Ma che bell’itangliano! … …Sixie ha scritto:Senza scomodare categorie filosofiche o stilistiche del tipo tesi, antitesi, sintesi, a me sembra un caso comune di hateraggio.
«Hateraggio»
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Ero sicura di aver scritto heiteraggio, ma forse mi sbaglio.
Come si potrebbe tradurre quel hater e l'attività che lo caratterizza...
Hate sostantivo e verbo in inglese ha un uso 'disinvolto', diciamo, che non corrisponde (o almeno si spera) all'uso dell'italiano 'odio/odiare'.
Odiare è esprimere un sentimento risoluto e manifesto di ostilità nei confronti di qualcuno o di qualcosa, associato spesso a un desiderio di nuocere, anche nelle sue forme estreme.
Nel caso di hater e dell'atteggiamento e comportamento che lo identifica come tale, si tratterebbe piuttosto di un annoiatore che di un odioso, un importuno seccatore, prodigo di spiegazioni non richieste.
L'annoiatore, purtroppo, non si trova solo in Rete; si potrebbe dire che la Rete gli ha offerto opportunità infinite di agire, allargando il suo campo dal locale al planetario.
Come si potrebbe tradurre quel hater e l'attività che lo caratterizza...
Hate sostantivo e verbo in inglese ha un uso 'disinvolto', diciamo, che non corrisponde (o almeno si spera) all'uso dell'italiano 'odio/odiare'.
Odiare è esprimere un sentimento risoluto e manifesto di ostilità nei confronti di qualcuno o di qualcosa, associato spesso a un desiderio di nuocere, anche nelle sue forme estreme.
Nel caso di hater e dell'atteggiamento e comportamento che lo identifica come tale, si tratterebbe piuttosto di un annoiatore che di un odioso, un importuno seccatore, prodigo di spiegazioni non richieste.
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Vediamo le cose non come sono, ma come siamo.
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hater
http://www.achyra.org/cruscate/viewtopi ... ie=utf-8[i]
Odiatore, odiante[/i], per me andrebbero bene.
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Io nella mia lingua ci credo.
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In realtà, un traducente migliore per hater nel contesto delle discussioni in Rete sarebbe malignatore (o anche denigratore). Su hater avevamo discusso già qui.
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No, non si sbaglia: avevo «corretto» io, pensando a un refuso : me ne scuso. In effetti, volendo proprio adattare, bisognerebbe far le cose fino in fondo e scrivere *eiteraggio.Sixie ha scritto:Ero sicura di aver scritto heiteraggio, ma forse mi sbaglio.
Una scrizione quale *heiteraggio richiama piuttosto il tedesco heiter («allegro»)…
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Malignatore forse si allontana un po' da hater. Mi sembra d'aver capito che questo hater (o hatress, per dividere equamente tra i sessi le debolezze umane) prenda di petto l'astante in uno scontro diretto, invece il malignatore spesso parla male di qualcuno ad altre persone.Ferdinand Bardamu ha scritto:In realtà, un traducente migliore per hater nel contesto delle discussioni in Rete sarebbe malignatore (o anche denigratore). Su hater avevamo discusso già qui.
Io nella mia lingua ci credo.
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Sono abbastanza d’accordo. Stando agli esempi a me noti, direi che è una figura piú vicina a quella di un banale ingiuriatore.sempervirens ha scritto:Malignatore forse si allontana un po' da hater. Mi sembra d'aver capito che questo hater (o hatress, per dividere equamente tra i sessi le debolezze umane) prenda di petto l'astante in uno scontro diretto, invece il malignatore spesso parla male di qualcuno ad altre persone.
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Quando sento parlare di hater, è sempre associato a persone che fanno discorsi d'odio, che ingiuriano, che non si vergognano di esprimere apertamente la loro malignità e la loro ostilità verso una persona o un gruppo specifico. Mi sembra che il termine odiatore esprima proprio bene questi personaggi.
Secondo la definizione dell'Urban Dictionary, detrattore sarebbe un traducente perfetto.
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Giustissimo. E infatti io proporrei proprio attaccabrighe come traducente, lasciando sullo sfondo la molla psicologica (odio, fastidio, noia...) e concentrandomi sul risvolto pratico.sempervirens ha scritto:Il nostro hater difatti si comporterebbe come un attaccabrighe. Cerca lo scontro diretto.
È anche vero, del resto, che l'epiteto di hater viene generalmente usato da chi ammira incondizionatamente un personaggio per stigmatizzare chiunque osi rivolgere delle critiche al suo beniamino. In quest'ottica, per svelenire il clima, adotterei il bonario criticone.
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«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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No, Infarinato, il tedesco heiter si pronuncia h-ai-ter, come in Heimat, ad esempio.Infarinato ha scritto:No, non si sbaglia: avevo «corretto» io, pensando a un refuso :oops:: me ne scuso. In effetti, volendo proprio adattare, bisognerebbe far le cose fino in fondo e scrivere *eiteraggio.Sixie ha scritto:Ero sicura di aver scritto heiteraggio, ma forse mi sbaglio.
Una scrizione quale *heiteraggio richiama piuttosto il tedesco heiter («allegro»)… :?
Lei dice che, se proprio, bisognerebbe scrivere eiteraggio, ma io non sento quella -h- iniziale come estranea all'italiano, o almeno, non completamente se sappiamo come scrivere e pronunciare parole come habitat o, che so, harakiri.
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- Ferdinand Bardamu
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Passi habitat, ma le sembra che harakiri sia una parola italiana?Sixie ha scritto:Lei dice che, se proprio, bisognerebbe scrivere eiteraggio, ma io non sento quella -h- iniziale come estranea all'italiano, o almeno, non completamente se sappiamo come scrivere e pronunciare parole come habitat o, che so, harakiri.
Ultima modifica di Ivan92 in data ven, 11 set 2015 11:46, modificato 1 volta in totale.
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