Indennità di o da?
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Indennità di o da?
Di solito si scrive ''indennità di trasferta'' e simili, ma trattandosi di complementi di limitazione ( o mi sbaglio?), non si potrebbe usare anche il ''da''?
E nel caso di ''indennità di ottocento euro''? è un complemento di stima, giusto?
E nel caso di ''indennità di ottocento euro''? è un complemento di stima, giusto?
Re: Indennità di o da?
Potrei sbagliare, ma io ci vedrei un complemento di specificazione, quindi con la preposizione di (d’altra parte, nel GRADIT, tutte le polirematiche con indennità hanno di.)Andrea D'Emilio ha scritto:Di solito si scrive ''indennità di trasferta'' e simili, ma trattandosi di complementi di limitazione ( o mi sbaglio?), non si potrebbe usare anche il ''da''?
Per me sarebbe un complemento di prezzo.Andrea D'Emilio ha scritto:E nel caso di ''indennità di ottocento euro''? è un complemento di stima, giusto?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Anche il Treccani in linea riporta "indennità di".
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Senz'altro, la preposizione ''di'' è quella usata canonicamente (avevo pensato anch'io al complemento di specificazione, optime Marce).
Il dubbio mi resta sull' espressione ''indennità di ottocento euro''. Ma il complemento di prezzo non indica, appunto, il prezzo, il costo di qualcosa? In questo caso è indicato il valore, quindi complemento di valore o stima.
(Lungi da me impancarmi a giudice o montare in bigoncia -sebbene excusatio non petita...-: cerco soltanto di capire meglio. E in tutti i casi, cedo maiori).
Il dubbio mi resta sull' espressione ''indennità di ottocento euro''. Ma il complemento di prezzo non indica, appunto, il prezzo, il costo di qualcosa? In questo caso è indicato il valore, quindi complemento di valore o stima.
(Lungi da me impancarmi a giudice o montare in bigoncia -sebbene excusatio non petita...-: cerco soltanto di capire meglio. E in tutti i casi, cedo maiori).
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Provi a sostituire "indennità" con "compenso", "risarcimento" e simili: il dubbio svanirà.Andrea D'Emilio ha scritto:Senz'altro, la preposizione ''di'' è quella usata canonicamente.
Il dubbio mi resta sull' espressione ''indennità di ottocento euro''.
Carlo ha ottenuto un risarcimento (un'indennità) "di" 800 euro.

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E nella grammatica di Luca Serianni (VIII.16):
– prezzo: «uno sconto di cinquantamila lire», «il costo è di due milioni».
I sostantivi che pertengono alla sfera del denaro (costo, sconto, indennità, compenso, ecc.) richiedono di.
– prezzo: «uno sconto di cinquantamila lire», «il costo è di due milioni».
I sostantivi che pertengono alla sfera del denaro (costo, sconto, indennità, compenso, ecc.) richiedono di.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Non me ne voglia, cortese Andrea: D'accordo (con l'apostrofo).Andrea D'Emilio ha scritto:Daccordo, grazie. Ma come giustificare questa regola?
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Quando si dice, per esempio, un giocattolo da poco o un’automobile da 30.000 euro, il da significa «che vale/ha il valore di». Si potrebbe applicare lo stesso ragionamento coi sostantivi riferentisi al denaro, ma lí, credo, si tratta di specificazione, visto che il concetto di «valore monetario» è già indicato dalla semantica. E alla fine, ricordiamoci che l’uso non è sempre logico e la lingua mai incastrabile entro schemi troppo rigidi. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Mi permetto di segnalare una piccola differenza semantica fra risarcimento e indennizzo.Fausto Raso ha scritto:Provi a sostituire "indennità" con "compenso", "risarcimento" e simili: il dubbio svanirà.
Carlo ha ottenuto un risarcimento (un'indennità) "di" 800 euro.
Re: Indennità di o da?
Sí, qualora si intenda l'essere indenne da qualcosa, ma non è certo l'accezione piú comune (il Treccani la definisce letter. ant.).Andrea D'Emilio ha scritto:Di solito si scrive ''indennità di trasferta'' e simili, ma trattandosi di complementi di limitazione ( o mi sbaglio?), non si potrebbe usare anche il ''da''?
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