Madre alla quale siano morti i figli

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

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Andrea D'Emilio
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Madre alla quale siano morti i figli

Intervento di Andrea D'Emilio »

Come potremmo qualificare una madre siffatta? A me è venuto in mente ''niobe'', ma non è appropriato. Grazie!
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Madre orbata (della prole)?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Decimo
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Intervento di Decimo »

Cosí nel Treccani, rispettivamente alla voce orbare e alla voce orbo (entrambe marcate letterarie):
Treccani, s.v., ha scritto:Privare per sempre, soprattutto d’un familiare o d’altra persona cara: […] madre orbata dei figli
Treccani, s.v., ha scritto:2. Privo, privato: […] in partic., privato di persona cara, soprattutto per opera della morte: orba […] dei figli.
Ammetto, caro Andrea, che l’elegante antonomasia classicista (niobe) non mi dispiacerebbe…
V’ha grand’uopo, a dirlavi con ischiettezza, di restaurar l’Erario nostro, già per somma inopia o sia di voci scelte dal buon Secolo, o sia d’altre voci di novello trovato.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

E madre orbata, con o senza specificazione, è nell’uso: si veda Google Libri. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea D'Emilio
Interventi: 132
Iscritto in data: sab, 14 mar 2009 16:40
Località: Pescara

Intervento di Andrea D'Emilio »

Vi ringrazio!
Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
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Intervento di bubu7 »

Madre orbata dei figli è però un'espressione appartenente alla lingua aulica o letteraria. Non è possibile usarla nella lingua comune non marcata, sia parlata che scritta.
Si dovrebbe quindi ricorrere a espressioni più simili a quella riportata come titolo della discussione.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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