
Il neologismo della settimana
Moderatore: Cruscanti
Il neologismo della settimana
Il neologismo della settimana nel sito della Garzanti è malbouffe. Sorvolo sulla volgarità del termine in sé per soffermarmi sul traducente trash-food, dato prima del trasparente cibo-spazzatura. Come fa un dizionario bilingue francese-italiano a anteporre al traducente italiano uno inglese, che, scommetto, è anche ignoto al 90% non dico della popolazione, ma di coloro che consultano il vocabolario? 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Road pricing: neologismo della settimana sul solito sito della Garzanti. Bravi! Cosí, da pagliacci che eravamo considerati, ora ci aspetta l’epiteto di deficienti.
Per chi non lo sapesse, il significato sarebbe questo:
Per chi non lo sapesse, il significato sarebbe questo:
Sempre per chi non lo sapesse, in italiano esisteva già il pedaggio urbano.Imposizione del pagamento di un pedaggio per entrare con l’auto nel centro storico di una città
Loc. ingl.; propr. ‘pagamento (pricing) per l’uso di una strada (road)’.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ha pienamente ragione, Fabbe: non si può confondere la nozione di prestito (integrale) con quella di neologismo. Ma ormai non mi stupisco piú di nulla da parte dei nostri lessicografi... 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Segnalo il convegno Tradurre per l’Europa, che si terrà il prossimo 9 marzo presso la Villa di Castello.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ecco un articolo in proposito.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ho letto che al parlamento europeo hanno avuto grossi problemi in seguito ai recenti allargamenti, perché in teoria servirebbe un traduttore per ogni lingua verso ogni altra lingua, il che ovviamente è praticamente impossibile, se non dando praticamente fondo alla disponibilità continentale di traduttori; pare che abbiano risolto usando le lingue principali come mezzo intermedio, cioè si traduce da una lingua «minore» in una «maggiore» e da questa in tutte le altre.
Tanto oggigiorno capita raramente che i discorsi nei parlamenti siano particolarmente complessi e raffinati retoricamente e linguisticamente...
Tanto oggigiorno capita raramente che i discorsi nei parlamenti siano particolarmente complessi e raffinati retoricamente e linguisticamente...
Si continua colle laidezze: nanopublishing!
E allora perché non dite nanoeditoria?Fenomeno per cui, grazie alla diffusione dei blog[ghi], tutti hanno la possibilità di pubblicare testi e di essere letti; la piccola editoria indipendente nata intorno alla pubblicazione su blog[ghi].
Voce ingl.; comp. di nano- e publishing ’editoria’.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
E se tempestassimo di messaggi di sdegno la casella di posta elettronica della società che commissiona quest'insulti di pubblicità per i propri prodotti?Marco1971 ha scritto:Già sotto Natale ci aveva avvezzati al raffinatissimo No convenscional Crismas...
Non che m'illuda di ottenere chissà quale cambiamento, ma è certamente meglio che starcene a indignarci davanti a questi informi spettacoli senza muovere un dito.
Dopotutto anche noi siamo potenziali clienti... abbiamo o meno il diritto di dire la nostra?

Ultima turpitudine:
Io lo chiamerei, con termine allitterativo d’innegabile espressività, scicche sciatto (la variante scicche per scic o chic è registrata nel Battaglia, che ne fornisce diverse attestazioni).shabby chic
agg. (riferito a stile spec. di arredamento) shabby chic, trasandato chic
• n. (stile) shabby chic (m.) (stile di arredamento studiatamente trasandato).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.