«Wave» (sport)

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

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domna charola
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«Wave» (sport)

Intervento di domna charola »

...mi arrendo... ho appena appreso, consultando la rete interna aziendale, che i partecipanti a una delle solite marcette non competitive per celebrare qualcosa saranno scaglionati per la partenza, e faranno parte della prima wave, della seconda wave etc. etc. :shock:
Qui non è nemmeno più problema di "trova il traducente" e di nuove fantasiose coniazioni che seguano l'ortodossia fonotattica, ché di banali parole italiane in sostituzione ne avremmo più d'una. ... :roll:
:idea: ... "Banali"... ecco dov'è l'intoppo... come si fa a pretendere di usare ancora parole quotidiane?
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5795
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: «Wave» (sport)

Intervento di Carnby »

Strano che non abbiano usato batch.
Avatara utente
Millermann
Interventi: 1720
Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
Località: Riviera dei Cedri

Re: «Wave» (sport)

Intervento di Millermann »

In questi casi, secondo me, l'unica strategia valida è quella di far notare quanto sia ridicolo e inutile l'anglicismo, e quanto risulti fuori posto nella frase italiana. Per far ciò, io, di solito, se la situazione comunicativa lo permette, inizio con lo "storpiare" in modo grottesco il forestierismo pronunciandolo secondo le regole dell'italiano: «Tu in quale *vave sei?», «Aspettiamo la prossima *vave», ecc. :P
L'interlocutore dovrebbe capire che si tratta di una bonaria presa in giro di questo modo d'esprimersi, e soffermarsi a riflettere su come sia, in fondo, sciocco infarcire il proprio linguaggio di parole che spesso non si sanno nemmeno pronunciare. :roll:
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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