Canape lasco ctonio ha scritto: mer, 25 ago 2021 13:50@Carnby: lo speck è
disossato oltre che affumicato, quindi non è propriamente un prosciutto affumicato.
Nel
sito dell’ISIT (Istituto Salumi Italiani Tutelati - Associazione Consorzi di Tutela dei Salumi DOP e IGP) lo speck del
Consorzio Tutela Speck Alto Adige viene definito come segue:
«Lo speck Alto Adige IGP è un
prosciutto crudo disossato e rifilato, leggermente affumicato e stagionato per 22 settimane».
Il Consorzio, oltre a scrivere che l’origine del nome deriva dal medio alto tedesco «spec» e dall’alto tedesco «spek», che significano “spesso, grasso”, ha portato alla definizione dello
speck Alto Adige IGP riportata nella normativa europea (dove la speziatura è definita cripticamente/volutamente solo aromatizzazione [1] [2]), e che è riassumibile in:
lo «speck Alto Adige» si ottiene dalla
coscia di suino disossata e rifilata in baffe (con o senza fesa), moderatamente salata e speziata/salmistrata a secco (con alloro, rosmarino e ginepro, talvolta si aggiungono anche aglio rosso, coriandolo o cumino), girandola più volte per 3 settimane per uniformare la salamoia,
leggermente affumicata a freddo a massimo 20 °C (alternando fasi di affumicatura e di asciugatura all’aria aperta)
e poi ben stagionata, dalle 20 alle 32 settimane in funzione del peso finale delle baffe (si deve raggiungere un calo minimo del peso del 35%), come da tradizioni locali. Durante la stagionatura sulla baffa si forma uno strato naturale di muffa aromatica che viene rimosso alla fine del processo.
Quindi «prosciutto affumicato» senz’altro non va bene perché ignora la disossatura e soprattutto la rifilatura in
baffe.
[1]
https://www.speck.it/it/produzione/
[2] Disciplinare gennaio 2017
https://www.politicheagricole.it/flex/c ... 3339/E/pdf