Suggerisco di adattarlo in dràgara (meglio, credo, di dràgaro, essendo i nomi di navi generalmente femminili).Il Treccani in linea ha scritto:drakar 〈dràakar〉 s. pl., sved. [sing. drake “drago”, dalla figura di drago scolpita a prua]. – Nome delle grandi imbarcazioni anfidrome a vela e a remi, di forma molto slanciata ed elegante, senza coperta, lunghe fino a 30 m, usate dai Vichinghi (sec. 8°-9°) nelle loro spedizioni marittime, anche oceaniche.
I Vichinghi veleggiavano sulla gemmea dràgara... Non suona bene?
