thòlos 〈tò-〉 s. f. [traslitt. del gr. ϑόλος] (pl. thòloi). – In archeologia, costruzione a pianta circolare, tronco-conica, costituita da anelli di blocchi di pietra aggettanti e formanti una pseudocupola; se ne trovano esempî nella civiltà micenea, nella quale si hanno thòloi con cella sotterranea (il tesoro di Atreo), in altre civiltà preistoriche (nuraghi sardi) e, in età storica, in tombe di aree greche periferiche, in tombe etrusche, in cisterne e granai, in varî tipi di edifici romani (mercati coperti, sale termali, templi circolari peripteri). Frequente la locuz. tombe a thòlos per indicare costruzioni di questo tipo.
tòlo s. m. [dal lat. tholus, gr. ϑόλος], letter. – Forma usata talvolta invece di thòlos (v.), che è la traslitterazione del gr. ϑόλος, sia con i sign. che questo termine ha in archeologia, sia con quello originario di cupola, cupoletta: l’arca posa su colonnette di porfido: quelle che sorreggono il tolo che la protegge, sono di diaspro verde (Pascoli).
tòlo s. m. [dal lat. tholus, gr. ϑόλος], letter. – Forma usata talvolta invece di thòlos (v.), che è la traslitterazione del gr. ϑόλος, sia con i sign. che questo termine ha in archeologia, sia con quello originario di cupola, cupoletta: l’arca posa su colonnette di porfido: quelle che sorreggono il tolo che la protegge, sono di diaspro verde (Pascoli).
Non si usa. Per esperienza, ho sempre sentito tolos.
G. M. ha scritto: sab, 31 ago 2024 17:07
Niente di nuovo sotto il sole, ahinoi…
Ma quante persone, realisticamente, usano il termine in questione? E' un termine tecnico, usato in ambiti specialistici, e quindi refrattari ai traducenti. D'altra parte, c'è differenza fra i termini classici di nicchia, e gli anglismi inutili e infestanti!