto naturale e si possa mantenere anche in italiano.  
 
 
Fuori tema
Freelancer ha scritto: dom, 25 apr 2021 19:24
Chi, in quale paese, in quali condizioni imparerebbe l'esperanto come madre lingua?
 
Ho sotto mano uno studio sull'esperanto come lingua madre in 5 bambini; è uno studio prettamente linguistico e non sociale, quindi risponde poco alla sua domanda, ma ci sono dei rimandi bibliografici che potrebbero farlo meglio: glieli fornisco, se è interessato. Circa «in quale paese?», i genitori sono detti essere di nazionalità inglese per due bambini, inglese e italiana per uno, serba —della minoranza di lingua ungherese— per un altro e tedesca e serba per l'ultimo. 
 
			
					
				Re: «Esperantido»
				Inviato: sab, 26 ott 2024 17:28
				di G. M.
				G. M. ha scritto: dom, 25 apr 2021 20:18
Mi sembra […] che la metafora del "ceppo" o della "dinastia" sia alquanto naturale e si possa mantenere anche in italiano. 
 
Mi viene in mente ora che infatti parliamo similmente di «lingue sorelle». 
 PS.
PS.
G. M. ha scritto: sab, 24 apr 2021 11:59
Non saremmo i primi a fare una qualche modifica: in francese il termine è 
espérantide, in tedesco 
Esperantid (se possiamo fidarci della Vichipedia).
 
C'è anche il polacco 
esperantyda.
PPS.
G. M. ha scritto: sab, 24 apr 2021 11:59
Domanda: 
esperantide dovrebbe essere sdrucciolo o piano? C'è una regola in proposito? Una delle due accentazioni è preferibile per un conio moderno come questo?
 
Ora che sono appena appena meno 
'gnurant di tre anni e mezzo fa, mi pare che la soluzione sia relativamente facile: l'-ίδης 
-ídēs greco in latino diventa 
-ĭdēs con 
i breve, dal che 
-ide sdrucciolo in italiano; 
Pelìde (figlio di Pel
eo') e 
Atrìde ('figlio d'Atr
eo') avendo invece 
-ìde dalla consueta riduzione gr. ει > lat. 
ī. 
Mi resta il dubbio su un termine come Perseidi. (@Infarinato, non mi bastoni troppo se ho sbagliato  ).
).