«Jet-lag»
Moderatore: Cruscanti
«Jet-lag»
Salve,
premetto che sono appena arrivato e mi sono iscritto in particolare per il grande interesse che nutro nel scoprire traduzioni italiane ai barbarismi che dilagano (quindi ho trovato questo sito pella sua fantastica lista).
Stavo leggendo detta lista quando ho notato che il termine jat-lag veniva reso come "mal di fuso; sfasamento" quando esiste un termine che riunisce in sé la precisione del primo traducente con la brevità del secondo: fusopatia. Questo termine è attestato in "Inglese-Italiano 1 a 1" di C. Giovanardi, R. Gualdo e A. Coco.
Cosa ne pensano, varrebbe la pena aggiungere questo termine?
Cordialmente,
S~
p.s.
Esiste una sezione in cui presentarsi?
premetto che sono appena arrivato e mi sono iscritto in particolare per il grande interesse che nutro nel scoprire traduzioni italiane ai barbarismi che dilagano (quindi ho trovato questo sito pella sua fantastica lista).
Stavo leggendo detta lista quando ho notato che il termine jat-lag veniva reso come "mal di fuso; sfasamento" quando esiste un termine che riunisce in sé la precisione del primo traducente con la brevità del secondo: fusopatia. Questo termine è attestato in "Inglese-Italiano 1 a 1" di C. Giovanardi, R. Gualdo e A. Coco.
Cosa ne pensano, varrebbe la pena aggiungere questo termine?
Cordialmente,
S~
p.s.
Esiste una sezione in cui presentarsi?
Benvenuto, Simosito! 
Certo che vale la pena aggiungere fusopatia.
Non abbiamo una sezione in cui gli utenti possono presentarsi. Penso che ognuno possa mettere nel proprio profilo le informazioni personali che desidera rendere note.

Certo che vale la pena aggiungere fusopatia.
Non abbiamo una sezione in cui gli utenti possono presentarsi. Penso che ognuno possa mettere nel proprio profilo le informazioni personali che desidera rendere note.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
-
- Interventi: 5
- Iscritto in data: mar, 25 mag 2010 14:28
- Località: Abu Dhabi
Buongiorno.
Ho scoperto solo quest'oggi il forum di Cruscate e ne sono stato da subito affascinato. Complimenti!
Un piccolo contributo all'argomento di discussione forse può venire dalla mia esperienza personale: nel 1987 dovetti discutere la mia tesi di laurea e l'argomento di cronobiologia e medicina aeronautica era proprio il jet lag.
Trattandosi della prima discussione in italiano, ricercammo allora e poi trovammo e adottammo, non senza qualche difficoltà e perplessità, la traduzione "discronismo transmeridiano".
Rispetto a "fusopatia" risulta forse più oscura e il termine transmeridiano si presta a possibili equivoci; tuttavia nel suo insieme quella traduzione mi appare ancora sufficientemente appropriata.
Cordiali saluti.
Ho scoperto solo quest'oggi il forum di Cruscate e ne sono stato da subito affascinato. Complimenti!
Un piccolo contributo all'argomento di discussione forse può venire dalla mia esperienza personale: nel 1987 dovetti discutere la mia tesi di laurea e l'argomento di cronobiologia e medicina aeronautica era proprio il jet lag.
Trattandosi della prima discussione in italiano, ricercammo allora e poi trovammo e adottammo, non senza qualche difficoltà e perplessità, la traduzione "discronismo transmeridiano".
Rispetto a "fusopatia" risulta forse più oscura e il termine transmeridiano si presta a possibili equivoci; tuttavia nel suo insieme quella traduzione mi appare ancora sufficientemente appropriata.
Cordiali saluti.
Salve, Assalamaleikum (che pseudonimo complicato
), e benvenuto fra noi! 
Il termine appare estremamente tecnico, e può andar bene solo in testi specializzati. Per l’uso comune, come osserva lei stesso, sono piú chiare le denominazioni fusopatia e mal di fuso (ricordo di passata che la pronuncia tradizionale prevede la ‘s’ sorda in ‘fuso’
).


