Semmai, Iuli (un passo avanti rispetto all’originario *Iuliuis, però! ) …ma il Lepschy non mi stupisce di certo.Novizio ha scritto:Tu quoque, Iulie.
Gielo non è piú coerente di gelo, perlomeno sincronicamente; diacronicamente, forse nemmeno…Novizio ha scritto:La forma cionnonostante − se ho ben capíto − va preferita in base a un maggior rispetto delle norme fonotattiche dell’italiano. Ma, fino a che punto è lecito battersi per la forma piú coerente? (Nessuno oggi rivendica gielo al posto del meno coerente (?) gelo).
«Domanda delle cento pistole»… Sulla norma linguistica in generale può trovare due magnifici interventi di Ladim in questo filone.Novizio ha scritto:[Q]uali sono le leggi che regolano la grafia? E perché alcune forme possono permettersi di cambiare piú facilmente di altre?
Sulla rappresentazione grafica del raddoppiamento fonosintattico nelle univerbazioni m’ero invece già sinteticamente espresso in un vecchio intervento di dieci anni fa…