Marco1971 ha scritto:È sorprendente che la nostra Accademica consideri alla stessa stregua i forestierismi adattati (cioè insospettabili perché hanno una morfologia conforme alla lingua) e quelli crudi, cioè trasportati in italiano nella loro grafia originaria: l’arricchimento lessicale non dovrebbe mai avvenire mettendo a repentaglio l’anatomia, per cosí dire, della lingua. Una parola come ‘eclatante’ può suscitare le critiche dei puristi integrali, ma non di quelli strutturali (di cui fo parte), perché questa parola ha una forma perfettamente italiana. Poi ci si può chiedere se era davvero utile; ma il suo accoglimento in tale veste non danneggia la lingua in modo alcuno, anzi, le offre un sinonimo in piú e quindi possibilità di ‘variatio’. Le voci straniere crude, invece – se in soprannumero –, portano una lingua in modo inevitabile e sicuro al suo decadimento: una lingua non piú capace d’assorbimento integrale ha perso vitalità e s’incammina piano piano sul viale del tramonto. Il nostro ‘pedissequismo’ ha una sola cura: l’istruzione e la rivalorizzazione della cultura italiana. Alla scuola l’arduo compito.
M. L. Altieri Biagi sui Forestierismi
Moderatore: Cruscanti
M. L. Altieri Biagi sui Forestierismi
Segnalo quest'intervento dell'Altieri Biagi tratto dal blog di Massimo Binelli e la puntuale replica del nostro Marco.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
Certo, completamente.
Anche per me non si possono mettere sullo stesso piano i prestiti integrali e quelli adattati. I secondi non possono che arricchire la lingua se si affiancano al lessico tradizionale.
Condivido anche la prescrizione contenuta nella sua ricetta finale.
Anche per me non si possono mettere sullo stesso piano i prestiti integrali e quelli adattati. I secondi non possono che arricchire la lingua se si affiancano al lessico tradizionale.
Condivido anche la prescrizione contenuta nella sua ricetta finale.

La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
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