«Tanto paghi tanto hai»

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Moderatore: Cruscanti

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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Non dimentichiamo, inoltre, le accezioni 9 e 10 del verbo avere nel De Mauro:

9 ottenere, conseguire: a. una promozione, dei vantaggi | chi ha avuto ha avuto, fig., quel che è fatto è fatto, la questione è chiusa

10 entrare in possesso di qcs.: ho avuto la mia parte di eredità | comperare, acquistare: l’ho avuto a poco prezzo | riscuotere, percepire: ha avuto dodici milioni di liquidazione | ricevere: ho avuto ieri la tua lettera
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Freelancer
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Intervento di Freelancer »

Al passato, Marco, non in senso durativo. Consideri anche l'ottima definizione del Devoto-Oli e i vari esempi offerti:

Comunemente, il rapporto di appartenenza rispecchia una condizione di 'possesso' con riferimento a beni materiali (a. molto denaro, una villa al mare) o immateriali (a. speranza, fiducia) e quindi (estens.) i concetti di 'tenere', 'ottenere', 'ricevere', 'acquistare' (a. la valigia in mano; a. un posto di macchinista; ha avuto cattive notizie; l'ho avuto per poche lire) 'indossare' (ha sempre un cappotto tutto rattoppato) fino a quello di 'presentare' o 'manifestare' con riferimento al carattere, all'aspetto, all'organismo sul piano fisiologico o patologico (ha molto della madre; i serpenti hanno una digestione faticosissima; a. poca salute; ho trentanove di febbre).
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Non si tratta di valore durativo, Roberto, ma di presente acronico (quello delle verità generali), e queste valenze, avere le possiede anche al presente e ai modi non finiti. Cito dal Battaglia:

Avére 5. Ricevere, ottenere, entrare in possesso; guadagnare, percepire, riscuotere.

Petrarca, 8-11: Ma del misero stato ove noi semo / condotte da la vita altra serena / un sol conforto e de la morte avemo.

Machiavelli, 136: Sendo, oltra di questo gli appetiti umani insaziabili, perché, avendo dalla natura di potere e volere desiderare ogni cosa, e, dalla fortuna di poter conseguirne poche.

Idem, 660: Né ci è piú difficultà di averla io per donna.

Verga, I-21: Quando il fattore le ebbe fatto il suo conto, Nedda venne a sapere che, detratte le due giornate e mezza di riposo forzato, restava ad avere quaranta soldi.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Daniele
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Intervento di Daniele »

Ah, che piacere leggervi! (Anche se non capisco proprio tutto… :oops: )
Comunque, la mia domanda iniziale nasceva da un filone su Word Reference, questo.
Inizialmente non ero convinto di Tanto paghi, tanto hai, ma ora, grazie a voi, lo sono, e do volentieri il benvenuto a questa giovane espressione idiomatica, per la quale intravedo un luminoso avvenire.
Grazie! :P
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