Uso finale di «onde» (congiunzione)
Moderatore: Cruscanti
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Uso finale di «onde» (congiunzione)
Buon giorno a tutti cruscanti,
leggendo nel Treccani la definizione della parola onde, (https://www.treccani.it/vocabolario/onde/) mi sono abbattuto nell'osservazione tradizionalmente considerato meno corretto circa l'uso di onde con valore finale reggente l'infinito presente. Mi chiedo dunque come mai questo uso sia considerato meno corretto. Grazie in anticipo, cordiali saluti.
leggendo nel Treccani la definizione della parola onde, (https://www.treccani.it/vocabolario/onde/) mi sono abbattuto nell'osservazione tradizionalmente considerato meno corretto circa l'uso di onde con valore finale reggente l'infinito presente. Mi chiedo dunque come mai questo uso sia considerato meno corretto. Grazie in anticipo, cordiali saluti.
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Re: Uso finale di «onde» (congiunzione)
Buongiorno a Lei,
credo che i puristi ritenessero improprio l'uso finale perché onde nasce con un valore locativo-relativo. Suppongo che la funzione di congiunzione finale sia maturata da un'estensione in senso figurato del significato originario.
credo che i puristi ritenessero improprio l'uso finale perché onde nasce con un valore locativo-relativo. Suppongo che la funzione di congiunzione finale sia maturata da un'estensione in senso figurato del significato originario.
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Re: Uso finale di «onde» (congiunzione)
No, non è per codesto motivo: i puristi non erano contrari all’uso finale in sé, ma al fatto che onde introducesse un infinito (uso, questo, tipicamente burocratico) anziché il congiuntivo.
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Re: Uso finale di «onde» (congiunzione)
Esatto, ma erano contrarî al suddetto uso semplicemente perché burocratico? È analogo discorso quello di utilizzo?
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Re: Uso finale di «onde» (congiunzione)
Innanzitutto, se un uso è (era) «burocratico», vuol dire che è (era) un uso «[quasi] esclusivamente burocratico»: un uso, quindi, non rinvenibile nella nostra migliore letteratura o nello scrivere e nel parlare sorvegliato delle persone cólte. Quindi «semplicemente perché burocratico» sarebbe (stata) ragione piú che sufficiente per sconsigliarne un impiego generalizzato. (Il paragone con utilizzo c’entra fino a un certo punto, ché l’abuso di quest’ultima parola —originariamente ristretta anch’essa all’àmbito burocratico— è molto piú recente, quindi non credo che di essa i puristi ottocenteschi si siano mai occupati.)
La censura dei puristi nei confronti di «onde + infinito» era dovuta al fatto che onde significa, appunto, «donde, da dove, da cui», per cui una frase quale onde procedere alla consegna veniva effettivamente percepita come uno sbrigativo «da cui procedere alla consegna», modulo tipico, appunto, del linguaggio burocratico, laddove normalmente si sarebbe detto (piú estesamente) onde si possa poi procedere alla consegna, cioè «da cui si possa poi procedere alla consegna» etc.
La censura dei puristi nei confronti di «onde + infinito» era dovuta al fatto che onde significa, appunto, «donde, da dove, da cui», per cui una frase quale onde procedere alla consegna veniva effettivamente percepita come uno sbrigativo «da cui procedere alla consegna», modulo tipico, appunto, del linguaggio burocratico, laddove normalmente si sarebbe detto (piú estesamente) onde si possa poi procedere alla consegna, cioè «da cui si possa poi procedere alla consegna» etc.
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Re: Uso finale di «onde» (congiunzione)
D'accordo, grazie mille.
- Infarinato
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Re: Uso finale di «onde» (congiunzione)
Il Sabatini-Coletti, s.v. «onde», ha scritto:L’uso di onde con l’infinito finale ha sollevato di tanto in tanto le riserve dei puristi. In realtà il costrutto è molto antico e attestato ininterrottamente negli scrittori, dal Duecento al Novecento (in Fra Giordano, Berni, Foscolo, Manzoni ecc.); oggi andrebbe evitato nella lingua comune non perché scorretto, ma perché antiquato e di spiccato sapore burocratico; è facile sostituirlo, tra l’altro, con a o per e l’infinito (si prega di indicare il numero di protocollo ad (o per) evitare ritardi nel disbrigo della pratica), anticipando eventualmente, per maggiore chiarezza, la finale rispetto alla reggente.
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