«Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

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brg
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«Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

Intervento di brg »

Buongiorno, tra gli anglicismi che più mi causano sconforto c'è l'impiego, ormai dilagante, da parte della cosiddetta "comunità scientifica" e della tribù giornalistica delle espressioni "evidenze scientifiche" e "scienza basata sull'evidenza". Ritengo tali espressioni anglicismi, in quanto in inglese la parola "evidence" significa "prova" e quindi tali espressioni mi paiono solamente superficialissimi calchi delle espressioni inglesi "scientific evidences" e "evidence based science", che ovviamente significano "prove scientifiche" e "scienza basata sulle prove". Per completezza dell'argomentazione ricordo che il termine imparentato "proof" nell'inglese tecnico e scientifico significa "dimostrazione" o "riprova".
Così come il già citato "venti-ventidue", questo mi pare un esempio del famigerato "analfabetismo funzionale", in quanto chi ha letto o udito tali espressioni in inglese non le ha comprese, non ha elaborato il senso, l'idea dietro alle parole, ma si è solo limitato all'impressione che esse suscitano.

Inoltre, se mi è concessa una digressione, tali adattamenti non sono semplicemente sgraziati o privi di una denotazione chiara (che dovrebbe significare esattamente "evidenze scientifiche" in italiano?), ma sono anche induttivi di gravi fraintendimenti riguardo alla scienza ed alla tecnica. Infatti, gli argomenti su cui si basa la scienza non sono abitualmente immediati o evidenti, come sventuratamente suggeriscono le parole oggigiorno impiegate, ma sempre richiedono riflessione, studio e conoscenza. Pertanto quelle espressioni non sono semplicemente adattamenti inesatti, ma parole fuorvianti che distorcono il dibattito pubblico, portando il pubblico a credere che gli argomenti della scienza siano più netti, chiari e incontrovertibili di quanto in realtà non siano veramente.
Graffiacane
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Re: «Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

Intervento di Graffiacane »

Buongiorno,
se n'era discusso in questo filone, giungendo alla conclusione che l'uso di evidenza in quest'accezione, tradizione letteraria alla mano, non desta grande scandalo.
Concordo però con Lei circa l'abuso del termine, che si sta divorando valide alternative come, appunto, prova e dimostrazione.
brg
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Iscritto in data: mer, 12 gen 2022 20:53

Re: «Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

Intervento di brg »

Graffiacane ha scritto: mar, 01 mar 2022 11:19 Buongiorno,
se n'era discusso in questo filone, giungendo alla conclusione che l'uso di evidenza in quest'accezione, tradizione letteraria alla mano, non desta grande scandalo.
Concordo però con Lei circa l'abuso del termine, che si sta divorando valide alternative come, appunto, prova e dimostrazione.
Accidenti! Ho cercato discussioni sull'argomento nella sezione "Forestierismi" e non ho pensato a guardare nelle altre sezioni...

*Modifica. Detto ciò, ritengo l'uso di "evidenza" un po' differente da quello di "evidenze". Al singolare ha un certo senso, sebbene spesso non sia un recupero letterario, ma un brutto calco, mentre al plurale non ne capisco proprio il significato in italiano.
Avatara utente
G.B.
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Re: «Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

Intervento di G.B. »

Siamo realistici. Nessuno di coloro che usano evidenza con questo significato si è mai peritato di confrontare l'uso letterario.
Questo è un anglicismo bell'e buono, importato da bocche pigre di passare da una lingua all'altra rispettando il buon uso.
E gli altri a ripetere, ovviamente, come se un'evidenza fosse piú probante di una prova, come se usare evidenza rafforzasse l'argomento... D'altra parte è evidente, no? come fai a non accorgertene?
G.B.
Avatara utente
Millermann
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Località: Riviera dei Cedri

Re: «Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

Intervento di Millermann »

Limitatamente al tema di questo filone, si può notare che prima del 2000 le «prove» superavano sempre le «evidenze». Successivamente vi è stato il sorpasso, che ha però riguardato il plurale e non il singolare, dove, anzi, «prova scientifica» s'è ulteriormente rafforzato. E ciò in contrasto con la ragionevole conclusione di Brg (che peraltro condivido). :)
Fuori tema
G.B. ha scritto: mar, 01 mar 2022 12:49 Nessuno di coloro che usano evidenza con questo significato si è mai peritato di confrontare l'uso letterario.

