L'«italianese», l'italiano che adatta (ancora?)
Moderatore: Cruscanti
L'«italianese», l'italiano che adatta (ancora?)
Bruno Villata, docente presso l'Università Concordia di Montréal, ha chiamato «italianese» la varietà d'italiano parlata nella città dove insegna, «favella singolare, che sembra un miscuglio di parole dialettali, italiane, inglesi e francesi quasi sempre uscenti in vocale» (Altritaliani.net, «L’‹italianese› – L’italiano comune parlato a Montréal, Québec. Un saggio di Bruno Villata», di C. Antonelli).
Ecco un suo studio del 1979, apparso sulla rivista linguistica romena «Studii şi cercetări lingvistice», XXXI, 1980, Gennaio-Febbraio. Ed ecco un documentario del 1970 sulla comunità italiana di Montréal.
Chi sa il francese può leggere tutto l'articolo; chi no, può andare a pagina 274 del PDF (266 della rivista), ove troverà un glossario di 401 adattamenti o calchi dal francese e dall'inglese, con la forma corrispondente in italiano normale. Tra i piú belli:
29. babai (bye bye), 32. bandido «cerotto» (band aid), 37. baschetta «cesto» (basket), 40. beccause «bagno, gabinetto» (back house), 41. begga «borsa di plastica» (bag), 45. bigghesciotte «pezzo grosso» (big shot), 59. brecche (break), 60. bricchelliere (brick layer), 167. garabiccio (garbage) 170. gasolina (gasoline), 177. giobba (job), 215. messariello «piccolo guaio» (mess), 242. penta «vernice» (paint), 250. pinotte (peanuts), 252. plavudo (plywood), 338. strongo (strong), 359. truboli (troubles), 392 gingerella (ginger ale), 397. maneggiere (manager), 400. trocco (truck). E ovviamente autobusso, barro, filmo, sporto e bosso.
Chissà se adattano ancora...
Ecco un suo studio del 1979, apparso sulla rivista linguistica romena «Studii şi cercetări lingvistice», XXXI, 1980, Gennaio-Febbraio. Ed ecco un documentario del 1970 sulla comunità italiana di Montréal.
Chi sa il francese può leggere tutto l'articolo; chi no, può andare a pagina 274 del PDF (266 della rivista), ove troverà un glossario di 401 adattamenti o calchi dal francese e dall'inglese, con la forma corrispondente in italiano normale. Tra i piú belli:
29. babai (bye bye), 32. bandido «cerotto» (band aid), 37. baschetta «cesto» (basket), 40. beccause «bagno, gabinetto» (back house), 41. begga «borsa di plastica» (bag), 45. bigghesciotte «pezzo grosso» (big shot), 59. brecche (break), 60. bricchelliere (brick layer), 167. garabiccio (garbage) 170. gasolina (gasoline), 177. giobba (job), 215. messariello «piccolo guaio» (mess), 242. penta «vernice» (paint), 250. pinotte (peanuts), 252. plavudo (plywood), 338. strongo (strong), 359. truboli (troubles), 392 gingerella (ginger ale), 397. maneggiere (manager), 400. trocco (truck). E ovviamente autobusso, barro, filmo, sporto e bosso.
Chissà se adattano ancora...
G.B.
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Re: L'«italianese», l'italiano che adatta (ancora?)
Alcuni sono davvero stupendi… 
Re: L'«italianese», l'italiano che adatta (ancora?)
Al momento mi manca il tempo per leggere tutto il documento, ma ho una curiosità: vi si dice com’è adattato il nome della città stessa? 

Re: L'«italianese», l'italiano che adatta (ancora?)
Non mi pare. Ma, se Le interessa, ci sono non poche occorrenze ottocentesche di Montereale e Montreale su Google Libri (da cercare insieme con Canadà, per ottenere risultati pertinenti).
G.B.
Re: L'«italianese», l'italiano che adatta (ancora?)
E c'è perfino Monreale...G.B. ha scritto: gio, 17 giu 2021 9:02 Non mi pare. Ma, se Le interessa, ci sono non poche occorrenze ottocentesche di Montereale e Montreale su Google Libri (da cercare insieme con Canadà, per ottenere risultati pertinenti).
Visto lo stile degli altri adattamenti, mi chiedevo se per caso in questo «italianese» non ne avessero fatto qualcosa tipo Montreallo.
Re: L'«italianese», l'italiano che adatta (ancora?)
Ma gubboio e gugghella mancano al sessappello. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: L'«italianese», l'italiano che adatta (ancora?)
Già nel 1939, in un articolo apparso su Lingua nostra, Alberto Menarini descriveva l'italo-americano degli Stati Uniti. Sono riportati tanti casi di adattamento, molti gustosissimi, per es. fìchisi aggiustare, da fix; giumpare, balzare, da jump; azzorràiti, molto giusto, da that's all right; bòia ragazzo, da boy.
Un paio di esempi riportati da Luigi Barzini nel 1931: «Show-case» (vetrina) diventa in italo-americano «sciocchezza». I badilanti della ferrovia, tradotto in italo-americano, ha un sorprendente sapore biblico. Si chiamano gli «sciabolatori del Re Erode» («shovelers of the rail road»).
E ancora (riportato da un altro studioso): una donna che guarda bene = piacente (to look well).
Ultimo esempio, mi sono stancato: «panblocco» (pawn broker, agente di pegni).
Altri tempi.
Un paio di esempi riportati da Luigi Barzini nel 1931: «Show-case» (vetrina) diventa in italo-americano «sciocchezza». I badilanti della ferrovia, tradotto in italo-americano, ha un sorprendente sapore biblico. Si chiamano gli «sciabolatori del Re Erode» («shovelers of the rail road»).
E ancora (riportato da un altro studioso): una donna che guarda bene = piacente (to look well).
Ultimo esempio, mi sono stancato: «panblocco» (pawn broker, agente di pegni).
Altri tempi.
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