Verbi intransitivi impiegati transitivamente
Moderatore: Cruscanti
- loquispatha
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Verbi intransitivi impiegati transitivamente
Salve! Non so se abbiate già discusso questo tema, ma volevo rischiare.
I verbi intransitivi con valore transitivo sono considerati tuttora scorretti e popolareschi, confinati a un uso regionale e, suppongo, aborriti dai grammatici. Eppure cosa ci sarebbe di male nello sdoganarli definitivamente per una questione di economicità linguistica, almeno nella lingua orale di tutta Italia? Renderebbero la lingua più svelta e comoda. È un costrutto irrazionale, certo, ma la lingua è soprattutto comunicazione, io credo. Se non sbaglio anche lo spagnolo, lingua sorella, lo impiega, e l'inglese pure (walk the dog = «portare il cane a spasso»). Cosa ne pensate?
I verbi intransitivi con valore transitivo sono considerati tuttora scorretti e popolareschi, confinati a un uso regionale e, suppongo, aborriti dai grammatici. Eppure cosa ci sarebbe di male nello sdoganarli definitivamente per una questione di economicità linguistica, almeno nella lingua orale di tutta Italia? Renderebbero la lingua più svelta e comoda. È un costrutto irrazionale, certo, ma la lingua è soprattutto comunicazione, io credo. Se non sbaglio anche lo spagnolo, lingua sorella, lo impiega, e l'inglese pure (walk the dog = «portare il cane a spasso»). Cosa ne pensate?
- Infarinato
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Re: Verbi intransitivi impiegati transitivamente
Solo tangenzialmente, se non ricordo male. Ma può leggere al riguardo una scheda dell’Accademia della Crusca.

Re: Verbi intransitivi impiegati transitivamente
A me paiono molto connotati regionalmente, Sud Italia, e propri del linguaggio popolaresco, sebbene li abbia sentiti usare dal Presidente della Camera!
Sta di fatto che nel linguaggio colloquiale del Centro Nord si preferisce l'impiego dei verbi sintagmatici, corrispondenti ai phrasal verbs inglesi. L'italiano è l'unica lingua romanza a farne grande uso:
Portar fuori il cane - uscire il cane*
Tirar fuori la penna dallo zaino - uscire la penna*
Metti fuori la zampa - esci la zampa*
Tira su il pacco - sali il pacco*, ecc.