Sembra una frase a trabocchetto: ;) se nessuno si è peritato, cioè nessuno ha esitato, allora ognuno di loro ha confrontato l'uso letterario? :?
È esattamente il contrario... credo che esprimere questo concetto usando il verbo peritarsi sia troppo macchinoso, per non dire impossibile! :P
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Avatara utente
G.B.
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Iscritto in data: gio, 15 ago 2019 11:13

Re: «Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

Intervento di G.B. »

Fuori tema
Millermann ha scritto: mar, 01 mar 2022 14:54 Sembra una frase a trabocchetto: ;) se nessuno si è peritato, cioè nessuno ha esitato, allora ognuno di loro ha confrontato l'uso letterario? :?
È esattamente il contrario... credo che esprimere questo concetto usando il verbo peritarsi sia troppo macchinoso, per non dire impossibile! :P
Sí, (non) peritarsi si può usare nel senso di (non) farsi scrupolo, ma solo per comportamenti «disonesti, biasimevoli e audaci» (sotto 2.). Ciò detto, la mia frase avrebbe potuto essere ironica: come se oggigiorno confrontarsi con la tradizione fosse un comportamento di quelli sopraddetti. Ma ammetto che non voleva essere ironica, quindi grazie di avermi fatto notare questa improprietà.
G.B.
domna charola
Interventi: 1782
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

Intervento di domna charola »

Perplessa... personalmente non ho mai pensato al significato inglese del termine, bensì a quello italiano, e tendo a distinguere prova da evidenza a seconda del caso.
Ci sono campi della scienza in cui si può arrivare a una prova scientifica, cioè sperimentale, provando e riprovando e verificando in tal modo che date certe condizioni, quel fenomeno si ripete con le medesime modalità. Ma ci sono anche campi che non riescono (sempre) a essere sperimentali.
Ad esempio - e forse la mia percezione e uso nasce proprio dal fatto di fare ricerca in questo campo - nella geologia io non posso avere la prova scientifica che ad esempio il ghiacciaio dell'Adda è arrivato sino a Cantù, perché non posso ripetere l'esperimento; ciò non toglie che tutta una serie di elementi sul terreno rendano evidente, al di là di qualsiasi prova, che può essere arrivato sin lì. In questo caso - come in tutti quelli similari - mi vien da dire che ci sono evidenze scientifiche di qualcosa, ma che non è, e non può essere, provato scientificamente.

Poi, che il termine venga altrove abusato sedendosi comodamente sul calco dall'inglese, è un altro paio di maniche, ed è da evitarsi anche secondo me, proprio perché ci si mangia via una sfumatura importante.
brg
Interventi: 687
Iscritto in data: mer, 12 gen 2022 20:53

Re: «Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

Intervento di brg »

domna charola ha scritto: mar, 01 mar 2022 17:09 personalmente non ho mai pensato al significato inglese del termine, bensì a quello italiano
Il significato italiano però è questo:
  1. l'essere evidente;
  2. qualità dello stile, per cui la parola esprime con chiarezza e stringatezza il pensiero;
  3. documento conservato come promemoria di un'operazione effettuata o da effettuare.
Volendo scavare un bel po' più a fondo, ad esempio nel Vocabolario degli Accademici della Crusca, si trovano definizioni più acconce per il contesto dato, eppure non del tutto soddisfacenti. Infatti il termine ha il significato di cosa che "a conoscersi o a comprendersi non abbisogni di dimostrazione o di prova", che poi è esattamente ciò che contestavo nel mio primo messaggio come fuorviante, se applicato alla scienza.
Certo non mancano, tra gli esempi riportati dal suddetto vocabolario, anche le espressioni "evidenza scientifica" e "metafisica" e "fisica" e "morale", ma mi pare che nascano in un contesto sostanzialmente differente da quello qui considerato.

Alla luce di ciò, mi corregga qualcuno se sbaglio, mi sento di poter bollare come cattivo italiano sia l'espressione "evidenze scientifiche", per l'uso del plurale che non ha ragioni valide, sia "scienza basata sull'evidenza", poiché l'evidenza è da una parte termine troppo forte, suggerendo qualcosa di incontrovertibile, dall'altra troppo debole, non rimandando necessariamente ad una prova.

Inoltre faccio notare, seppure non si tratti di fonte autorevole, che la voce "scientific evidence" di Wikipedia è collegata alla voce francese "preuve scientifique" ed a quella spagnola "prueba científica".

domna charola ha scritto: mar, 01 mar 2022 17:09 Ci sono campi della scienza in cui si può arrivare a una prova scientifica, cioè sperimentale, provando e riprovando e verificando in tal modo che date certe condizioni, quel fenomeno si ripete con le medesime modalità. Ma ci sono anche campi che non riescono (sempre) a essere sperimentali.
Certamente, ma il dizionario di filosofia Treccani ci parla di "prove logico matematiche", che dice essere proprie delle scienze pure, e di "prove storiche", che riguardano "induzioni empiriche o esibizione di documenti, oggetti, fatti, testimonianze". In sostanza non mi pare problematico l'impiego del termine "prova" al di fuori dell'ambito delle scienze pure, ché altrimenti, volendo seguire filosofi della scienza come Lucio Russo, si applicherebbe al solo ambito della matematica e della fisica.

