Mi lascia un po' perplesso la seconda parte della definizione («in particolare, nell'emittenza televisiva, canale o pacchetto offerto a prezzo ridotto, in modo da invogliare l'utente ad acquistare altri servizi»), visto che, nella mia piccola esperienza, di solito ciò che è premium si caratterizza proprio per costare di più, per l'essere sia più "esclusivo" sia completo. Sono io che sono confuso o è cambiato l'uso del termine in questi sette anni? Devo anche dire che so davvero poco dell'àmbito televisivo, per cui forse è un uso settoriale.premium agg. inv. (sempre posposto) e s. m. inv. Detto di un prodotto che presenta migliorie e offre funzioni aggiuntive rispetto al prodotto base; in particolare, nell'emittenza televisiva, canale o pacchetto offerto a prezzo ridotto, in modo da invogliare l'utente ad acquistare altri servizi. ◆ L’altro asso nella manica che Nissan gioca per rendere appetibile Note (e prossimamente Micra e Juke) è quella di offrire anche ai clienti da segmento B un pacchetto tecnologico premium, di solito presente in categorie superiori, a un prezzo accessibile. (Andrea Bressa, Wired.it, 15 luglio 2013, Motori) • Meno chiaro il ruolo della parte hardware, cioè cuffie e speaker: Cupertino porta comunque a casa un marchio di fascia premium, che è lo stesso su cui lavora da sempre, e che d’altronde smercia da anni nei suoi Apple Store. (Repubblica.it, 9 maggio 2014, Tecnologia) • [tit.] Guida alla programmazione tv di Premium Cinema. Palinsesto completo del canale e orari delle trasmissioni (Mymovies.it, 14 maggio 2014).
Dall'ingl. premium, a sua volta dal lat. praemium.
Già attestato nella Repubblica del 23 luglio 1988 (Eugenio Occorsio).
Proposte e commenti sono benvenuti.
