Qualche termine mancante
Moderatore: Cruscanti
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Ma perché invece non proporre cinguettio, sulla falsariga di come procedeva Galileo Galilei: "chiamo cinguettio la variazione in frequenza del segnale di un oscillatore a onda continua determinata da cambiamenti nell'impedenza di carico o nella tensione di alimentazione, provocati a loro volta da un'operazione di manipolazione telegrafica."
Certamente. Per me andrebbe piú che bene. Ma bisogna dirlo alla gente del ramo... che probabilmente non vorrà sapere né di cèrpi né di cinguettii... 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Come methao_donor anch'io penso che autoesecuzione sia il traducente migliore, ma anche validissime sono autolancio e autoavvio (meglio il primo).Federico ha scritto:Autoavvio è fattibile, ma mi convince di piú autolancio, forse perché avvio è troppo generico. Ma in effetti vedo che è già usato, anche se pochino: si può fare. Che ne pensano gli altri?
Colgo l'occasione per chiederle, Federico, a memoria delle sue idee esposte nel filone Termini Informatici, perché lei – cosí come altri – insista tanto sulla biunivocità del traducente italiano di un tecnicismo.
Senza brutalità di polemica mi domando: sbagliamo noi di questo forum o gli spagnoli che hanno encaminador ed enrutador (da cui il mio, scartato, inrottatóre) per router, navegador ed explorador (come anche i francesi navigateur, fureteur, butineur, brouteur, arpenteur, fouineur ed explorateur, da cui potremmo aggiungere alla lista esploratóre) per browser, computador, computadora e ordenador per computer, o sempre i francesi quando hanno module externe, module enfichable, module d'extension, extension, greffon e plugiciel per plug-in?
Spero che questo mio intervento non devii l'argomento: credo di aver ravvisato nella domanda di Federico una richiesta di esclusione, che mi ha portato a richiedere chiarimenti.
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Oppure, piú italianamente: esecuzione/avvio automatica/o… Mi dovete però spiegare la ratio di autolancioDecimo ha scritto:Come methao_donor anch'io penso che autoesecuzione sia il traducente migliore, ma anche validissime sono autolancio e autoavvio (meglio il primo).

Non siamo di per sé contrari all’idea d’una pluralità di traducenti, ma la monoreferenzialità, benché non obbligatoria, è sempre auspicabile quando si ha a che fare con tecnicismi, soprattutto quando siamo noi a proporli.Decimo ha scritto:Colgo l'occasione per chiederle, Federico, a memoria delle sue idee esposte nel filone Termini Informatici, perché lei – cosí come altri – insista tanto sulla biunivocità del traducente italiano di un tecnicismo.

Eppure autolancio (e lancio, lanciar(si)) sembra usato in contesti informatici. Eccone un esempio colloquiale:
Mah...per quanto ne so io, non esiste un settaggio di 'autolancio' di un'applicazione VB.Net!
Secondo me (ma potrei sbagliarmi), il problema è da porre, in maniera generica, dove si discute del sistema operativo, per vedere se qualcuno conosce dei settaggi opportuni. Tuttavia, anche questa soluzione, presupporrebbe che sul PC destinazione, fossero state già messe le mani, per prepararlo adeguatamente e a questo punto potresti anche averci messo un servizio, sviluppato con VB, per la rilevazione della chiave ed il lancio dell'applicazione voluta.
Insomma, x quanto ne so io, direi che non si può fare molto, a meno di non poter mettere le mani sulla macchina, per abilitare una specie di autorun sulla chiavetta USB, ma temo che tu volessi far 'sì che l'applicazione si lanciasse da sola a prescindere dai settaggi della macchina in cui inserisci la chiavetta....o sbaglio?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Per quel che vale, i glossari Windows hanno esecuzione automatica.
Mi ricordo quando, anni e anni fa - ancora Windows non esisteva e DOS era interamente in inglese, e noi ingegneri usavamo il Fortran naturalmente - dicevamo, anche se conoscevamo l'inglese scritto ma non lo parlavamo, "il programma gira", "l'hai lanciato il programma?" e così via. Parlare per calchi, scegliendo istintivamente il termine più comune - come girare per run anziché eseguire, funzionare, oppure lanciare per launch anziché avviare - è normale. Quando poi si conosce meglio la lingua straniera e tutti i possibili traducenti e arrivano i linguisti e traduttori Windows ad aggiustare un po' la terminologia Windows - allora si è cominciato a dire esegui per run (anche se niente si è potuto o voluto fare per save che è rimasto per sempre salvare, senza poi contare il fatto che per italics, da sempre corsivo, a un certo punto si è cominciato a scrivere italico, secondo il "principio dello schiavo" di Benveniste riportato da Francesco Bruni, di cui magari parlerò un'altra volta.)
Mi ricordo quando, anni e anni fa - ancora Windows non esisteva e DOS era interamente in inglese, e noi ingegneri usavamo il Fortran naturalmente - dicevamo, anche se conoscevamo l'inglese scritto ma non lo parlavamo, "il programma gira", "l'hai lanciato il programma?" e così via. Parlare per calchi, scegliendo istintivamente il termine più comune - come girare per run anziché eseguire, funzionare, oppure lanciare per launch anziché avviare - è normale. Quando poi si conosce meglio la lingua straniera e tutti i possibili traducenti e arrivano i linguisti e traduttori Windows ad aggiustare un po' la terminologia Windows - allora si è cominciato a dire esegui per run (anche se niente si è potuto o voluto fare per save che è rimasto per sempre salvare, senza poi contare il fatto che per italics, da sempre corsivo, a un certo punto si è cominciato a scrivere italico, secondo il "principio dello schiavo" di Benveniste riportato da Francesco Bruni, di cui magari parlerò un'altra volta.)
Comunque sia – scusate l’insistenza – lanciare in questo senso è anche nel Battaglia:
E una sottoaccezione del punto 6 dà:Lanciare 7. Nel linguaggio dell’informatica, attivare una macchina o un programma.
Certo, esecuzione automatica è perfetto; ma siamo alle solite: data la scelta tra questa locuzione e autorun, si propenderà per la voce piú breve (almeno nel parlato). Per questo autolancio mi sembra una buona soluzione.Mettere in opera, avviare, intraprendere.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Transitivamente?Bue ha scritto:Anch'io a una collega olandese che chiedeva come si dice in italiano to run (usato transitivamente, riferito a un programma), ho detto che in genere usiamo girare.


E infatti anch’io ho citato il GRADIT, ma qui non è tanto il verbo quanto il sostantivo a non convincere appieno… Sarà perché lo si sente di rado: la Microsoft usa perlopiú esecuzione automatica e Apple ricorre solitamente ad avvio automatico, e, se si ricerca la brevità, autoavvio mi sembra inappuntabile.Marco1971 ha scritto:Comunque sia – scusate l’insistenza – lanciare in questo senso è anche nel Battaglia:Lanciare 7. Nel linguaggio dell’informatica, attivare una macchina o un programma.
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