«Nesso»
Inviato: mer, 27 giu 2007 18:50
In questa pagina di Vicipædia segnalatami da Marcri, si vede l’uso di nexus per collegamento o link. Io e altri usiamo da tempo anche nesso, piú breve. Mi conforta questa corrispondenza. 

Spazio di discussione sulla lingua italiana / Discussion board on the Italian language
https://www.achyra.org/cruscate/
Che ragionamento classista.giulia tonelli ha scritto:Marco, io non voglio essere aggressiva, ma non si rende conto che il fatto che una parola la usi gente che scrive su Internet in latino e' semmai dimostrazione che mai verra' usata da parlanti standard?
Giulia dimentica che nei dialetti liguri (e non solo liguri) sono in uso espressioni che sono dei latinismi: esse in cimbali (ubriacarsi) da in cymbalis (bene sonantibus); esse sempre (o turna) au sicutera (essere sempre allo stesso punto, non fare nessun progresso) da sic ut erat (in principio) ecc.giulia tonelli ha scritto:Marco, io non voglio essere aggressiva, ma non si rende conto che il fatto che una parola la usi gente che scrive su Internet in latino e' semmai dimostrazione che mai verra' usata da parlanti standard?
In maniera spontanea?Marco1971 ha scritto:...nexus è stato scelto per significare link in latino, come io e altri, in maniera spontanea, abbiamo scelto nesso in italiano)...
Trasparenza? Ma se occorre diventare conoscitori approfonditi di questo sito e delle preferenze linguistiche dei principali frequentatori di questo sito per capire quale sia l'accezione telematica di nesso e quali sono i motivi alla base del suo uso.Marco1971 ha scritto:...Nesso ha il vantaggio della trasparenza ...
Si possono però fare previsioni con una grado più o meno alto di certezza. E qui la previsione mi sembra facile. Aggiungo di più a rischio di suscitare violente reazioni: link è breve, ha il massimo grado di trasparenza - datagli dalla monoreferenzialità di anglismo tecnico - s'inquadra bene nel terzo sistema fonologico italiano (non lo si chiami sistema se il termine dà fastidio - Infarinato docet - ma solo collezione di anglismi con certe terminazioni consonantiche ormai accettate senza particolari problemi dagli italiani) ed è produttivo come altri anglismi ormai radicati - film, ad esempio - in quanto al pari di quest'ultimo se ne fa tranquillamente il verbo: filmare, linkare.Marco1971 ha scritto:...tutte le carte in regola per sostituire link. Se ciò avverrà, ovviamente. E questo, nessuno lo può prevedere.
E invece no, glielo direbbe anche amicus_eius, è nato spontaneamente mentre discorrevamo sul Messaggero.Freelancer ha scritto:In maniera spontanea?Marco1971 ha scritto:...nexus è stato scelto per significare link in latino, come io e altri, in maniera spontanea, abbiamo scelto nesso in italiano)...![]()
Io direi: dopo un meditato ragionamento, alla cui base sta la decisa ripulsa di link.
Marco1971 ha scritto:...Nesso ha il vantaggio della trasparenza ...
Riporto, anche se non servirà a nessuno, queste definizioni del Battaglia (ma sono ben conscio che una parola inglese appare, ai meno attrezzati, piú adatta a tutti i contesti della vita di oggi).Freelancer ha scritto:Trasparenza? Ma se occorre diventare conoscitori approfonditi di questo sito e delle preferenze lingusitiche dei principali frequentatori di questo sito per capire quale sia l'accezione telematica di nesso e quali sono i motivi alla base del suo uso.
Nèsso (ant. nèxo), sm. Relazione o rapporto di dipendenza, di concatenazione, di derivazione o di corrispondenza fra due o piú termini o fra fenomeni o fatti che non appaiono estranei e indipendenti fra loro; connessione, interdipendenza, legame. – Anche: ciò che ha per fine o per effetto di produrre o mantenere tale rapporto; mezzo unificante. [...]
2. Sistema ordinato, organizzazione. [...]
– Sistema di rapporti.
Marco1971 ha scritto:...tutte le carte in regola per sostituire link. Se ciò avverrà, ovviamente. E questo, nessuno lo può prevedere.
