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«Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: gio, 17 nov 2022 15:28
di G. M.
NOTA. Questo filone è per la parola nahuatl; per il termine correlato azteco ho aperto un filone dedicato.

Dal Treccani:
nahuatlnau̯àtl› agg. e s. m. [adattam. spagn. di una voce indigena]. – Antica lingua messicana della civiltà azteca, parlata da una popolazione dell’America Centr., i Nahua, ora scomparsa come unità etnica: è documentata da iscrizioni ideografiche o geroglifiche, oggi quasi completamente interpretate, e da testi redatti in epoca postcolombiana con grafia spagnola adattata; in senso più largo, la denominazione comprende anche altre lingue della famiglia uto-azteca.
In ispagnolo oggi la grafia normale è náhuatl, col segnaccento e pronuncia conforme.

Il Treccani, sotto la voce azteco, ha «lingua a. (o azteco s. m.), lingua della famiglia uto-azteca (detta anche nahuatl)», il che sembrerebbe implicare una sostanziale sinonimia.

In altre lingue si possono trovare lievi adattamenti, come náuatle e nauatle in portoghese.

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: sab, 19 nov 2022 20:02
di DMW
La lingua parlata dagli astechi era il nahuatl, perché gli astechi erano la piú potente tribú dei Nahua.

Riporto le voci del Devoto-Oli:
Aztechi ‹Az·tè·chi› s.m.pl. ~ Popolazione indigena dell’America centrale, la più potente tribù dei Nahua, fondatrice di un grande impero nel Messico anteriormente alla conquista spagnola.
ETIMO Dal nahuatl Astekatl ‘abitante di Aztlan’, il mitico paese di origine di questo popolo, il cui nome significa “terra degli aironi”.
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Nahua ‹Nà·hua /nˈawa/› s.m.pl. ~ Gruppo etnico comprendente diverse popolazioni che si diffusero in epoca precolombiana nel Messico e nell’America centrale; la più nota è quella degli Aztechi. Le caratteristiche somatiche dei Nahua, scomparsi come unità etnica, persistono nelle attuali popolazioni amerindie della zona, alcune delle quali parlano ancora la lingua nahuatl.
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nahuatl ‹nà·huatl /nˈawatl/› s.m., invar. ~ Antica lingua della civiltà azteca, documentata da numerose iscrizioni ideografiche o geroglifiche, parlata tuttora in alcune zone del Messico e dell’America centrale.
ETIMO Der. di Nahua, nome di un gruppo etnico comprendente più popolazioni diffuse, in epoca precolombiana, nel Messico e nell’America centr. DATA 1927.
Cercando, ho trovato nel GRADIT la tribú dei Cascinaua.

I Cascinaua sono (erano? si sono estinti?) una tribú dell'amazzonia orientale tra Brasile e Perú. Il legame con i Nahua ci dovrebbe essere, perché, leggendo le voci del GRADIT, c'è anche la parola di partenza, che è rimasta come variante della parola adattata:
cascinaua /ka∫∫i'nawa/ (ca-sci-na-ua) agg.inv., s.m. e f.inv. TS [1955; etnonimo] 1 agg.inv. + etnol., dei Cascinaua | agg.inv., s.m. e f.inv., che, chi appartiene ai Cascinaua | s.m.pl., con iniz. maiusc., tribªu dell'Amazzonia orientale tra Brasile e Perú 2 s.m.inv. + ling., lingua di tale popolazione appartenente al gruppo linguistico pano.
caxinahua /kaksi'nawa/ (ca-xi-na-hua) agg.inv., s.m. e f.inv., var. --> cascinaua.
Quindi si può benissimo adattare Nahua con Naua.

Riguardo alla parola nahuatl le uniche soluzioni fonotatticamente accettabili sono nàuate e nàuatte. In italiano non esistono parole che terminano con -tle.

Mi scuso per aver modificato un paio di volte questo intervento. :oops: Solo che, cercando, si scoprono cose nuove.

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: dom, 20 nov 2022 10:23
di andrea scoppa
In ispagnolo, storicamente, passò in uso naguatle, che bene starebbe anche in italiano, essendo la pronunzia meno strozzata della parola di cui già si dispone.

