«Cascare dal pero»

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Moderatore: Cruscanti

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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

u merlu rucà ha scritto:Concordo, nel nord(e) si cade dalle nuvole e non si casca.
Non ne dubito. Parlavo di italiano normale, non settentrionale. E la norma ammette entrambi i verbi in questa locuzione, con una preferenza, in questo caso, per cascare.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Vedo che il GRADIT riporta ambedue e dà le date: cascare dalle nuvole (1674), cadere dalle nuvole (1797). La preferenza accordata da certi dizionari a cadere, in questa locuzione, è sicuramente dovuta all’influsso del nordico parlare, che – preciso – non critico: è una parlata come un’altra; solo si sbaglia nell’attribuirle tanta indovuta importanza, a mio modesto modo di vedere.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Black Mamba
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Intervento di Black Mamba »

Un po', credo, come nel caso di spèngere (o spéngere) e spègnere (o spégnere).
Hoc unum scio, me nihil scire.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Black Mamba ha scritto:Un po', credo, come nel caso di spèngere (o spéngere) e spègnere (o spégnere).
Spèngere è solo toscano (che io sappia). Io dico spèngere, ma non lo direi se mi trovassi a Torino o a Milano con estranei. La forma panitaliana è ormai spègnere.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Bue
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Intervento di Bue »

CarloB ha scritto: E in generale cadere è preferito a cascare, nell'italiano dei settentrionali; quanti tra loro direbbero o scriverebbero: è cascato dal settimo piano? Credo ben pochi.
Secondo me - parlo da settentrionale - è perché "cascare" è percepito come dialettale; nel dialetto lombardo non credo esista cadere: a MN, per lo meno, si usa solo cascar, eventualmente rafforzato da so (/zO, zo/ = "giù"). Chi vuole parlare in italiano dunque usa "cadere" credendo in tal modo di essere meno rozzo.
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Federico
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Intervento di Federico »

Bue ha scritto:Chi vuole parlare in italiano dunque usa "cadere" credendo in tal modo di essere meno rozzo.
E infatti cascare è piú espressivo.
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bartolo
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Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

Intervento di bartolo »

Marco1971 ha scritto:Spèngere è solo toscano (che io sappia). Io dico spèngere, ma non lo direi se mi trovassi a Torino o a Milano con estranei. La forma panitaliana è ormai spègnere
Raramente - forse solo al nord - ho sentito pronunciare il verbo, nelle due versioni, con la "e" aperta. Chissà come si è arrivati a questo risultato dato che il verbo deriva da quell'expingere la cui "i" breve avrebbe dovuto originare una "e" chiusa...
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Non sarebbe l’unico tralignamento dall’etimo: ricordo il classico lèttera dovuto all’influsso del participio passato lètto. Spèngere si spiega col fatto che in fiorentino la terminazione -èngo ha normalmente la e aperta.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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