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				«Skilift»
				Inviato: gio, 15 dic 2022 10:29
				di Ferdinand Bardamu
				Apro un filone su questo forestierismo per confermare il traducente 
sciovía presente nella nostra 
lista.
@Modna mi ha passato la foto di una cartolina di una località dell’Appennino modenese, Fellicarolo, in cui si cita la «
sciovia ‹Stella›». La cartolina risale agli anni Ottanta. La fonte è la pagina 
Instagram Inappenninomodenese.

 
			 
			
					
				Re: «Skilift»
				Inviato: gio, 15 dic 2022 14:06
				di Difesa Italiano
				Non serviva cercare cartoline, il termine è registrato nel 
Treccani!
 
			 
			
					
				Re: «Skilift»
				Inviato: gio, 15 dic 2022 14:38
				di Ferdinand Bardamu
				Verissimo. Il documento m’interessava perché è una prova concreta dell’uso (e non una semplice attestazione lessicografica) e perché certifica la circolazione della parola fino a trenta, quarant’anni fa.
			 
			
					
				Re: «Skilift»
				Inviato: gio, 15 dic 2022 19:00
				di Millermann
				Se vogliamo parlare di cartoline, ve ne sono anche altre, ad esempio 
questa o 
questa. Si tenga conto però che, a giudicare dalla grafica, sembrano concepite ben prima degli anni '80... 
In ogni caso, stando a 
Ngram Viewer, 
skilift avrebbe avuto la meglio su 
sciovia non prima del nuovo millennio, e il termine italiano è ancora oggi usato, e sembra reggere abbastanza bene. 

 
			 
			
					
				Re: «Skilift»
				Inviato: ven, 16 dic 2022 10:39
				di domna charola
				Negli anni '80, chi poteva usava lo "skilift" a Cormaiore, gli sfigati si accontentavano invece della sciovia al Monte Pora... a parte le battute, c'è stata una fase in cui i due termini convivevano, con una certa prevalenza di "skilift" per le stazioni sciistiche più importanti e di richiamo internazionale. A scuola prendevamo in giro una compagna che andava a sciare in una di queste, perché lei usava lo "skilift", oggetto tecnologico di casta superiore, e non la volgare sciovia come noi poveretti...
Potrebbe avere una parte in ciò anche il fatto che molte grosse stazioni erano in zona di confine, quindi già naturalmente predisposte al bilinguismo. Al Pora e a Montecampione ci andavano solo i lombardi, A Cormaiore arrivavano anche da oltralpe.