Non c'è una particolare differenza di significato: dicendo che
scendo le scale descrivo l'azione compiuta nei confronti delle scale. In italiano una
strada, ad esempio, si può
percorrere o anche
attraversare; cosí le scale, solitamente, si possono
salire oppure
scendere.
Quest'uso transitivo dei due verbi appena citati è perfettamente lecito in italiano normale, e non va confuso con l'uso (considerato regionale o al piú colloquiale) in cui l'oggetto del verbo è ciò che viene portato giú o su per le scale, e di cui s'è parlato, ad esempio,
qui.
Nell'uso intransitivo, che è quello maggioritario, dicendo che scendo
per (o
dalle) scale, specifico la modalità del mio spostamento. Potrei anche salire o scendere
con l'ascensore, e il risultato sarebbe lo stesso. Però non potrò mai *«salire/scendere
l'ascensore», perché l'uso transitivo in questo caso non è ammesso.
Vorrei farle ancora notare che
salire e
scendere appartengono a quel gruppo di verbi che, passando dall'uso transitivo a quello intransitivo, cambiano l'ausiliare; lo si nota bene nei tempi composti: «
ho sceso le scale» ma «
sono sceso per le scale».