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: dom, 20 nov 2022 15:39
di DMW
andrea scoppa ha scritto: dom, 20 nov 2022 10:23 In ispagnolo, storicamente, passò in uso naguatle, che bene starebbe anche in italiano, essendo la pronunzia meno strozzata della parola di cui già si dispone.
Io, invece, ho pensato (e scritto, poi ho modificato l'intervento) che sarebbe meglio trasformare la u in v.
Ergo, tribú Nava e lingua nàvat[t]e. Oppure, tramite metatesi (intenzionale), nàualte/nàvalte.
In italiano, l'uscita in -tle non esiste. E onestamente suona male.

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: lun, 21 nov 2022 10:01
di andrea scoppa
Se si è in queste stanze a ragionare di adattamenti, bisognerebbe perlomeno evitare quelli scriteriati.
DMW ha scritto: dom, 20 nov 2022 15:39 Io, invece, ho pensato (e scritto, poi ho modificato l'intervento) che sarebbe meglio trasformare la u in v.
Donde salta fuori il vu? e perché mai sarebbe meglio?
DMW ha scritto: dom, 20 nov 2022 15:39 Oppure, tramite metatesi (intenzionale), nàualte/nàvalte.
Bene, ma si tratta d’una scelta interamente arbitraria, che poggia sulla malafitta.
DMW ha scritto: dom, 20 nov 2022 15:39 In italiano, l'uscita in -tle non esiste. E onestamente suona male.
Per una parola tanto rara e detta pressoché ugualmente in ogni dove mi sembra pacifico.

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: lun, 21 nov 2022 14:25
di DMW
andrea scoppa ha scritto: lun, 21 nov 2022 10:01 Se si è in queste stanze a ragionare di adattamenti, bisognerebbe perlomeno evitare quelli scriteriati.
Sempre meno scriteriato di nàguatle che trovo impronunciabile. Donde esce quella g? Dobbiamo sempre copiare gli altri? Contenti voi...

Da quello che ricordo la lettera v in latino era la u semiconsonantica. Anche se poi si pronuinciava sempre come la u.
Si pensi alle pronunce uiuere -->vivere, Suetonio-->Svetonio, uisum-->visum, auarus-->avarus...

Se poi vi piace nàguatle (acrotonico) e lo riuscite a pronunciare...fate come vi pare.

Io la chiudo qui. Penso non valga la pena "azzuffarsi" per una parola che non incontrerò mai.

Ciao

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: lun, 21 nov 2022 14:45
di Infarinato
La toscanizzazione piú genuina di nahuatl sarebbe *naguàcchio (o *naguàtolo), chiaramente improponibile. Forse meno improponibile, ma poco italiano, sarebbe il latineggiante *navàtlaco

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: lun, 21 nov 2022 16:00
di DMW
Infarinato ha scritto: lun, 21 nov 2022 14:45 La toscanizzazione piú genuina di nahuatl sarebbe *naguàcchio (o *naguàtolo), chiaramente improponibile. Forse meno improponibile, ma poco italiano, sarebbe il latineggiante *navàtlaco
Riprendo una sola volta per porle una domanda.
La desinenza ..-[l]teco di guatemalteco può avere dei legami con -tlaco o con -tlan di Aztlan?

Bisognerebbe vedere su un vocabolario spagnolo dell'america centrale e latina. In tutta onestà non so dove cercare.

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: lun, 21 nov 2022 16:09
di Infarinato
DMW ha scritto: lun, 21 nov 2022 16:00 La desinenza ..-[l]teco di guatemalteco può avere dei legami con -tlaco o con -tlan di Aztlan?
A quanto pare, no:)

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: lun, 21 nov 2022 16:23
di DMW
Grazie mille. Manco a farlo apposta, l'origine è proprio la lingua nahuatl. :lol:

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: lun, 21 nov 2022 18:28
di andrea scoppa
DMW (asterisco e corsivo miei) ha scritto: lun, 21 nov 2022 14:25 Sempre meno scriteriato di *nàguatle che trovo impronunciabile.
L’ho riportato [implicitamente] sopra: la pronunzia dell’adattamento sarebbe piana.

