«Clergyman»
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«Clergyman»
La traduzione di clergyman con abito ecclesiastico non mi convince. Con abito ecclesiastico si può intendere anche la tonaca, la casula e il piviale. Dalle mie parti, clergyman si adattava in crèsima, anche se non c'entrava nulla con il sacramento della Confermazione.
Sembra che persino francesi e spagnoli accettino questo termine. Ecclesiastica mi pare ottimo, ma forse in questo caso possiamo chiudere un occhio. Mi domando però se in Vaticano usino la parola clergyman...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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E in italiano chiérico. Ma qui si parla d’altro:
Il Diccionario CLAVE ha scritto:clergyman
(anglicismo)
s.m. Traje religioso compuesto por chaqueta y pantalón de color oscuro y alzacuello blanco: El clergyman es una vestimenta religiosa de origen anglosajón.
PRONUNCIACIÓN: [cléryiman].
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Il nome sotana mi fa pensare a qualcosa di differente dal clergyman e più simile alla tonaca tradizionale.Brazilian dude ha scritto:Ho sempre sentito sotana, ma forse ci sono delle differenze fra una sotana e un clergyman. Non essendo cattolico, mi sarà un po' difficile spiegarlo. I pastori della mia chiesa di solito portano un completo.
- umanista89
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Riprendo questo vecchio filone per riproporre la questione.
Abito ecclesiastico mi pare un'espressione troppo generica, infatti si potrebbe riferire tanto al clergyman quanto alla talare. Occorrerebbe invece un termine o un'espressione italiana che traduca clergyman in modo da distinguerlo da «talare».
Va anche detto che nella Chiesa cattolica è un'innovazione abbastanza recente, per cui si può dire che, tradizionalmente, l'abito ecclesiastico è proprio la talare; l'uso del clergyman (ora comunque riconosciuto anch'esso come abito ecclesiastico) è stato introdotto dai paesi anglosassoni (era infatti usato dai pastori protestanti). Perciò non si potrebbe pensare anche ad una locuzione quale, ad es., «(abito) ecclesiastico all'inglese»? In ogni caso, occorre distinguerlo in qualche modo dalla tradizionale talare.
Abito ecclesiastico mi pare un'espressione troppo generica, infatti si potrebbe riferire tanto al clergyman quanto alla talare. Occorrerebbe invece un termine o un'espressione italiana che traduca clergyman in modo da distinguerlo da «talare».
Va anche detto che nella Chiesa cattolica è un'innovazione abbastanza recente, per cui si può dire che, tradizionalmente, l'abito ecclesiastico è proprio la talare; l'uso del clergyman (ora comunque riconosciuto anch'esso come abito ecclesiastico) è stato introdotto dai paesi anglosassoni (era infatti usato dai pastori protestanti). Perciò non si potrebbe pensare anche ad una locuzione quale, ad es., «(abito) ecclesiastico all'inglese»? In ogni caso, occorre distinguerlo in qualche modo dalla tradizionale talare.
Ecco allora l’adattamento clergímano, anche se so già che fortuna avrà non dico fuori, ma all’interno stesso di queste stanze…
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Perché no? Ma siamo alle solite: finché chi è uso indossare tale abito lo chiamerà clergyman, non ce ne sbarazzerà nessuno. Donde la proposta di adattarlo in clergimano.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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