Il termine appare estremamente tecnico, e può andar bene solo in testi specializzati. Per l’uso comune, come osserva lei stesso, sono piú chiare le denominazioni fusopatia e mal di fuso (ricordo di passata che la pronuncia tradizionale prevede la ‘s’ sorda in ‘fuso’

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
-
- Interventi: 5
- Iscritto in data: mar, 25 mag 2010 14:28
- Località: Abu Dhabi
Grazie dell'accoglienza, mio giovane amico e stimato moderatore.
Il termine non estremamente, ma tecnico lo è, né potrebbe essere diversamente trattandosi di una patologia medica a tutti gli effetti.
Il carattere sindromico dei discronismi, che includono oltre al jet lag, ad esempio, le alterazioni dei ritmi circadiani dei lavoratori turnisti o quelle dei volontari (astronauti, speleonauti e consimili) ne rende necessaria la precisazione non solo in senso nosologico, ma anche a fini legali e assicurativi.
Nulla vieta, certo, che si scelga un nome di comodo e soprattutto pratico per l'uso comune, anche se personalmente ritengo che la volgarizzazione della terminologia scientifica sia se possibile da evitare.
Nella fattispecie il termine fusopatia, per quanto già entrato sommessamente in uso nella stampa popolare, potrebbe nel tempo confliggere con la patologia della FUS, già nota come fusopathy nella stampa scientifica, cioè con il danno di una proteina la cui espressione pare correlata alla sclerosi laterale amiotrofica.
Mi scuso della pedanteria, ma ho notato che il livello delle discussioni à piacevolmente molto elevato.
Con rinnovata stima e cordialità.
Il termine non estremamente, ma tecnico lo è, né potrebbe essere diversamente trattandosi di una patologia medica a tutti gli effetti.
Il carattere sindromico dei discronismi, che includono oltre al jet lag, ad esempio, le alterazioni dei ritmi circadiani dei lavoratori turnisti o quelle dei volontari (astronauti, speleonauti e consimili) ne rende necessaria la precisazione non solo in senso nosologico, ma anche a fini legali e assicurativi.
Nulla vieta, certo, che si scelga un nome di comodo e soprattutto pratico per l'uso comune, anche se personalmente ritengo che la volgarizzazione della terminologia scientifica sia se possibile da evitare.
Nella fattispecie il termine fusopatia, per quanto già entrato sommessamente in uso nella stampa popolare, potrebbe nel tempo confliggere con la patologia della FUS, già nota come fusopathy nella stampa scientifica, cioè con il danno di una proteina la cui espressione pare correlata alla sclerosi laterale amiotrofica.
Mi scuso della pedanteria, ma ho notato che il livello delle discussioni à piacevolmente molto elevato.
Con rinnovata stima e cordialità.
Non intendevo certo criticare il tecnicismo, che, a un attento esame, si rivela perfetto, ma forse poco adatto al parlar comune. È importantissimo, per la nostra causa, avere degli specialisti dei vari campi dello scibile, e sono – come tutti qui, penso – felice che abbiamo ora un medico tra noi. 
Sarei interessato a conoscere il suo parere su altri termini, piú o meno legati alla medicina, come imprinting, per esempio (ci dovrebbe essere un filone su questo).

Sarei interessato a conoscere il suo parere su altri termini, piú o meno legati alla medicina, come imprinting, per esempio (ci dovrebbe essere un filone su questo).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
…e ciò basta a renderlo inservibile.Assalamaleikum ha scritto:il termine fusopatia … potrebbe nel tempo confliggere con la patologia della FUS, già nota come fusopathy nella stampa scientifica
V’ha grand’uopo, a dirlavi con ischiettezza, di restaurar l’Erario nostro, già per somma inopia o sia di voci scelte dal buon Secolo, o sia d’altre voci di novello trovato.
Come spesso, per designare cose comuni (e non tecnicismi del linguaggio settoriale), le parole troppo dotte appaiono opache, e questo è un fattore che nuoce, di solito, al loro possibile attecchimento.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
C’è un altro termine tecnico, come suggerisce Wikipedia: disritmia (o discronia o disincronosi) circadiana. Curioso che, se si cerca «disritmia circadiana» su Google, la maggior parte dei risultati è in spagnolo o portoghese…
-
- Interventi: 763
- Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37
-
- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
-
- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot] e 6 ospiti