Vi segnalo, la forma italianizzata della creatura leggendaria del folclore balcanico il Dhampir/Dhampyr/Dampyr in Dampiro.
Il Dhampir/Dhampyr/Dampyr sarebbe la progenie di un vampiro e di una donna umana.
Nell’aprile 2000 prende il via la testata a fumetti “Dampyr” (Sergio Bonelli Editore), ancora attiva dopo vent’anni quindi immagino gradita ai lettori.
Il fumetto in questione è “moderno”, quindi adotta una struttura tipica dell’italiano moderno: prendere un termine straniero e renderlo straniero in altro modo.
Così come chiamiamo talk show quello che in realtà si chiama chat show, così è più facile trovare dampyr come “traduzione” di dhampir o dhampyr. Sarebbe così ridicolo chiamarlo “dampiro”, visto poi che assomiglierebbe giustamente a “vampiro” di cui è parente?
«Dhampir/Dhampyr/Dampyr»
Moderatore: Cruscanti
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Re: «Dhampir/Dhampyr/Dampyr»
Sul Dizionario dei mostri di Massimo Izzi c’è dhampir, su quello di Filagrossi (sostanzialmento un compendio dell’Izzi con qualche integrazione) l’ibrido dhampiro; su Wikipedia dampiro (senza fonte).
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