Problema per le concordanze che non parrebbe esser tale per i garzantieri alla voce aiuto...Il Garzanti 2.0 ha scritto:Il femminile regolare di capo, nel significato di persona che esercita un comando o dirige un’impresa, è capa, e cosí si può chiamare una donna che svolge questa funzione; tuttavia, poiché questa forma ha spesso un uso scherzoso, molti preferiscono chiamare anche una donna capo, al maschile. Si tratta di una scelta, però, che può creare nel discorso qualche problema per le concordanze.
Riesce difficile capire qual è in definitiva la posizione del dizionario in questione: da una parte difende il femminile la capa per evitare cacofoniche concordanze (il nostro capo è brava), dall’altra dà proprio un esempio di un caso simile.Il Garzanti 2.0 (sott. mie) ha scritto:Il nome aiuto, quando indica una persona che ha funzioni ausiliarie o può sostituire qualcun altro, prende il genere maschile o femminile secondo se si riferisce a un uomo o a una donna: il primario ha un bravo aiuto, ha una brava aiuto.
Siamo coerenti: o Il nostro capo è una brava donna o La nostra capa è brava (ma non vi nascondo che sul capo mi si rizzan le chiome). Del pari, o Maria è un bravo aiuto o Maria è una brava aiuta.
Ma con quest’ossessione dell’adeguamento del genere grammaticale (e della relativa desinenza nominale) a quello sessuale, non dovremmo allora anche dire che Gianni è un bravo guido/sentinello/guardio, ecc. (invece di Gianni è una brava guida/sentinella/guardia)? Per i nomi di professioni, posso comprendere la necessità fino a un certo punto; ma per il lessico comune, a me sembra un’innecessaria forzatura.
E a voi?