«Steward urbani»…

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

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«Steward urbani»…

Intervento di Infarinato »

…e «Town Centre Management»: cosí si parla italiano a Padova oggi.

Lascio a voi le [facili] traduzioni. Io torno a disperarmi.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Mi ricorda un passo della grammatica La norma e l’uso (G. R. Aira, F. Piazzi, Bologna, Paccagnella Editore, 1986, pp. 122-123):

Legittima può essere invece la perplessità di fronte a quei forestierismi, per lo piú anglicismi, che hanno un corrispondente termine nella nostra lingua, come manager per «dirigente», business (pr. bisnis) per «commercio, affare», budget per «bilancio», team per «squadra» e infiniti altri.

Si tratta dei cosiddetti prestiti per connotazione, cioè di parole che connotano modernità, efficienza e che hanno, in taluni settori (mondo dell’economia e degli affari, della pubblicità, dello sport, della scienza e della tecnica), soppiantato materiali lessicali percepiti come invecchiati e polverosi. Anche in questi casi conviene essere «indulgenti» e linguisticamente «tolleranti». In primo luogo perché il forestierismo è spesso meno gratuito di quanto possa sembrare: ad esempio, manager denota un tipo di dirigente d’azienda con connotazioni di professionalità e tecnicismo che ne fanno una figura sostanzialmente diversa dal «capitano d’industria» della tradizione italiana, operoso, intelligente ma che [si] « si era fatto da sé» e quindi ignorava le scienze economiche e le complesse tecniche di gestione aziendale.

In secondo luogo si deve rilevare che il problema dell’accoglimento dei forestierismi in una data lingua deve oggi, come del resto ieri faceva il Leopardi, essere posto e inquadrato in una dimensione e in una realtà piú ampia, rappresentata dalle esigenze comunicative di una società umana che non si può piú individuare entro i confini delle singole nazioni. Insomma, prima di condannare un forestierismo bisogna valutare bene il suo grado di funzionalità comunicativa esterna, cioè rispetto al quadro generale dell’Europa linguistica.


E prima di scomodare Leopardi bisogna assicurarsi d’aver inteso bene il suo pensiero (l’ho già citato altrove: accettava il forestierismo necessario, ma con aggiustamenti formali, cioè in una forma adattata). Il quadro generale dell’Europa linguistica: andate a vederlo! Non somiglia punto, a livello colto e normativo, a quello dell’Italia... Infine, la connotazione può valere fino a un certo punto e entro certi limiti, e oggi non parlerei piú di prestito per connotazione ma per ignoranza e snobbismo. No all’indulgenza e alla tolleranza quando la libertà diventa dittatrice di facili costumi! :evil: :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
CarloB
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Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Intervento di CarloB »

Ma che cosa fanno gli steward urbani? I vigili? Che altro?
A Genova, fortunatamente non se n'è sentito parlare. Purtroppo si è parlato e scritto a iosa di débat public (a volte con l'accento e a volte senza) per significare una (accanita) discussione pubblica o dibattito pubblico sul tracciato di un'autostrada.
Avatara utente
Federico
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Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

CarloB ha scritto:Ma che cosa fanno gli steward urbani? I vigili? Che altro?
Suppongo che siano gruppi di cittadini sfaccendati che impediscono ai cittadini di sdraiarsi nei parchi (come a Vicenza), sedersi su una panchina (come a Verona), mangiare per strada (come a Milano) e altre simili nefandezze.
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