«Polimazia» ~ «polimatia»
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- Lorenzo Federici
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«Polimazia» ~ «polimatia»
Da questo filone ho trovato la pagina del GDLI con la voce polimatia (polimazia). Mi chiedo se ci sia un criterio per preferire l'una o l'altra forma. A sensazione direi polimazia, coerente con altri termini in cui -thi- diventa comunque -zi-, però aspetto un parere esperto.
Ultima modifica di Lorenzo Federici in data ven, 23 feb 2024 23:27, modificato 1 volta in totale.
- Millermann
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Re: «Polimazia» ~ «polimatia»
Non sono io l'esperto, ma anche a me, a naso, sembra preferibile polimazia. Se prendiamo in considerazione un'altra parola (penso la piú prossima) avente etimo simile, crestomazia, osserviamo che questa è l'unica variante registrata. 
Anche nell'uso la variante *crestomatia è praticamente inesistente; al contrario, si osserva che per polimazia/polimatia risultano in uso entrambe le varianti. In ogni caso mi sembra preferibile, e piú logico, cercare di conservare una certa uniformità fra questi due vocaboli.

Anche nell'uso la variante *crestomatia è praticamente inesistente; al contrario, si osserva che per polimazia/polimatia risultano in uso entrambe le varianti. In ogni caso mi sembra preferibile, e piú logico, cercare di conservare una certa uniformità fra questi due vocaboli.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Polimazia» ~ «polimatia»
Ma ha qualcosa a che fare con il passaggio da /ti/ + vocale a /tsi/? In questo caso si tratta di una parola dotta e il nesso è sotto accento, quindi dovrebbe essere tollerato, come per esempio valentìa.
- Lorenzo Federici
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Re: «Polimazia» ~ «polimatia»
È curioso come nelle parole dotte si tenda a perdere non solo il passaggio da /ti/ a /(ʦ)ʦ(i)/ (politia dotto e polizia patrimoniale, litio dotto quando avrebbe avuto più senso lizio) ma anche la corretta resa degli altri suoni (come in caleidoscopio e Poseidone).
In ogni caso io cercherei di favorire la variante migliore. Oggi Posidone e calidoscopio nella maggior parte dei casi si possono inserire in un testo senza far insospettire nessuno, mentre polizia riferito alla politeía di Aristotele già è più difficile (qui però un esempio) e lizio sarebbe impossibile.
In ogni caso io cercherei di favorire la variante migliore. Oggi Posidone e calidoscopio nella maggior parte dei casi si possono inserire in un testo senza far insospettire nessuno, mentre polizia riferito alla politeía di Aristotele già è più difficile (qui però un esempio) e lizio sarebbe impossibile.
Re: «Polimazia» ~ «polimatia»
Da sempre c’è questa possibilità nelle parole dotte. Si pensi alla pronuncia del latino: non si pronuncia /tsi/ quando è sotto accento: Antíochus; il caso paradossale è Milzìade, che nella pronuncia scolastica è Miltíadēs (greco Μιλτιάδης).Lorenzo Federici ha scritto: ven, 23 feb 2024 17:11 È curioso come nelle parole dotte si tenda a perdere non solo il passaggio da /ti/ a /(ʦ)ʦ(i)/ (politia dotto e polizia patrimoniale, litio dotto quando avrebbe avuto più senso lizio) ma anche la corretta resa degli altri suoni (come in caleidoscopio e Poseidone).
Re: «Polimazia» ~ «polimatia»
(Ne avevamo parlato in questo filone).
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