Sta di fatto che nel linguaggio colloquiale del Centro Nord si preferisce l'impiego dei verbi sintagmatici, corrispondenti ai phrasal verbs inglesi. L'italiano è l'unica lingua romanza a farne grande uso:
Portar fuori il cane - uscire il cane*
Tirar fuori la penna dallo zaino - uscire la penna*
Metti fuori la zampa - esci la zampa*
Tira su il pacco - sali il pacco*, ecc.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
- Millermann
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Re: Verbi intransitivi impiegati transitivamente
Se può interessare il parere di un parlante meridionale, delle sue frasi d'esempio mi suona, diciamo cosí, naturale soltanto «sali il pacco», e non tanto col significato di «tira su», bensí di porta su (cioè al piano di sopra) il pacco.
Le altre sono totalmente prive di significato, almeno nel mio dialetto e nel mio italiano regionale (devo premettere, comunque, che forse questa percezione è influenzata dal mio idioletto, e va presa con un briciolo di tolleranza).
Volendo approfondire appena l'argomento, senza sconfinare in Dialetti, direi che l'uso estensivo di queste espressioni, definite genericamente «meridionali», varia notevolmente da una regione all'altra.
Nella mia zona, ad esempio, in dialetto non si usa mai uscire per «tirare fuori», bensí cacciare (cioè «togliere»), col risultato che, anche in italiano regionale, si possono sentire, al piú, frasi come «caccia la penna dallo zaino» o «caccia le mani dalle tasche».
Ho sempre notato, con curiosità, che questa accezione regionale è quasi l'opposto di quella dell'italiano normale, in cui si direbbe, caso mai, «caccia la penna nello zaino» o «caccia le mani nelle tasche».
Per quanto riguarda invece entrare («trase», in dialetto), l'uso transitivo è limitato a «portare in casa dall'esterno». Si applica per lo piú agli oggetti: dire «trasi u cani» significa portarlo dentro di peso; se il cane deve entrare da sé, si dice «fa' trase u cani».
Un uso analogo è presente (anche se marcato come «raro» o settoriale) in italiano per il verbo rientrare (si veda il punto 6).
Infine salire e scendere, sia in dialetto sia in italiano regionale, sono usati regolarmente, col significato, rispettivamente, di «portare su/giú» (al piano di sopra/di sotto). Ogni altro uso mi suona marginale o, comunque, inconsueto.
Riepilogando, almeno per la mia esperienza, gli usi transitivi di tali verbi sono limitati ad alcune particolari situazioni, in cui anche l'italiano antico li contemplava (in qualche caso).
Le altre sono totalmente prive di significato, almeno nel mio dialetto e nel mio italiano regionale (devo premettere, comunque, che forse questa percezione è influenzata dal mio idioletto, e va presa con un briciolo di tolleranza).
Volendo approfondire appena l'argomento, senza sconfinare in Dialetti, direi che l'uso estensivo di queste espressioni, definite genericamente «meridionali», varia notevolmente da una regione all'altra.
Nella mia zona, ad esempio, in dialetto non si usa mai uscire per «tirare fuori», bensí cacciare (cioè «togliere»), col risultato che, anche in italiano regionale, si possono sentire, al piú, frasi come «caccia la penna dallo zaino» o «caccia le mani dalle tasche».
Ho sempre notato, con curiosità, che questa accezione regionale è quasi l'opposto di quella dell'italiano normale, in cui si direbbe, caso mai, «caccia la penna nello zaino» o «caccia le mani nelle tasche».

Per quanto riguarda invece entrare («trase», in dialetto), l'uso transitivo è limitato a «portare in casa dall'esterno». Si applica per lo piú agli oggetti: dire «trasi u cani» significa portarlo dentro di peso; se il cane deve entrare da sé, si dice «fa' trase u cani».

Un uso analogo è presente (anche se marcato come «raro» o settoriale) in italiano per il verbo rientrare (si veda il punto 6).
Infine salire e scendere, sia in dialetto sia in italiano regionale, sono usati regolarmente, col significato, rispettivamente, di «portare su/giú» (al piano di sopra/di sotto). Ogni altro uso mi suona marginale o, comunque, inconsueto.
Riepilogando, almeno per la mia esperienza, gli usi transitivi di tali verbi sono limitati ad alcune particolari situazioni, in cui anche l'italiano antico li contemplava (in qualche caso).

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: Verbi intransitivi impiegati transitivamente
Se si riferiva ai miei esempi, li ho sostanzialmente ricopiati dalla scheda dell'Accademia della Crusca, gentilmente riportata da Infarinato.Millermann ha scritto: mar, 24 nov 2020 14:54 Se può interessare il parere di un parlante meridionale, delle sue frasi d'esempio mi suona, diciamo cosí, naturale soltanto «sali il pacco», e non tanto col significato di «tira su», bensí di porta su (cioè al piano di sopra) il pacco.
li contemplava (in qualche caso).![]()

E quindi uscimmo a riveder le stelle.
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- Iscritto in data: sab, 05 set 2020 17:08
Re: Verbi intransitivi impiegati transitivamente
Come attestato nella scheda citata sopra, anche qua in Alta Umbria non sono formule in voga.
Per Millerman: il suo caccia come tira fuori, estrai sembrerebbe quasi uno scaccia. Almeno, in tal caso, il verbo vuole di prassi il complemento oggetto.
Per Millerman: il suo caccia come tira fuori, estrai sembrerebbe quasi uno scaccia. Almeno, in tal caso, il verbo vuole di prassi il complemento oggetto.
- loquispatha
- Interventi: 15
- Iscritto in data: ven, 31 lug 2020 9:24
Re: Verbi intransitivi impiegati transitivamente
Perdonate la risposta tardiva: grazie degli interventi!
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