Se non si vuole usare il termine "prova" in talune circostanze, posso suggerire l'uso di "indizio", "argomento", "testimonianza", "elemento (a favore/a sostegno/a supporto)", "segno". Si può talora usare anche il termine "evidenza", ma tenendo ben presente che cosa significa e che cosa implica.
domna charola
Interventi: 1782
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

Intervento di domna charola »

In un testo scientifico del genere che tratto, parlare di "prova" non è corretto perché vuol dire altra cosa; posso usare testimonianza, ma a volte serve un altro termine per non ripetersi due righe più sotto. "Indizio" lo uso quando ho a che fare con un elemento che può essere interpretato in più modi, che poi sviluppo nel testo; "argomento" è inerente a un qualcosa di astratto, un sasso non è un argomento, ma resta un sasso anche se è evidenza del passaggio di un ghiacciaio; "segno" è generico e poco scientifico, probabilmente me lo correggerebbero subito.
Concordo sul fatto che una certa stabilità della lingua debba esserci e che non è ammissibile perpetrare stragi quali quella dei congiuntivi in nome di una presunta evoluzione; altrettanto concordo sul fatto che l'introduzione di termini stranieri nella lingua non sia giustificabile con i medesimi motivi di cui sopra. Però, nel corso dei decenni la lingua muta, risemantizzando dei termini o ampliando il loro campo di applicazione, o attribuendo nuovi significati in campi specifici. E, dato che è nell'uso, è un termine italiano e serve a enunciare una precisa sfumatura del discorso, non vedo perché debba essere ostracizzato alla pari di un termine straniero, mentre bellamente si lasciano correre tanti nuovi - e orripilanti - significati per vecchie parole.

Vabbè… me la prendo tanto per una discussione in fondo superflua… tanto il grosso degli articoli scientifici si scrivono in inglese, quindi tanti problemi non si pongono nemmeno…
brg
Interventi: 687
Iscritto in data: mer, 12 gen 2022 20:53

Re: «Evidenze scientifiche», «scienza basata sull’evidenza»

Intervento di brg »

Ho trovato un articolo piuttosto interessante e pertinente alla discussione, intitolato "l’Evidenza nel linguaggio giuridico". L'autore, nientepopodimeno che Giuliano Vassalli, discute della relazione tra il concetto di prova e di evidenza nel linguaggio giuridico e giunge alla conclusione che siano sostanzialmente sinonimi, ovvero che "l’evidenza è una qualificazione della prova". Per la discussione in corso la parte più rilevante dell'articolo è l'inizio, in cui l'autore discute della relazione tra "evidence" e "proof" nel linguaggio giuridico anglosassone e delle loro corrispondenze in italiano. È altresì rilevante il fatto che in tutto l'articolo il termine "evidenza" compaia una sola volta al plurale, nel citare l'espressione "Medicina basata sulle Evidenze", mentre il termine "prova" compare nella sua forma plurale ben sedici volte.
Cito un passo che riassume bene il succo del discorso:
In realtà vi è piena equiparazione tra l’evidence anglosassone e la nostra “prova”, come è mostrato dal fatto che tutto ciò che concerne il nostro concetto giuridico di prova [...] coincide con altrettanti capitoli della Law of Evidence. Comunque è certo che nel diritto anglosassone l’evidence si trova in indissolubile, essenziale collegamento con la prova, trattandosi -come si è detto- del procedimento per raggiungere la prova circa l’esistenza o inesistenza di un fatto. Una contrapposizione tra evidence e proof sarebbe inconcepibile, e del pari sarebbe inconcepibile qualsiasi tentativo di scindere l’una dall’altra.

Così è, nonostante il differente impiego dei termini in questione, anche nel diritto italiano.
L’evidenza non è qualcosa di distinguibile dalla prova, quasi come essa fosse la fonte di un convincimento autonomo da quello raggiungibile con la prova.
Al contrario, i casi di evidenza sono nel nostro sistema giuridico casi nei quali la prova è “a portata di mano”, più immediatamente o più facilmente raggiungibile; ma sempre casi correlati alla prova.
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domna charola ha scritto: gio, 03 mar 2022 17:18 un sasso non è un argomento, ma resta un sasso anche se è evidenza del passaggio di un ghiacciaio
Certo che il sasso non è argomento, ma è comunque elemento, oggetto, fatto, se non indizio. Inoltre se il sasso non è prova del passaggio del ghiacciaio, allora trovo difficile concepire come evidente il passaggio del ghiacciaio di lì in virtù del suddetto sasso.
Credo che lei cerchi qualche termine affine ad "apparenza" o "fenomeno", piuttosto che a "evidenza". Come nelle "Lettere scientifiche" di Lorenzo Magalotti, dove si legge: "se Aristotele avesse vedute l'innumerabili apparenze osservate da Ticone e dal Galileo, averebbe mutato opinione dell'incorruttibilità de' cieli". Osservo che apparenza è termine più filosofico che scientifico nell'uso, tuttavia esso ha avuto un certo impiego in epistemologia.
domna charola ha scritto: gio, 03 mar 2022 17:18 Vabbè… me la prendo tanto per una discussione in fondo superflua…
Infatti la invito formalmente a non prendersela per una banale discussione.
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