Con le proposte mi trovo in gran parte perfettamente d'accordo, perché la Sabatini proponeva di volgere regolamente al femminile quasi tutti i sostantivi indicanti professioni, mestieri eccetera. Quindi anche la prefetta e, sorpresa! la sindaca; la sindaco rappresenterebbe infatti una fase di passaggio verso la forma nuova più linguisticamente coerente: ne informerò al più presto la mia prima cittadina

Prendo atto della fiera avversione verso il suffisso -essa. Tranne che, meno male, in dottoressa e professoressa. Si registra invece un'oscillazione di giudizio nei confronti di studentessa. Che ci sia di sessista nell'usarlo ora che le donne sopravanzano gli uomini nei risultati scolastici non lo capisco bene. E dire di Alda Merini che è una poeta e non una poetessa mi pare non le aggiunga nulla.
Alcuni esempi mi sembrano semplici esercitazioni. La prete o la sacerdote nel caso della chiesa cattolica sono di là da venire; e nelle chiese riformate si parlerà tranquillamente di pastore.
La scarsa fortuna di architetta credo sia dovuta non a sessismo, ma esattamente al contrario: architetta può suonare ed essere percepito come derisorio o ammiccante.
La parte delle raccomandazioni che mi convince meno è quella che riguarda il maschile neutro non marcato.
Non mi pare che i reperti o resti umani di Cro-Magnon o Neanderthal abbia lo stesso significato di uomo di Cro-Magnon o Neanderthal: in questo secondo caso ci si riferisce a un'intera cultura, e non agli specifici reperti.
Caccia alla persona o all'individuo al posto di caccia all'uomo mi lasciano perplesso. Allo stesso modo non sono sicuro che la gente comune equivalga proprio a l'uomo della strada.
Evitare l'articolo per indicare i popoli in maniera non sessista mi pare francamente assurdo. Dovremmo dire: Romani conquistarono la Gallia? Andiamo...
Ai cugini francesi segnaleremo che la fraternità va sostituita con la solidarietà. Mi chiedo però se i due vocaboli siano davvero intercambiabili o se non vengano comunemente percepiti come espressione di sentimenti di diversa pregnanza. Solidarietà è inviare un contributo alle vittime di una catastrofe o a Telethon. Fraternità dovrebbe essere qualcosa di più intenso.
Ancora: la Merkel e il Sarkozy (aggiornando l'esempio de la Thatcher e il Brandt) vanno bene in Toscana. Altrove il viene percepito come obsoleto/affettato oppure regionale.
E da ultimo, sostenere che il linguaggio corrente (maschilista) è ideologico, mentre le proposte avanzate sono un'ottica diversa è come dire che il pensiero altrui è sbagliato (ideologia) mentre il nostro è ottica diversa, e beninteso migliore. Forse che sì, forse che no, e forse che si dovrà individuare un ragionevole compromesso.
Le Raccomandazioni sono un testo evidentemente datato, sia per alcuni esempi (neri è stato ulteriormente sostitutito da afroamericani) sia per il tono un po' oltranzista.
La scomparsa dell'autrice delle Raccomandazioni a pochi anni di distanza dalla loro pubblicazione impedisce di sapere che cosa scriverebbe adesso. E vorrei fosse chiaro che il disaccordo che, da non linguista e alla buona, sento di dover esprimere su alcuni punti va di pari passo con la massima ammirazione per la studiosa.
Mi domando a questo punto se non esista un aggiornamento di queste indicazioni.