Questa "regola" dovrebbe essere infallibile. Se il primo componente della parola scisso da "cente" ha un senso non inseriremo la "i": beneficente, perché togliendo "cente" resta bene che ha un senso compiuto; sufficiente (con la "i") perché eliminando "cente" si ha suffi che non ha nessun senso.Bue ha scritto:Non funziona nemmeno con "deficiente" dato che con "defi" si può formare "defilare" ecc.
Tanto vale tirare una moneta, allora. O, meglio, consultare un vocabolario.
"Cente" e "ciente"
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«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Per convincermi che non è... convincente mi faccia, gentilmente, qualche esempio che smentisca la "regola". Graziebubu7 ha scritto:Fausto, si rassegni; la sua regola non è convincente.
Per non incorrere in una delusione cocente, consulti il vocabolario: è anche più avvincente.
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«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Guardi, Fausto, se proprio non vuole consultare il vocabolario, gliela do io una regola infallibile.
Tra le parole comuni, prendono la i solo coefficiente, deficiente, efficiente, prospiciente, sufficiente e gli eventuali derivati.
Tra le parole comuni, prendono la i solo coefficiente, deficiente, efficiente, prospiciente, sufficiente e gli eventuali derivati.

La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Non facciamo sobbalzare il nostro fonetista!Marco1971 ha scritto:Alla lista di parole comuni in -ciente si può aggiungere anche cosciente e onnisciente.

Le parole terminanti in -sciente sono state volutamente escluse perché non sono assimilabili alle altre della lista.
In esse infatti non si può separare il nesso -sc- perché quest'ultimo rappresenta un unico fonema diverso da quello rappresentato dalla -c- di -ciente.
In questo caso le considerazioni fonetiche non possono non prevalere rispetto a quelle meramente grafiche.
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Questa regoletta "dovrebbe funzionare". I nomi composti con "cente" finale non prendono la "i" se il primo componente del termine è una parola vera e propria: BENEficente. Prendono la "i", invece, i nomi il cui primo componente non è una parola di senso compiuto ma un prefisso: SUFFIciente; DEFIciente.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
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