
Grazie!
Moderatore: Cruscanti
Daniele, legga qui e qui.Daniele ha scritto:Io ho sempre scritto, alla seconda singolare, di'. Un amico mi fa notare che Devoto-Oli riporta anche dì (con raddoppiamento sintattico – che, almeno qui, non mi è molto chiaro…) Anche Zingarelli riporta anche dì. Quale può essere un esempio di raddoppiamento con dì? E comunque, potrei scrivere "Dì a Mario di venire"?
Quindi di' è la forma "apocopata" di dici, con l'apostrofo e non con l'accento per distinguerlo da dì (giorno).Marco1971 ha scritto:Dicci è di’ a noi, e dimmi, di’ a me. Brazilian dude si riferiva al fatto che per i verbi regolari della terza coniugazione (e della seconda), l’imperativo di seconda persona è uguale alla forma dell’indicativo presente (tu vieni > vieni!, tu parti > parti!, quindi regolarmente avremmo tu dici, *dici!).
E ci mancherebbe altro!Marco1971 ha scritto:Sí, preferisco anch’io la forma apostrofata, ma la forma accentata è ammessa persino dal (sempre meno) severo DOP.
Sí, strano, ma la stranezza è soprattutto [tipo]grafica, essendo di’ sicuramente la grafia [di gran lunga] piú comune oggigiorno.Marco1971 ha scritto:Strano che il Sabatini-Coletti dia solo dí...
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