Di qualsiasi anglicismo si può fare un verbo, un nome o un aggettivo (come downloadare o lurker). Mi stupisco che ne faccia un esempio di produttività nel caso specifico.Freelancer ha scritto:Si possono però fare previsioni con una grado più o meno alto di certezza. E qui la previsione mi sembra facile. Aggiungo di più a rischio di suscitare violente reazioni: link è breve, ha il massimo grado di trasparenza - datagli dalla monoreferenzialità di anglismo tecnico - s'inquadra bene nel terzo sistema fonologico italiano (non lo si chiami sistema se il termine dà fastidio - Infarinato docet - ma solo collezione di anglismi con certe terminazioni consonantiche ormai accettate senza particolari problemi dagli italiani) ed è produttivo come altri anglismi ormai radicati - film, ad esempio - in quanto al pari di quest'ultimo se ne fa tranquillamente il verbo: filmare, linkare.
Per parte mia, riporto la seguente definizione del Devoto-Oli, nell'edizione curata anche da Luca Serianni e Maurizio Trifone, che chissà perché hanno lasciato passare tale deforme termine:Marco1971 ha scritto: Riporto, anche se non servirà a nessuno, queste definizioni del Battaglia (ma sono ben conscio che una parola inglese appare, ai meno attrezzati, piú adatta a tutti i contesti della vita di oggi).Ma soprattutto mi fa specie che si accettino termini cosí deformi quando ci sono possibilità indigene di sostituzione.Nèsso (ant. nèxo), sm. Relazione o rapporto di dipendenza, di concatenazione, di derivazione o di corrispondenza fra due o piú termini o fra fenomeni o fatti che non appaiono estranei e indipendenti fra loro; connessione, interdipendenza, legame. – Anche: ciò che ha per fine o per effetto di produrre o mantenere tale rapporto; mezzo unificante. [...]
2. Sistema ordinato, organizzazione. [...]
– Sistema di rapporti.
Il confronto le due definizioni fa subito vedere che nesso - a volerne discutere - è un iperonimo di link. Dobbiamo quindi rinunciare a dire ciliegio perché abbiamo a disposizione albero?Link /lI˜k « in it. li˜k/ s.ingl., in it. s.m. - In un ipertesto, parola o immagine appositamente designata che, quando viene selezionata, determina l'accesso del browser a una nuova pagina web.
Caro Marco1971, la sua battaglia è, in linea di principio, lodevole ma la mia impressione è che spesso la combatta con armi improprie.Marco1971 ha scritto: ... io non le impedisco di seguire le mode e di parlare e scrivere come in quella definizione del Devoto-Oli; non può però pretendere da me che non mi ribelli a questo tipo di lingua in questo specifico luogo virtuale, anche se considera che è fiato sprecato. E questo perché io combatto, come sa, per l’integrità della lingua.
non ho potuto fare a meno di chiedermi: "Starà parlando del noto quotidiano o intenderà qualcos'altro, noto solo a lui, nato in qualcuna delle stanze di questo forum?". Questo è solo uno dei problemi di comunicazione a cui può portare l'uso incontrollato di un lessico personale come il suo.Marco1971 ha scritto:E invece no, glielo direbbe anche amicus_eius, è nato spontaneamente mentre discorrevamo sul Messaggero.
Per poco che possa valere la mia testimonianza, certamente considerata partigiana, devo ammettere in tutta sincerità che non mi era proprio passato per la testa che Messaggero si riferisse a qualcosa di diverso dal quotidiano. Avevo interpretato "sul" come un "a proposito di" - il che a dire il vero non mi rendeva meno oscura la frase.bubu7 ha scritto: Ad esempio, leggendo questa sua frase:
non ho potuto fare a meno di chiedermi: "Starà parlando del noto quotidiano o intenderà qualcos'altro, noto solo a lui, nato in qualcuna delle stanze di questo forum?".Marco1971 ha scritto:E invece no, glielo direbbe anche amicus_eius, è nato spontaneamente mentre discorrevamo sul Messaggero.
In larga parte faccio mia l'opinione di bubu7.bubu7 ha scritto:Nel caso particolare di link, il purista del ventunesimo secolo potrebbe sostituirlo, nella maggior parte dei casi, con collegamento o, se ha tempo, collegamento ipertestuale. Non sempre però. In certi contesti, con certi interlocutori, link è insostituibile, se vogliamo, come dovremmo sempre volere, mirare a una comunicazione piana che non crei imbarazzo agli attori della stessa.