Buongiorno,
è ammissibile un enunciato brachilogico come Se (prevedo che) il risultato non sarà ottimale, non cucino?
«Se (prevedo che) il risultato non sarà ottimale, non cucino»
Moderatore: Cruscanti
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Re: «Se (prevedo che) il risultato non sarà ottimale, non cucino»
In attesa degli esperti, a me sembra che omettendo prevedo che la frase non sia ben costruita.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
- Millermann
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Re: «Se (prevedo che) il risultato non sarà ottimale, non cucino»
Anche per me, il problema principale è proprio quello: per «brachilogico» intendiamo privo della parte posta fra parentesi? Perché, cosí com'è scritto, per me il suo enunciato è perfettamente logico e accettabile in un contesto in cui si voglia esprimere abitudine. Esempio:
- Come ti regoli quando hai poco tempo per cucinare?
- Se prevedo che il risultato non sarà ottimale, non cucino.
Piú o meno lo stesso vale nel caso in cui l'apodosi si riferisca a una singola azione, non ancora eseguita. Ho però l'impressione che l'esempio scelto non sia dei migliori: la protasi, se togliessimo quel «prevedo che», non avrebbe piú un senso logico. Come faccio a sapere in anticipo come sarà il risultato?
Prendiamo un'affermazione come: «Se prevedo che non vinceremo, non gioco»; la versione brachilogica «Se non vinceremo, non gioco» non ha senso: come posso sapere se vinceremo o no prim'ancora di giocare?
Perciò, ritengo che una formulazione piú accettabile potrebbe essere: «Se il risultato non potrà essere ottimale, non cucino»; in questo caso, penso che l'uso del presente nell'apodosi sia una scelta stilistica, e che conferisca maggiore immediatezza all'affermazione.
In ogni caso, non penso ci siano impedimenti all'uso d'una tale scelta di tempi, tranne il fatto che il risultato potrebbe apparire di registro piú basso; ma in una conversazione informale, ad esempio, mi sembra naturalissimo dire: «se non verrai alla festa, non ci vado neanch'io» (in cui, stavolta, il «prevedi che» sottinteso in realtà significa «sai già che»
).
- Come ti regoli quando hai poco tempo per cucinare?
- Se prevedo che il risultato non sarà ottimale, non cucino.

Piú o meno lo stesso vale nel caso in cui l'apodosi si riferisca a una singola azione, non ancora eseguita. Ho però l'impressione che l'esempio scelto non sia dei migliori: la protasi, se togliessimo quel «prevedo che», non avrebbe piú un senso logico. Come faccio a sapere in anticipo come sarà il risultato?
Prendiamo un'affermazione come: «Se prevedo che non vinceremo, non gioco»; la versione brachilogica «Se non vinceremo, non gioco» non ha senso: come posso sapere se vinceremo o no prim'ancora di giocare?

Perciò, ritengo che una formulazione piú accettabile potrebbe essere: «Se il risultato non potrà essere ottimale, non cucino»; in questo caso, penso che l'uso del presente nell'apodosi sia una scelta stilistica, e che conferisca maggiore immediatezza all'affermazione.
In ogni caso, non penso ci siano impedimenti all'uso d'una tale scelta di tempi, tranne il fatto che il risultato potrebbe apparire di registro piú basso; ma in una conversazione informale, ad esempio, mi sembra naturalissimo dire: «se non verrai alla festa, non ci vado neanch'io» (in cui, stavolta, il «prevedi che» sottinteso in realtà significa «sai già che»

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Re: «Se (prevedo che) il risultato non sarà ottimale, non cucino»
Si pensi al caso in cui gli ingredienti non siano di alta qualità o il cuoco manchi di maestria. 

- Millermann
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Re: «Se (prevedo che) il risultato non sarà ottimale, non cucino»
Sí, infatti, è quello che ho pensato anch'io; ma, in questo caso, troverei accettabili:
«Se il risultato non sarà ottimale...»
).
Invece «...non cucino» per me non ha senso, visto che si tratta di qualcosa da fare prima. Quindi, o aggiungo «se prevedo che...» o specifico «se non potrà essere»: entrambe cose che posso stimare anche prima d'iniziare a cucinare.
«Se il risultato non sarà ottimale...»
- mi/ti/vi licenzio
- non mangio/non pago
- mi arrabbio...

Invece «...non cucino» per me non ha senso, visto che si tratta di qualcosa da fare prima. Quindi, o aggiungo «se prevedo che...» o specifico «se non potrà essere»: entrambe cose che posso stimare anche prima d'iniziare a cucinare.

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