possessivo + articolo

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Brazilian dude
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possessivo + articolo

Intervento di Brazilian dude »

Sentendo quel brano gli amici miei son quasi tutti via, e gli altri partiranno dopo me, peccato perché stavo bene in loro compagnia, mi è venuto in mente che la maggior parte delle grammatiche italiane che ho letto dice che il possessivo in italiano è normalmente preceduto dall'articolo. Io ho sempre interpretato questo normalmente descrittivamente, no prescrittivamente, anche perché è quello che ho potuto osservare dal mio contatto con la lingua.

Facendo un paragone con altre lingue latine, verifico che il portoghese* (e il rumeno e il catalano) si comporta come l'italiano (però la grammatica ci consente di omettere l'articolo con gli aggettivi possessivi, il che non è possibile con i pronomi possessivi, fatto identico in tutte le lingue romanze, per quello che mi pare). Il francese e lo spagnolo si comportano di forma simile: ci sono parole che svolgono la funzione unica di aggettivi possessivi e altre di pronomi possessivi. Vorrei qualche commento vostro, soprattutto sulla presenza o l'assenza dell'articolo davanti ai possessivi in italiano. Vorrei anche accennare sul fatto che in latino lo stesso possessivo fungeva da aggettivo e da pronome.

* Mi sembra che ci sia una preferenza che può anche essere dettata dalla regione di provenienza del parlante. Nel sud del Brasile si tende a usare l'articolo sempre dopo preposizione e non usarlo in altre situazioni, il contrario succede nel nord, e in Portogallo sembra di esserci un uso generalizzato dell'articolo.

Brazilian dude

P.S. Scusatemi dei miei eventuali errori di battuta o di grammatica/stile, ho dovuto scrivere in fretta.
Avatara utente
Infarinato
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Re: possessivo + articolo

Intervento di Infarinato »

Brazilian dude ha scritto:Sentendo quel brano gli amici miei son quasi tutti via, e gli altri partiranno dopo me, peccato perché stavo bene in loro compagnia, mi è venuto in mente che la maggior parte delle grammatiche italiane che ho letto dice che il possessivo in italiano è normalmente preceduto dall'articolo. Io ho sempre interpretato questo normalmente descrittivamente, non prescrittivamente, anche perché è quello che ho potuto osservare dal mio contatto con la lingua.
Caro Brazilian, Lei ha ragione nel senso che ci sono diverse espressioni idiomatiche dal comportamento non sempre prevedibile, e questo senza considerare il fatto che «nell’italiano antico l’articolo col possessivo poteva essere omesso, specie nel linguaggio piú spontaneo» (Serianni 1989, §IV.50).

Tuttavia, la «regola» è in realtà piuttosto semplice:
Serianni (1989), §IV.49, ha scritto:…l’italiano usa l’articolo anche con l’aggettivo possessivo: la mia casa.

L’articolo «manca là dove mancherebbe anche se non ci fosse il possessivo» (Castellani Pollidori 1966: 81): «a casa mia» (come dice «a casa di Paolo»), «è vostro dovere» (come «è dovere del magistrato»), ecc.
Cosí nel suo esempio: «in loro compagnia» come «in compagnia di Marco»… «Nella compagnia di Marco» significherebbe piuttosto «nella brigata di Marco» (i «crusconi»? :mrgreen:), non «insieme a Marco». Quindi, «in loro compagnia» = «insieme a loro»; «nella loro compagnia» = «nella loro brigata».

Ha ragione anche quando scrive:
Brazilian dude ha scritto:Il francese e lo spagnolo si comportano in modo simile: ci sono parole che svolgono la funzione unica di aggettivi possessivi e altre di pronomi possessivi… Vorrei anche accennare sul fatto che in latino lo stesso possessivo fungeva da aggettivo e da pronome.
Alcune lingue romanze hanno sviluppato una forma tonica di possessivo (che, infatti, è talora usata anche come aggettivo in alcuni contesti «tonici», appunto) accanto a un’altra esclusivamente proclitica…
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Grazie infinite, Infarinato, mi ha risposto più che soddisfacentemente.

Brazilian dude
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

C’è poco da aggiungere all’ottimo intervento d’Infarinato. Mi permetto solo di riportare qualche brano dalla grammatica storica del Rohlfs (Morfologia, § 432):
Nel toscano antico l’uso dell’articolo col pronome [ma non dovrebbe essere aggettivo?] possessivo sembra fosse ancora abbastanza libero. […] Ancora Dante usa il pronome per lo piú senz’articolo (sua città). È chiaro che l’introduzione dell’articolo costituisce un’innovazione, generalizzatasi soltanto in epoca relativamente tarda. In antico il suo uso era naturale solo là dove il possessivo seguiva al sostantivo: l’amistà nostra («Novellino»), lo viso mio (Par. 27, 73), l’ale sue (Inf. 22. 144). Di qui si poté facilmente giungere a la nostra amistà, lo mio viso. L’uso dell’articolo par fosse anticamente piuttosto frequente anche nei casi in cui compariva un aggettivo attributivo, cfr. nel «Novellino» la loro grande potenza, in Guittone nel mio duro core (Monaci, 175). Da casi siffatti l’articolo presto si generalizzò.

La lingua moderna rinuncia all’articolo soltanto nei nomi di parentela: mio padre, tua sorella, sua cognata, tuo zio, vostra nuora. […] Negli altri casi l’uso dell’articolo è divenuto regolare: la nostra città, il mio professore, la tua camera, i suoi libri. L’articolo viene impiegato anche nei nomi di parentela, quando il pronome segua al nome (la madre mia), al plurale (i suoi figlioli, le mie zie), quando il sostantivo sia accompagnato da un aggettivo (il mio caro nonno) o dotato d’un suffisso (la tua sorellina, il vostro figliolo, la nostra zietta), quando il pronome è loro (il loro padre).
Coi verbi copulativi poi è normale l’assenza d’articolo quando si parla di relazioni affettive: è mio amico; sarebbe diventata sua sposa (in questi esempi l’articolo, possibile, sarebbe marcato, e sottolineerebbe l’unicità della persona menzionata). Infine, sovente manca l’articolo – anche con loro – nei titoli, come in quest’esempio, tratto dal Devoto-Oli in due volumi: Unità di misura e loro equivalenze.
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Stupendo! Grazie.

Brazilian dude
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