Nel mio dialetto alto cosentino, il vento freddo e tagliente si chiama
sir(r)endína, talvolta "italianizzato" in
serrentína.
Dato che nei pressi del paese c'è una collina chiamata 'la Serra', ho sempre pensato che l'origine di questa parola volesse significare «vento che soffia dalla
Serra».
Ma, a questo punto, inizio a dubitarne:
sirendina somiglia abbastanza a
sdrina da ammettere un'origine comune.
Faccio anche notare che nel mio dialetto, pur essendo principalmente di tipo alto-meridionale (quindi della stessa famiglia dei dialetti laziali meridionali e campani), si usano le consonanti retroflesse, e quindi il gruppo
-sdr- è piuttosto raro e difficile da pronunciare (una parola come
sdrina si pronuncerebbe con la fricativa retroflessa sonora, geminata: /ʐːi̍ːna/

).
Inoltre, anche qui esiste, in dialetto, la parola
sderrinata, derivata da
rini, che indica il mal di schiena (o lombalgia): se questa fosse l'origine, il vento sarebbe la «sderrína» (perfettamente simile a
sdrina, con una
e epentetica per agevolarne la pronuncia).
Non capisco, però, come da ciò si sarebbe potuto passare a «sir(r)endina», forse per metatesi
-sder- >
-sred-, o l'origine di queste due parole è completamente diversa?
