«Liberesco»

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Andrea D'Emilio
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«Liberesco»

Intervento di Andrea D'Emilio »

Che vuol dire ''liberesco''? L'ho trovato nel Viaggio in Italia di Guido Piovene, libro che consiglio. Grazie.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Potrebbe riportarci la frase, per favore? A prima vista sembrerebbe un refuso per libresco (liberesco non è registrato).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea D'Emilio
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Intervento di Andrea D'Emilio »

Piovene descrive l'uomo d'affari Vincenzo Fagioli:''Alto uno e novanta, potente, sanguigno, bizzarro,astuto,gaudente,uomo d'ordine,cattolico e liberesco(...)'' Viaggio in Italia, Baldini Castoldi Dalai, 2008, p. 87. Sembrerebbe in opposizione a ''cattolico'', quasi un sinonimo di ''libertino''. Ma nella frase precedente accenna al suo amore per le biblioteche, dunque non sarebbe impossibile il refuso.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Grazie. :)

O forse è un incrocio scherzoso fra libresco e liberale. :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Andrea D'Emilio ha scritto:Piovene descrive l'uomo d'affari Vincenzo Fagioli: ''Alto uno e novanta, potente, sanguigno, bizzarro, astuto, gaudente, uomo d'ordine, cattolico e liberesco (...)''.
Sarà un occasionalismo scherzoso per liberaleggiante, liberaloide o —chissà?— [pseudo]liberista.
Andrea D'Emilio
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Intervento di Andrea D'Emilio »

Ho controllato nell'edizione del '57 e anch'essa riporta ''liberesco'': mistero! Non conoscevo il vocabolo ''occasionalismo'' e ringrazio Infarinato, ma non credo che colga nel segno. Mi sembra più plausibile il refuso, magari tralatizio. Per scrupolo ho domandato anche al forum del Corriere della Sera:vedremo. Comunque vi ringrazio per la consueta sollecitudine.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Penso anch’io che si tratti d’un refuso tramandatosi di edizione in edizione (come il fa per fu di Buzzati in un altro filone). Ecco la definizione del Battaglia (con riferimento a persone):

Libresco 2. Che possiede o comunica pensieri, dottrine, insegnamenti attinti, esclusivamente o prevalentemente, dalle opere altrui, senza apportarvi alcun contributo personale (un pensatore, uno scrittore).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

La butto lí. "Liberesco" potrebbe essere un derivato di "libero" con l'aggiunta del suffisso spregiativo "-esco", LIBERESCO, appunto. Potrebbe essere, quindi, come ipotizza D'Emilio, un sinonimo di libertino.
Liberesco: essendo uomo "libero" (nello spirito, ma non solo...)si può permettere qualunque cosa.
Ripeto: l'ho buttata lí :wink: :oops: :roll:
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Sinceramente, caro Fausto, mi pare un po’ tirato per i capelli... Ma non possiamo chiedere all’autore, purtroppo. Non c’è un’edizione critica delle opere di Piovene? Forse lí troveremmo la spiegazione (che continuo a ritenere un semplice refuso).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea D'Emilio
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Intervento di Andrea D'Emilio »

''Libresco'' mi lascia perplesso in quanto dispregiativo. L'ipotesi di Fausto Raso (del quale tengo sempre d'occhio il blog) non è poi così peregrina, e magari si rivelerà azzeccata. Nel frattempo cercheremo di resuscitare il buon Piovene...
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Federico
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Intervento di Federico »

Andrea D'Emilio ha scritto:''Libresco'' mi lascia perplesso in quanto dispregiativo.
A me sembra invece del tutto plausibile date le due "qualità" citate subito prima, specie in considerazione delle due ancora precedenti.
Andrea D'Emilio
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Intervento di Andrea D'Emilio »

Bizzarro e astuto non mi sembrano dispregiativi.
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