"a che" o "che"?
Moderatore: Cruscanti
"a che" o "che"?
Ho che fare con la seguente proposizione: «La Sede apostolica acconsente che i governi abbiano parte in causa nella selezione». Mi chiedo se quell'«acconsente che» sia corretto, se si sia, cioè, di fronte a una oggettiva; oppure se essa vada corretta in «acconsenta a che», optando per una ineludibile sfumatura finale.
Grazie
Grazie
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: "a che" o "che"?
bartolo ha scritto:Mi chiedo se quell'«acconsente che» sia corretto, se si sia, cioè, di fronte a una oggettiva; oppure se essa vada corretta in «acconsenta a che», optando per una ineludibile sfumatura finale.
Il [i]DISC [/i]2006 (Sabatini-Coletti), [i]s.v. acconsentire[/i], ha scritto:…anche con arg. espresso da frase (con infin. introd. da a, o con congiunt. introd. da a che quando cambia il soggetto della dipendente): a. a partire; acconsento a che le mie dichiarazioni siano rese pubbliche.
Sono corrette entrambe le costruzioni, con o senza a (cfr Devoto-Oli e Treccani).
P.S. Piú di me ratto Infarinato fue!
P.S. Piú di me ratto Infarinato fue!

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
-
- Interventi: 341
- Iscritto in data: gio, 14 set 2006 23:04
- Località: Finlandia
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot] e 4 ospiti