«Tanto paghi tanto hai»

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Daniele
Interventi: 247
Iscritto in data: sab, 15 dic 2007 23:18

«Tanto paghi tanto hai»

Intervento di Daniele »

L'espressione in oggetto può essere considerata un calco dall'inglese You get what you pay for? È un'espresione che usereste scrivendo, la si può considerare entrata nell'uso?
Lo chiedo perché io non l'ho mai sentita, e mi domando se potrei usarla in una traduzione dall'inglese.
Avatara utente
Incarcato
Interventi: 900
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 12:29

Intervento di Incarcato »

Io non l'ho mai sentita, ma non presenta alcun problema: è perfettamente italiana, ritengo. :wink:
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Neanch’io l’avevo mai sentita. Non sembra diffusissima, stando a Google (71 occorrenze), ma ha la struttura d’un’espressione idiomatica e rende il concetto della locuzione inglese.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1930
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Però mi sembra che in un'espressione correlativa l'taliano usi la struttura tanto...quanto (o viceversa): tanto peggio quanto meglio; si può verificare cercando in Google "quanto più" + "tanto più".
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Sí, ma questa non è una struttura correlativa di quel tipo (quanto piú lavori, tanto piú guadagni): qui tanto esprime identità tra qualità e prezzo, mi sembra.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1930
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Non per cercare il pelo nell'uovo, ma la correlazione tra lavoro svolto = remunerazione ricevuta e tra prezzo pagato = qualità ricevuta mi sembra più o meno la stessa.

Se poi dobbiamo cercare la resa idiomatica dell'epressione inglese in oggetto, sono convinto che ne esista o si possa trovare una migliore di quel tanto...tanto che non mi persuade affatto; purtroppo in questo momento non mi viene in mente. Magari verrà in mente a qualcun altro. Le espressioni idiomatiche raramente si traducono per calco; tanto per fare qualche esempio, è più grande della vita o toccare il suolo correndo sono entrambe espressioni perfettamente "italiane", ma non sono la resa idiomatica di he's bigger than life o di to hit the ground running.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Però in quanto piú... tanto piú abbiamo l’idea d’incremento (si dice anche, piú familiarmente, piú lavori e piú guadagni). La locuzione in oggetto è anche spalleggiata da se tanto mi dà tanto. Infine, l’inglese you get what you pay for è scarsamente idiomatico nel senso che è una frase fatta, sí, ma non ha valore metaforico, bensí letterale. Sono convinto che tanto... tanto... (come piú... piú..., meno... meno..., ecc.) sia del tutto normale in italiano: è una banale anafora (cosí disse e cosí fece, ecc.). Ora farò qualche spoglio nella LIZ[a].
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ho dovuto percorrere centinaia di pagine per distinguere i vari usi di tanto; ecco alcuni esempi d’impiego correlativo.

Tanto m’abonda matera, di soperchio;
tanto costringe, ’•cor, e lingua e boca
di dire ancora ciò ch’e’ sente e toca:
celar no•m posso ch’io lo cor non segua.
(Monte Andrea, Rime, Canz. 8)

...tanto variano con il tempo i pareri, e tanto è più pronta la moltitudine ad occupare quello d’altri che a guardare il suo, e tanto sono mossi più gli uomini dalla speranza dello acquistare che dal timore del perdere; ... (Machiavelli, Istorie fiorentine, Lib. 4, cap. 18)

Tanto del figlio per l’assenza, tanto
Per la morte si duol della prudente
Moglie che intatta disposollo, e in trista
Morendo il collocò vecchiezza cruda.
(Pindemonte, Traduzione dell’Odissea, Lib. 15)

Io gli gridava a tutta voce: Per Dio! va’ più adagio – e
tanto io più grido, e tanto più spietatamente ei galoppa –
Il demonio sel porti, e gli cavalchi in groppa!
(Foscolo, Viaggio sentimentale di Yorick, cap. 27)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Devo ancora aggiungere un’interessante nota del Grande dizionario della lingua italiana De Agostini (già Sàndron) alla voce tanto¹:

In correlazione con se stesso*, fa sentire un rapporto ancora piú stretto: tanti soldi guadagna, tanti ne spende.
_______________
*Eppure, alla voce , lo stesso dizionario predilige la scrizione sé stesso. Ah, le cattive abitudini son dure a morire...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1930
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Interessante. Ma la definizione del Treccani è più articolata:

Può essere anche correlativo a sé stesso, e in tal caso il primo tanto equivale a "quanto", il secondo a "altrettanto": tanti ne guadagna tanti ne spende; tanti me ne hai dati, tanti te ne ho restituiti; spec. in alcuni proverbi (dove il verbo è sottinteso): t. teste e t. pareri, t. paesi t. usanze, t. servitori t. nemici.

Il calco di cui parliamo rientra in questa casistica?
promessainfranta
Interventi: 94
Iscritto in data: lun, 07 apr 2008 23:30

Intervento di promessainfranta »

Tanto prende, tanto spende.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:In correlazione con se stesso*, fa sentire un rapporto ancora piú stretto: tanti soldi guadagna, tanti ne spende.
Interessante, anche se non ne sono del tutto persuaso. La correlazione normale, a ogni modo, è tanto... quanto (o quanto... tanto).
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Freelancer ha scritto:Il calco di cui parliamo rientra in questa casistica?
Si può davvero parlare di calco in senso stretto? La traduzione letterale, come lei sa, è ottieni quello che hai pagato. La formulazione Tanto paghi, tanto hai ricalca appunto espressioni proverbiali.

Questo tanto... tanto... equivale insomma a Quel che paghi è quel che hai o a Hai quel(lo) che paghi.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1930
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Vedo in rete che la traduzione letterale più usata è ricevi per quello che paghi.

Però mi ha convinto che la formulazione con tanto, ricalcata sui proverbi come dice lei, non sarebbe una cattiva soluzione, in mancanza di un modo di dire preesistente che (ancora non ne sono del tutto convinto) non esiste.*

Mi sembra tuttavia, alla luce di quanto sopra, che la formulazione migliore sarebbe tanto paghi, tanto ricevi.

----------
* È mai possibile? Sarebbe un po' come dire che to reinvent the wheel può essere reso solo con reinventare la ruota, dimenticando che secondo i casi si potrebbe usare sfondare una porta aperta o scoprire l'acqua calda.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Freelancer ha scritto:Mi sembra tuttavia, alla luce di quanto sopra, che la formulazione migliore sarebbe tanto paghi, tanto ricevi.
Rispetto a tanto paghi, tanto hai si perde però il carattere per cosí dire sloganico (ritmo e assonanza [a-a-a-a] invece di [a-a-a-é]).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot] e 1 ospite