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«Tungsteno»

Inviato: sab, 23 set 2023 18:33
di Lorenzo Federici
Come adatterete tungsteno? Escludendo il sinonimo volframio, si trovano sia tunghesteno sia tusteno. Il DOP segna /tunstɛ̍no/ come pronuncia principale, ma /nst/ è comunque difficile quindi l'adattamento migliore sarebbe tusteno, se non si vogliono fare considerazioni sull'etimologia.

Un'altra cosa curiosa è la pronuncia: io personalmente dico /tungste̍no/, il DOP segna /tunstɛ̍no/ o /tungstɛ̍no/, il DiPI segna /tungstɛ̍no/, /tunstɛ̍no/ e /tunkstɛ̍no/ e un mio amico l'ha letto /tangstɛ̍no/.

Re: «Tungsteno»

Inviato: sab, 23 set 2023 19:34
di brg
Lorenzo Federici ha scritto: sab, 23 set 2023 18:33 io personalmente dico /tungste̍no/
:shock:
Lorenzo Federici ha scritto: sab, 23 set 2023 18:33 un mio amico l'ha letto /tangstɛ̍no/.
:shock: :shock:

Re: «Tungsteno»

Inviato: sab, 23 set 2023 19:38
di G. M.
Il GDLI registra l'adattamento tungistèno.

Re: «Tungsteno»

Inviato: sab, 23 set 2023 20:28
di Carnby
G. M. ha scritto: sab, 23 set 2023 19:38 Il GDLI registra l'adattamento tungistèno.
Sì, diciamo che è quello meno «disturbante» modernamente, perché il più «normale» e toscano tunghesteno ha lo svantaggio di dover inserire un doppio grafema.

Re: «Tungsteno»

Inviato: sab, 23 set 2023 23:45
di Lorenzo Federici
brg ha scritto: sab, 23 set 2023 19:34
Lorenzo Federici ha scritto: sab, 23 set 2023 18:33 io personalmente dico /tungste̍no/
:shock:
Suppongo che sia per analogia con terreno e simili. Per quanto riguarda la sequenza /ngst/, in realtà è più /ngəst/, con /ə/ più o meno accentuato in base al registro. Stessa cosa il mio amico, un minimo di rilascio ce l'aveva anche lui, ho pensato che non fosse così importante trascriverlo.

brg ha scritto: sab, 23 set 2023 19:34
Lorenzo Federici ha scritto: sab, 23 set 2023 18:33 un mio amico l'ha letto /tangstɛ̍no/.
:shock: :shock:
Questo invece me lo spiego col fatto che probabilmente ha riconosciuto la sequenza estranea all'italiano e l'ha interpretata all'inglese, come può essere zoom(m)are letto /ʣum(m)a̍re/ invece di /ʣoom(m)a̍re/. Non ci sono altre parole con -ungst- in italiano, quindi automaticamente l'ha considerato un ibrido — però lui non ha sbagliato la vocale.
Carnby ha scritto: sab, 23 set 2023 20:28
G. M. ha scritto: sab, 23 set 2023 19:38 Il GDLI registra l'adattamento tungistèno.
Sì, diciamo che è quello meno «disturbante» modernamente, perché il più «normale» e toscano tunghesteno ha lo svantaggio di dover inserire un doppio grafema.
Graficamente sì, è il meno disturbante. Nel parlato tunghesteno o tunghisteno sarebbero stati meglio, ma un termine come tungisteno se non in una lezione a scuola o a lavoro, se lavori in quest'ambito, non lo trovi.

Re: «Tungsteno»

Inviato: dom, 24 set 2023 11:20
di Infarinato
Direi che la forma meno appariscente (e che piú rispecchia la pronuncia effettiva della maggioranza dei parlanti, magari con una [n] appena abbozzata, ovvero con [ũ]) è tunsteno. Tungisteno (che è anche la variante italiana piú antica) sarebbe forse stato l’adattamento migliore, ma ormai è tardi…