«Clergyman»

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Moderatore: Cruscanti

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Carnby
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«Clergyman»

Intervento di Carnby »

La traduzione di clergyman con abito ecclesiastico non mi convince. Con abito ecclesiastico si può intendere anche la tonaca, la casula e il piviale. Dalle mie parti, clergyman si adattava in crèsima, anche se non c'entrava nulla con il sacramento della Confermazione.
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Propongo ecclesiastica. :wink:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Sembra che persino francesi e spagnoli accettino questo termine. Ecclesiastica mi pare ottimo, ma forse in questo caso possiamo chiudere un occhio. Mi domando però se in Vaticano usino la parola clergyman...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Si dice clérigo in portoghese/spagnolo.

Brazilian dude
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

E in italiano chiérico. Ma qui si parla d’altro:
Il Diccionario CLAVE ha scritto:clergyman
(anglicismo)
s.m. Traje religioso compuesto por chaqueta y pantalón de color oscuro y alzacuello blanco: El clergyman es una vestimenta religiosa de origen anglosajón.
PRONUNCIACIÓN: [cléryiman].
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Di questa parola non ho mai sentito parlare, né in spagnolo né in portoghese. M'informerò.

Brazilian dude
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Si rassicuri: neanch’io l’avevo sentita, né in italiano né in francese. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
methao_donor
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Intervento di methao_donor »

Mi associo.
Anche a me ecclesiastica pare ottimo-
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Ho sempre sentito sotana, ma forse ci sono delle differenze fra una sotana e un clergyman. Non essendo cattolico, mi sarà un po' difficile spiegarlo. I pastori della mia chiesa di solito portano un completo.

Brazilian dude
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Brazilian dude ha scritto:Ho sempre sentito sotana, ma forse ci sono delle differenze fra una sotana e un clergyman. Non essendo cattolico, mi sarà un po' difficile spiegarlo. I pastori della mia chiesa di solito portano un completo.
Il nome sotana mi fa pensare a qualcosa di differente dal clergyman e più simile alla tonaca tradizionale.
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umanista89
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Intervento di umanista89 »

Riprendo questo vecchio filone per riproporre la questione.

Abito ecclesiastico mi pare un'espressione troppo generica, infatti si potrebbe riferire tanto al clergyman quanto alla talare. Occorrerebbe invece un termine o un'espressione italiana che traduca clergyman in modo da distinguerlo da «talare».

Va anche detto che nella Chiesa cattolica è un'innovazione abbastanza recente, per cui si può dire che, tradizionalmente, l'abito ecclesiastico è proprio la talare; l'uso del clergyman (ora comunque riconosciuto anch'esso come abito ecclesiastico) è stato introdotto dai paesi anglosassoni (era infatti usato dai pastori protestanti). Perciò non si potrebbe pensare anche ad una locuzione quale, ad es., «(abito) ecclesiastico all'inglese»? In ogni caso, occorre distinguerlo in qualche modo dalla tradizionale talare.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ecco allora l’adattamento clergímano, anche se so già che fortuna avrà non dico fuori, ma all’interno stesso di queste stanze…
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Che ne dite di anglica?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Perché no? Ma siamo alle solite: finché chi è uso indossare tale abito lo chiamerà clergyman, non ce ne sbarazzerà nessuno. Donde la proposta di adattarlo in clergimano.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Un'altra proposta: dato che in italiano esiste già una parola (disusata), clerico, con il significato di "membro del clero" (che a ben guardare è anche il significato dell'inglese clergyman), perché non (proporre di) riutilizzare questa parola per l'abito?
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