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: lun, 21 nov 2022 19:37
di DMW
andrea scoppa ha scritto: lun, 21 nov 2022 18:28
DMW (asterisco e corsivo miei) ha scritto: lun, 21 nov 2022 14:25 Sempre meno scriteriato di *nàguatle che trovo impronunciabile.
L’ho riportato [implicitamente] sopra: la pronunzia dell’adattamento sarebbe piana.
Rimango della mia idea.

Devo dire tuttavia che naguàtte non mi dispiace.
In italiano viene del tutto naturale, però, pronunciare -tle-->-tte o, come indicato da Infarinato, -tle-->-tolo.
Altrimenti resta un mezzo adattamento.

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: mar, 22 nov 2022 10:54
di G. M.
Infarinato ha scritto: lun, 21 nov 2022 14:45 La toscanizzazione piú genuina di nahuatl sarebbe *naguàcchio (o *naguàtolo) [...]
Come mai -cchio?
DMW ha scritto: lun, 21 nov 2022 19:37 In italiano viene del tutto naturale, però, pronunciare -tle-->-tte [...]
Non sono sicuro: se «L’assimilazione in italiano è sempre regressiva», dovrebbe piuttosto essere -tle > -lle.

Un'altra possibilità, nel risultato comunque piuttosto simile a quest'ultimo naguàtte proposto, è immaginare non di adattare direttamente la parola, ma di imitare ciò che storicamente abbiamo avuto in casi simili:
  • axolotl (> sp. ant. axolote?) > it. assolotto;
  • conepatl > lat. scient. Conepatus > it. conepato;
  • chocolatl > sp. chocolate > it. cioccolato (ant. cioccolatto, cioccolatte, cioccolate);
  • coyotl > sp. coyote > it. coiote;
  • ocelotl > sp. ocelote e fr. ocelot > it. ocelotto;
  • peyotl > sp. peyote > it. peiote;
  • tzapotl (> sp. zapote > lat. scient. Sapota?) > it. sapota.
E quindi magari naguate, se vogliamo una forma più "moderna".
Tuttavia, il fatto che questo -tl(-) sia conservato da tante lingue, compreso lo spagnolo, la nostra "lingua ponte" naturale, forse rende più sensato (cioè, più internazionalmente coerente) adattare appunto dalla forma originale, senza simulare uno sviluppo storico del genere.

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: mar, 22 nov 2022 11:02
di Infarinato
G. M. ha scritto: mar, 22 nov 2022 10:54
Infarinato ha scritto: lun, 21 nov 2022 14:45 La toscanizzazione piú genuina di nahuatl sarebbe *naguàcchio (o *naguàtolo) [...]
Come mai -cchio?
Si pensi a vĕtŭlum > *vĕtlum vĕclum vècchio;)

Re: «Nahuatl», «náhuatl»

Inviato: mar, 22 nov 2022 12:46
di DMW
G. M. ha scritto: mar, 22 nov 2022 10:54 Tuttavia, il fatto che questo -tl(-) sia conservato da tante lingue, compreso lo spagnolo, la nostra "lingua ponte" naturale, forse rende più sensato (cioè, più internazionalmente coerente) adattare appunto dalla forma originale, senza simulare uno sviluppo storico del genere.
Io sono dell'idea che, Absit iniuria verbis, non bisogna cadere da un provincialismo all'altro. E lo dico con tutta la stima che provo nei suoi confronti. Sono un affezionato lettore del suo Dizionarietto, nel quale vedo, con gioia, che ha accolto una mia proposta. :)

È vero che è una parola (tecnica) molto rara, però deve pur sempre rispettare il nostro sistema fonosintattico. Sennò diventa spagnolo.

Quindi, alla luce di quanto detto, per me restano navat[t]e (latineggiante), naguat[t]e (toscaneggiante) con pronuncia sdrucciola (nahuatl ‹nà·huatl /nˈawatl/› s.m.,..dal Devoto-Oli) o piana. La terminazione -tle per me non è accettabile in italiano, anche in àmbito tecnico.