<<Smoothie>>

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chiara
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<<Smoothie>>

Intervento di chiara »

a proposito di milkshake e simili, come tradurreste smoothie?
In ambito culinario renderli entrambi con "frullato" mi pare troppo generico.
Qualche giorno fa ho visto un libricino di ricette interessante su questo tema, mi sa che dovrò approfondire le mie conoscenze e poi forse mi verranno in mente dei traducenti più precisi! :wink:
fabbe
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Intervento di fabbe »

Milkshake = Frappè
Smoothie = Frullato

?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Io vorrei chiedere come si pronuncia in italiano smoothie (non rispondo alla domanda, perché il termine mi pare del tutto ridicolo e vano).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
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Re: <<Smoothie>>

Intervento di Fausto Raso »

chiara ha scritto:Qualche giorno fa ho visto un libricino di ricette interessante su questo tema, mi sa che dovrò approfondire le mie conoscenze e poi forse mi verranno in mente dei traducenti più precisi! :wink:
Gentile Chiara, mi permetta: in buona lingua italiana il diminutivo di libro è libriccino (con due "c") o libretto.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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chiara
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Re: <<Smoothie>>

Intervento di chiara »

Fausto Raso ha scritto:Gentile Chiara, mi permetta: in buona lingua italiana il diminutivo di libro è libriccino (con due "c") o libretto.
Scusi, pensavo che si potesse dire in entrambi i modi, e che libriccino fosse più adeguato ad un registro letterario. :oops:

Per quanto riguarda la pronuncia, finora non l'ho mai sentito pronunciare da nessuno, e credo che l'introduzione del vocabolo in Italia sia ancora molto recente e limitata, benché sugli scaffali dei supermercati si trovino già smoothies di varie marche! :shock:

Come traducente, per me frullato va più che bene in senso generico, ma in un ambito più specifico, in cui ci sia necessità di distinguere i vari sottotipi, propongo (frullato) vellutato, in analogia con la "cugina" (zuppa) vellutata. Che ne dite?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ne dico, per parte mia, chè è delizioso! Adotto subito e senza riserve vellutato. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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chiara
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Intervento di chiara »

Marco1971 ha scritto:Ne dico, per parte mia, chè è delizioso! Adotto subito e senza riserve vellutato. :)
Ne sono lusingata! :D
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Volendo fare il rompiscatole, aggiungo che smoothie è anche una persona (in particolare un nudista/naturista) che si depila interamente. :)
EliaG
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Intervento di EliaG »

Marco1971 ha scritto:Io vorrei chiedere come si pronuncia in italiano smoothie (non rispondo alla domanda, perché il termine mi pare del tutto ridicolo e vano).
'Smuthi'.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Cioè? /'zmuti/, /'zmuzi/, */'smuti/, */'smuzi/?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Carnby »

Marco1971 ha scritto:Cioè? /'zmuti/, /'zmuzi/, */'smuti/, */'smuzi/?
Direi che /z'muti/ e /z'mutje/ sono le pronunce prevalenti in italiano.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Vedo che anche il Canepàri fa come lei, e segna l’accento tonico dopo /z/. Si può davvero considerare che /z/ fa sillaba a sé?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Marco1971 ha scritto:Vedo che anche il Canepàri fa come lei, e segna l’accento tonico dopo /z/. Si può davvero considerare che /z/ fa sillaba a sé?
Secondo Canepari non è proprio [z'-] con [z] sillabico ma piuttosto [z'zm:uti] dove i due foni sono brevissimi ed eterosillabici; lo trascrive così perché se preceduto da una vocale questa /z/ va sempre a far parte della sillaba precedente: /loz'muti/.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ah, capisco. Grazie della spiegazione. :) Ma posso tranquillamente continuare a mettere l’apice prima, nel caso di trascrizione fonematica isolata?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Marco1971 ha scritto:Ma posso tranquillamente continuare a mettere l’apice prima, nel caso di trascrizione fonematica isolata?
Mi pare che quella di mettere il segno d'accento dopo /s, z/ sia un vezzo (seppur giustificato, come ho spiegato) di Canepari, per cui non si può dire che sia sbagliato scrivere /'sC, 'zC/.
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