«Talmud»

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G. M.
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«Talmud»

Intervento di G. M. »

Treccani (Vocabolario, Enciclopedia):
Talmud s. m. [dall'ebr. talmūd "studio, insegnamento"]. – (relig.) Raccolta delle norme etiche, giuridiche, religiose del popolo ebraico trasmesse oralmente, e scritte nel 2° sec. a. C.
Talmūd
Titolo («studio») di due opere analoghe, che hanno per oggetto lo studio della dottrina tradizionale giudaica post-biblica (Mishnāh). Più importante è il T. babilonese (T. bablī o Talmūdā dĕ-Bābel in aramaico); più ridotto e meno diffuso è il T. palestinese o gerosolimitano (T. ereṣ Yiśrā’ēl o Talmūdā dĕ-Ma‛arabā in aramaico; T. yĕrūshalmī).

Il T. rappresenta, accanto alla Bibbia, il testo fondamentale dell’ebraismo, sul quale si basa tutta la tradizione morale e giuridica successiva alla sua redazione. Alla sua origine sta l’insegnamento orale degli Amorei, babilonesi e palestinesi, che dal 3° al 5° sec. d.C. si applicarono allo studio della Mishnāh e delle tradizioni tannaitiche che in questa non erano state raccolte, commentandone e illustrandone le norme. La parte essenziale e più ampia (due terzi del T. babilonese, cinque sesti di quello palestinese) riguarda le norme giuridiche che regolano la vita delle comunità giudaiche (hălākāh), discusse con molta sottigliezza attraverso tutte le interpretazioni trasmesse dai dottori; il resto è haggādāh, cioè narrazioni, leggende ecc.

Il T. è giunto alla fase attuale attraverso una progressiva elaborazione. Gli insegnamenti che in un primo momento erano trasmessi oralmente, cominciarono a essere messi per iscritto sotto forma di appunti; e questi furono progressivamente ampliati e riuniti con altri provenienti da scuole diverse. La lingua è l’aramaico (ma molti passi sono in ebraico), in due varietà diverse: l’orientale (affine al siriaco) per quello babilonese, l’occidentale (affine al samaritano) per quello palestinese. Entrambe le varietà non corrispondono tuttavia alla lingua parlata, trattandosi di un linguaggio dotto e artificioso, molto influenzato dalla lingua letteraria biblica. All’elaborazione del T. babilonese si dedicò in particolare la scuola amoraica di Sūrā con Rab Āshī (m. 427) e Rābīnā (m. 499); la revisione fu poi continuata dai Saborei.
Ha dato i derivati talmudico e talmudista.

Il Battaglia ha l'adattamento talmudde (e la variante talmùt).

Nei Libri di Google troviamo, oltre a Talmudde (dal '500 al '900), anche Talmude (dal '600 al '900).

Nella quinta edizione del Vocabolario della Crusca ci sono alcune attestazioni di Talmudde nelle citazioni, ma il termine non è messo a lemma.

Nel Tommaseo-Bellini la voce dà, in quest'ordine, Talmudde, Talmude e Talmud (lo trovate cercando qui, non so come inserire il collegamento al lemma).

Il Vocabolario della lingua parlata di Rigutini-Fanfani invece cassa direttamente Talmud e ha solo Talmudde e Talmude.

In portoghese Talmude.
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